venerdì, 3 Maggio 2024

Standing ovation
alla prima dello spettacolo “Humana vergogna” proposto ieri nella
casa circondariale di Matera.  Emozionante, divertente, commovente. Sono
solo alcune delle belle parole usate dal pubblico ieri sera alla fine dello
spettacolo che ha voluto raccontare la storia di un riscatto attraverso il
linguaggio performativo e teatrale per dimostrare che spesso è proprio
capovolgendo il lato della vergogna e della vulnerabilità che sblocchiamo il
nostro potenziale.
Prossime repliche
(tutte sold out da un mese) stasera fino al 9 marzo 2019 alle ore 19 nella Casa
circondariale di Matera. La performance Humana Vergogna e l’ultima tappa del
progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “La poetica della
vergogna”, co-prodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019 e #reteteatro41,
network di quattro compagnie teatrali lucane (Compagnia teatrale Petra,
Gommalacca Teatro, IAC e Compagnia teatrale l’Albero).
“Humana vergogna”
è una riflessione sulla parola “vergogna” che comincia da un’analisi intima per
essere poi condivisa, attraverso le parole e i corpi, in un atto di antagonismo
e simbiosi allo stesso tempo.
E’ una performance
che nasce all’interno di un ampio progetto di ricerca e creazione, “La poetica
della vergogna”, che vede insieme le comunità artistiche, scientifiche e gruppi
di cittadini tra Italia, Macedonia, Kosovo e Giappone e i detenuti della Casa
Circondariale di Matera, attraverso laboratori, seminari, incontri e residenze
artistiche. E’ l’ultima fase di un progetto che, con la direzione artistica di Antonella
Iallorenzi e il coordinamento di Franco Ungaro, si è arricchito di contributi
artistici e umani attraverso le tante azioni svolte nel corso del 2018 insieme
ai partner AMA Accademia Mediterranea dell’Attore (Lecce), Artopia (Macedonia),
Qendra Multimedia (Kosovo), Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, Digital
Wolf (Potenza) e Compagnia teatrale Petra (Satriano di Lucania), con il
sostegno di EU Japan Fest e la collaborazione con Zebra Associazione Culturale.
“Abbiamo
registrato – afferma Ariane Bieou, manager culturale della Fondazione Matera
Basilicata 2019 – una fortissima emozione. Per l’ambizione creativa non facile
e egregiamente riuscita. Per la potenza con la leggerezza e la gravità e con il
divertimento. Per tutte le difficoltà superate con tenacia Per un processo di
cocreazione che non finisce mai di stupire e rilancia la sfida. Per la
confluenza di energie raccolte in ogni angolo di Europa e restituite con forza
e convinzione al pubblico. Per il sudore degli artisti. Per il pubblico che
percepisce con il cuore e sa rendere omaggio. Per i carcerati che ci hanno
aperto la loro casa. Una Humana vergogna di cui andare molto fieri. Rete
teatro41 nel suo “grande piccolo” ci ha aperto al futuro”.
Soddisfazione è
stata espressa al termine della performance anche dal presidente della
Fondazione, Salvatore Adduce: “Devo fare i miei complimenti a tutti coloro
che hanno progettato e realizzato questa esperienza. Sicuramente, dopo aver
visto Humana vergogna ogni spettatore esce umanamente arricchito. E’ la grande
bellezza di Open Future. Gli applausi finali del pubblico in piedi testimonia
che dobbiamo continuare su questa strada”.
 
HUMANA VERGOGNA
1-9
marzo Casa Circondariale di Matera
Invenzione
e Drammaturgia: Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti
Performer
e contributi alla creazione artistica: Mattia Giordano, Antonella Iallorenzi,
Mariagrazia Nacci, Simona Spirovska, Ema Tashiro
Costumi: Silvia
Gribaudi , Matteo Maffesanti e Lia Zanda
Consulenza
per i testi: Jeton Neziraj
Direzione
tecnica e luci: Angelo Piccinni
Musica: The Black
Keys, Matmos, Hespèrion XXI & Jordi Savall, Philippe Jaroussky, Frank
Bretschneider , Scott Ross, Brenda Lee, Sofi Tukker feat. NERVO The Knocks
Alisa Ueno e Dennis Wilson and Taylor Hawkins
Contributi
artistici di laboratorio: Massimiliano Civica, Sharon Fridman/Carlos Peñalver,
Radosław Rychcik, Jakub Porcari
Raccontare
la storia di un riscatto attraverso il linguaggio performativo e teatrale per
dimostrare che spesso è proprio capovolgendo il lato della vergogna e della
vulnerabilità che sblocchiamo il nostro potenziale.
Si terrà
dall’1 al 9 marzo 2019 alle ore 19 nella Casa circondariale di Matera la
performance HUMANA VERGOGNA, l’ultima tappa del progetto di Matera Capitale
Europea della Cultura 2019 “La poetica della vergogna”, co-prodotto da
Fondazione Matera-Basilicata 201
9 e #reteteatro41, network di quattro compagnie
teatrali lucane (Compagnia teatrale Petra, Gommalacca Teatro, IAC e Compagnia
teatrale l’Albero).
“Humana
vergogna” è una riflessione sulla parola “vergogna” che comincia da un’analisi
intima per essere poi condivisa, attraverso le parole e i corpi, in un atto di
antagonismo e simbiosi allo stesso tempo.
E’ una
performance che nasce all’interno di un ampio progetto di ricerca e creazione, “La
poetica della vergogna”, le comunità artistiche, scientifiche e gruppi di
cittadini tra Italia, Macedonia, Kosovo e Giappone e i detenuti della Casa
Circondariale di Matera, attraverso laboratori, seminari, incontri e residenze
artistiche. E’ l’ultima fase di un progetto che, con la direzione artistica di Antonella
Iallorenzi e il coordinamento di Franco Ungaro, si è arricchito di contributi
artistici e umani attraverso le tante azioni svolte nel corso del 2018 insieme
ai partner AMA Accademia Mediterranea dell’Attore (Lecce), Artopia (Macedonia),
Qendra Multimedia (Kosovo), Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, Digital
Wolf (Potenza) e Compagnia teatrale Petra (Satriano di Lucania), con il
sostegno di EU Japan Fest e la collaborazione con Zebra Associazione Culturale.
 
LA POETICA DELLA VERGOGNA
Scheda
progetto
Cinquant’anni
fa, dopo che l’Italia (e la stessa Matera) aveva voltato le spalle ai Sassi
definendoli una “vergogna nazionale”, Pier Paolo Pasolini giunse sin qui e
ingaggiò i materani per il suo epico Il Vangelo secondo Matteo, riuscendo a
risvegliare la consapevolezza del valore dei suoi quartieri abbandonati. La
vergogna che ha plasmato la storia di Matera non è tuttavia distintiva della
città, ma è condivisa dall’Italia, dall’Europa e dal mondo intero. Nessuno dei
suoi capitoli può dirsi chiuso. Mentre molti cittadini si sono riconciliati con
i Sassi, altri provano vergogna per la bruttezza e mancanza di sensibilità culturale
di alcuni dei nuovi quartieri
La
vergogna legata a temi civici e sociali di pertinenza europea, come gli sbarchi
dei clandestini sulle coste dell’Italia meridionale, la violenza sulle donne, i
suicidi degli omosessuali, le crescenti disuguaglianze economiche, la disoccupazione
giovanile, il riemergere del razzismo, sarà fonte di indagine artistica e
oggetto di ricerca attraverso il teatro, la danza contemporanea e altre forme
espressive. Come Virgilio scese nell’Inferno dantesco, così Matera invita l’Europa
a prendere parte a un processo di auto-analisi collettiva e di potenziale
guarigione reciproca attraverso l’arte.
Uno dei
temi principali del BidBook e del Programma ufficiale di Matera Capitale
Europea della cultura 2019 è perciò LA VERGOGNA.
La
vergogna dunque perché nel passato Matera è stata definita ‘la vergog
na d’Italia’ a causa delle pessime condizioni di degrado
e di povertà della gente che viveva senza acqua, senza luce, insieme agli
animali nella cave di pietra che connotano il paesaggio urbano. Pasolini (il
Vangelo secondo Matteo) e Mel Gibson (The passion) hanno girato qui i loro
film.
Matera
2019 sarà un’opportunità per trasformare la Vergogna in Bellezza.
 
Le tappe
del progetto: ottobre 2018 a marzo 2019
 
“La
poetica della vergogna” è uno dei 27 progetti di co-creazione  del programma culturale di Matera 2019
Capitale Europea della Cultura, co-prodotto da #reteteatro41 e dalla Fondazione
Matera-Basilicata 2019, diretto artisticamente da Antonella Iallorenzi – per la
Compagnia teatrale Petra, socio e fondatore di #reteteatro41 – e con il
coordinamento di Franco Ungaro.
Un
percorso artistico e culturale fatto di workshop teatrali con maestri del
teatro e della danza; uno Shame Lab con e per i reclusi della Casa Circondariale
di Matera; una lunga residenza artistica con ospiti internazionali a Skopje; un
forum per l’internazionalizzazione delle arti; la performance Humana Vergogna,  affidata alla cura di Matteo Maffesanti,
regista, e di Silvia Gribaudi, coreografa, regista e performer singolare che da
anni lavora sull’imbarazzo di corpi “vistosi” liberandoli dagli stereotipi e
dissacrandoli con la bellezza; una pubblicazione/diario di bordo del progetto.
Un
percorso che si propone l’obbiettivo di lanciare da Matera 2019 un messaggio
utile a costruire un futuro per la nuova Europa.
Un tema
importante che si fonda sul presupposto che analizzando la vergogna –  sentimento che ha riguardato la storia di
Matera, una delle città più antiche al mondo, come quella dell’intera Europa –
si  possa ribaltarne il significato,  attivando un dialogo  fra culture diverse e mettendo in relazione l’Est
e l’Ovest europeo per costruire uno spazio culturale comune e dai valori
condivisi. .
Nell’ambito
del progetto si sono tenuti presso l’Accademia Mediterranea dell’Attore con
sede a Campi Salentina, in provincia di Lecce, due workshop con il regista Massimiliano
Civica – Premio Ubu 2016 e 2017 e con i registi Radosław Rychcik e Jakub
Porcari, tra le figure più rilevanti del teatro polacco.
 Nei mesi
scorsi si è invece tenuta a Skopje la residenza artistica con un workshop di
danza diretto da Carlos Peňalver, destinato ad attori e danzatori nazionali e
internazionali, un panel internazionale sul tema della vergogna con personalità
della scena culturale e teatrale balcanica ed europea; un workshop di
drammaturgia diretto da Jeton Neziraj, drammaturgo già direttore del Teatro
Nazionale del Kosovo, e Silvia Gribaudi.
 
 #reteteatro41
network
di quattro compagnie teatrali operanti in Basilica
ta, project leader selezionato dalla Fondazione Matera
Basilicata 2019 con il progetto di in co-creazione  “La poetica della vergogna”.
 
COMPAGNIA
TEATRALE PETRA – Satriano di Lucania (socio responsabile per la poetica della vergogna)
GOMMALACCA
TEATRO – Potenza
IAC
CENTRO ARTI INTEGRATE – Matera
COMPAGNIA
L’ALBERO – Melfi
 
Partner
di progetto
Compagnia
Ballo di Podgorica (Montenegro) – www.facebook.com/trupaballo
Artopia
di Skopje (Macedonia) – www.facebook.com/artopia.mk   
Qendra
Multimedia di Pristina (Kosovo) – www.qendra.org 
Centro
di Decontaminazione Culturale di Belgrado (Serbia)
Accademia
Mediterranea dell’Attore di Lecce – www.accademiaama.it
Osservatorio
Balcani Caucaso –
www.balcanicaucaso.org 
#reteteatro41
nasce dal desiderio e dalla necessità di costruire il proprio futuro
professionale a partire dalla Basilicata e si propone di creare un sistema che sia
in grado di riconoscere, supportare, affiancare, valorizzare il proprio lavoro.
Le realtà che
compongono #Reteteatro41 sono gruppi di persone che lavorano quotidianamente
nell’ambito del teatro, non soltanto immaginando, realizzando, eseguendo gli spettacoli
in qualità di registi, attori, tecnici, ma fondando le basi di una cultura
teatrale.
Il progetto di
#reteteatro41 nasce dall’esigenza di quattro compagnie teatrali di produzione:
Gommalacca Teatro – Pz, IAC – Matera, L’Albero – Melfi, Compagnia Petra –
Satriano, fondate e operanti in Basilicata sull’intero territorio regionale, di
costruire un percorso comune e condiviso teso al rafforzamento del pubblico
teatrale lucano e al suo incremento trasversale, attraverso una proposta
articolata e organica di spettacoli e azioni teatrali.
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