venerdì, 29 Marzo 2024

 
Tre giornate piene fra
Metaponto e Matera con la partecipazione di oltre 2 mila persone nell’ambito
del progetto “La Poetica dei numeri primi”. Sold out anche alla Cava del Sole
per il concerto di Roberto Vecchioni e, la sera successiva, dell’Orchestra del
Conservatorio Duni rispettivamente sostenuto e organizzato dalla Fondazione
Matera Basilicata 2019. Totale: 5 mila persone. E poi ancora il minibasket in
piazza, fortemente sostenuto dalla Fondazione, e la prosecuzione del programma
“Capitale per un giorno” in giro per la Basilicata (Pignola, Missanello,
Colobraro, Filiano). E ancora, nello stesso fine settimana, sold out anche agli
art walking di Matera Alberga, al laboratorio di comunità “Un’opera dei maestri
del carro per la Silent Academy”, ai progetti di comunità realizzati a Genzano
di Lucania e a Montescaglioso, ai laboratori con i cittadini per “Abitare
l’opera”. E ancora le esibizioni di danza con il progetto “Petrolio” e le tappe
del progetto di Matera2019 “Mamma miaaa”. E infine tutte le mostre in corso.
Tutto questo non
nell’arco di un anno o di un mese, ma nell’arco di uno straordinario fine
settimana che ha visto la partecipazione di circa 30 mila cittadini a tutte le
iniziative sostenute o direttamente organizzate dalla Fondazione Matera
Basilicata 2019.
“Un fine settimana –
afferma con entusiasmo Paolo Verri, direttore generale della Fondazione – che
apre il sipario sulla stagione estiva e quindi su una numerosa serie di eventi
che avranno la possibilità di accogliere un pubblico assolutamente più
numeroso. Basti pensare che in una sera, solo fra il concerto della Nona di
Beethoven alla Cava del Sole e gli incontri al parco archeologico abbiamo
coinvolto circa 4 mila persone. Ma l’aspetto più interessante da segnalare è
che dal 19 gennaio, ad ogni appuntamento organizzato da Matera 2019, sia esso
un concerto o un laboratorio o una conferenza, registriamo sold out. E’ la
testimonianza più evidente che stiamo camminando sulla strada giusta portando
le nostre attività anche nelle mani di chi non aveva mai avuto la possibilità
di vivere queste esperienze. Vedere gli sguardi felici di una comunità al
termine del concerto alla cava del Sole e al termine della conferenza di Piero
Angela è il miglior incoraggiamento che possiamo avere”.
Grande interesse, in
particolare, ha suscitato la tre giorni de “La poetica dei numeri primi”
svoltasi fra Metaponto e Matera. In particolare, circa 1.500 persone hanno
seguito in religioso silenzio, nell’anfiteatro dell’area archeologica di
Metaponto la performance proposta dagli attori David Riondino e Valeria Solarino
che hanno rispettivamente interpretato, su un testo originale scritto da
Piergiorgio Odifreddi, Pitagora e Ippazia con intermezzi musicali della
pianista Alessandra Celletti.
“E’ stata una
esperienza straordinaria – ha detto Riondino – calarsi nei panni di Pitagora in
questa terra. In questa manifestazione avete avuto il meglio dei divulgatori
della cultura scientifica e sono molto contento di aver fatto parte di questo
viaggio”.
Accolto come una vera
e propria star Piero Angela che per circa un’ora ha tenuto una conferenza
biografica. “Questo è un posto straordinario. La scienza è oggi la chiave per
il futuro. Ed è la scienza la chiave per collegare la ricerca alla cultura” ha
detto Angela che si è soffermato sui temi della comunicazione, della denatalità
e dell’invecchiamento. “Noi dobbiamo avere uno sguardo al passato, ma anche uno
sguardo al futuro. E Matera 2019 mi pare che tenga insieme questi due aspetti”.
La lunga notte è
continuata con una straordinaria lezione di Guido Tonelli che ha spiegato in
modo chiarissimo le origini delle stelle accompagnato dalla violoncellista
Eleuteria Arena. All’alba, poi, suggestivo concerto della pianista Alessandra
Celletti, che ha proposto il suo straordinario ultimo album prodotto in vinile
#cellettiblue ispirato proprio ai numeri pitagorici.
Il gran caldo non ha
frenato l’afflusso di turisti e cittadini per l’inaugurazione della sezione
“artistica” dell’evento. Appuntamento domenica alle 11.30 a Palazzo
Acito, uno dei tanti gioielli del patrimonio pubblico materano finalmente
disponibile e aperto come contenitore culturale. Tre le mostre in cartellone ma
il vernissage è stato preceduto da un talk condotto dal direttore artistico
Piergiorgio Odifreddi che ha consentito agli autori di illustrare le modalità,
assai varie, con cui declinano la propria personale equazione tra matematica e
arte.
Ugo Nespolo, nel
rivendicare un antico sodalizio e ricerca comune con Odifreddi, che l’ha
portato a Shangai e a Ginevra, ha al tempo stesso affermato la natura
essenzialmente razionale della creazione artistica e contestato le
esasperazioni intellettualistiche della stagione concettuale. Nei suoi
‘Numbers’ è evidente il richiamo a correnti di avanguardia che hanno lavorato
sui segni come oggetto: dal futurismo alla pop art.
A presentare la
“computer art” di Aldo Spizzichino, astrofisico del Cnr, scomparso
nel 2017, è stato il figlio, un grafico in 3d, che l’ha affiancato negli ultimi
20 anni nella fase di postproduzione. Perchè la sua opera creativa, avviata ben
prima della diffusione dei pc, consisteva nella programmazione in linguaggio
macchina per tradurre sul piano estetico le strutture matematiche. Senza
ricorrere a programmi di computer grafica.
E’ invece un allievo
di Eco, laureato con una tesi in semiologia dell’arte, Tobia Rava. Attingendo
alle radici della sua cultura ebraica dagli anni ‘90 ha avviato una ricerca
approfondita sul percorso matematico che sottende la lingua. Lo strumento
potente da lui adottato è la ghematria, un sistema di interpretazione del testo
biblico attraverso un percorso di equazioni. I suoi “Elementi di calcolo
trascendentale” provano a interpretare e a rappresentare le parole
attraverso altre parole che hanno lo stesso valore numericoTutte le 5 mostre de
“La Poetica dei numeri primi” sono co-prodotte con il Polo museale della
Basilicata e resteranno aperte fino al 30 novembre.
Sold out anche alle
due conferenze divulgative svoltesi nell’Auditorium dell’Università degli studi
della Basilicata, del matematico inglese Ian Stewart, “Numeri primi e loro
applicazioni” e il reading del premio Nobel per la Letteratura John
Maxwell Coetzee, “Le avventure matematiche”, intervallato dalla
lettura di alcuni brani a cura di Piergiorgio Odifreddi.
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