venerdì, 29 Marzo 2024

Con una conferenza stampa
svoltasi questa mattina nella sede della Fondazione Matera Basilicata 2019 si è
aperto il programma “Città resilienti. Dialoghi filosofici tra Modena e Matera”
che prevede incontri aperti al pubblico, laboratori per bambini, mostre d’arte
e degustazioni di prodotti tipici. L’iniziativa nasce dalla collaborazione fra
la Fondazione Matera Basilicata 2019, il Comune di Matera, il Comune di Modena,
il Consorzio FestivalFilosofia, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena.

“Abbiamo scelto di
investire – ha spiegato il vicesindaco di Modena, Gianpietro Cavazza – nelle
scuole, nella cultura per i ragazzi. Un lavoro che va avanti da una decina di
anni e che parte da due dati essenziali: i bambini sono già cittadini e il loro
modo di guardare la realtà fa parte e arricchisce la nostra visione
collettiva”. E infatti tra gli appuntamenti di questa tre giorni, interamente
dedicata alla collaborazione tra Matera, Modena e alcuni comuni della sua
Provincia, spiccano i workshop di filosofia per educatori, per bambini, per
ragazzini, organizzati con la Fondazione Collegio San Carlo di Modena.

“Senza pensiero, senza
ricerca di senso – sottolinea Cavazza, che è anche assessore alla Cultura – non
si fa resilienza. Qui stiamo lavorando ad accorciare le distanze con il
confronto culturale, che permette di abbattere eventuali muri. La grande
energia di Matera capitale europea ci ha contaminati e quindi pensiamo di dare
continuità a questa iniziativa, con gli strumenti della cultura, ma anche
dell’ironia”. 

Il dono che il
vicesindaco di Modena ha offerto all’assessore materano alla Cultura Giampaolo
D’Andrea e al presidente della Fondazione Salvatore Adduce è la Bonissima, la
statua simbolo della città che rappresenta la misura giusta e generosa.
“E’ un’amicizia che è nata ancor prima della proclamazione del 2014, da una
visita a Matera nel 2013 dell’allora ministro Cecile Kyenge” ha ricordato Paolo
Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019. Un percorso
di confronto, di iniziative congiunte nato dal protocollo firmato l’anno scorso
tra Matera, la Fondazione Matera Basilicata 2019, Modena e 24 comuni della sua
provincia. “Come già l’8 marzo per la Biennale Democrazia di Torino – ha
affermato il direttore generale di Matera 2019 – in questi giorni proporremo
un’anteprima del FestivalFilosofia di Modena, Sassuolo e Carpi con un focus tra
arte, lavoro, trasformazioni tecnologiche e nuove forme di creatività”. In
questo scenario rientra la donazione di una grande opera (4 metri in ferro)
dello scultore di Fanano, Giovanni Bellettini, Dialogo con l’assoluto, che sarà
inaugurata domani, 16 marzo, in via Dante.
“Con le tre giornate dedicate a Modena – ha concluso Verri – comincia la nostra
primavera, che ci vedrà organizzare 300 eventi fino a giugno, il meglio del
cartellone in Italia e anche in Europa. Ma i numeri già ci danno ragione: ventimila
passaporti e centomila presenze, 270 milioni di contatti sui vari strumenti di
comunicazione, oltre trecentomila utenti unici sul nostro calendario ufficiale,
la piattaforma Materaevents.it”.
“La resilienza va dimostrata – ha osservato il professor Giampaolo D’Andrea,
assessore alla Cultura del Comune di Matera – a partire da prodotti storici e
materiali che configurano la realtà urbana e ne definiscono l’identità,
costituendo elementi esistenziali. Il FestivalFilosofia si misura e riflette su
cose molto concrete. Senza continuità le comunità non vanno avanti: basti
ricordare il legame profondo tra la comunità irsinese che ha gran peso a
Sassuolo e il paese di origine, con la statua di Sant’Eufemia che arriva per la
festa patronale del centro modenese”.
Al tema della sfida del destino sono state dedicate le conclusioni del
presidente della Fondazione, Adduce: “Era già complicato osare candidarsi. E
certo ci ha aiutato a vincere e a gestire poi bene il successo un nostro
atteggiamento di resilienza. Come, ad esempio, la decisione presa, alla vigilia
dell’esito della competizione di capitale europea della cultura, di realizzare
comunque il programma culturale che avevamo candidato, a prescindere dalla
città che avrebbe guadagnato il titolo”.

Fra gli ospiti più
importanti Roberto Esposito (16 marzo, Casa Cava, ore 18), Nathalie Heinich (17
marzo, ore 10.30, Casa Cava) e Stefano Micelli (17 marzo, Casa Cava, ore 12).
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