sabato, 20 Aprile 2024

Promuovere azioni sinergiche per tutelare, valorizzare
e rendere fruibile il patrimonio culturale materiale e immateriale del
territorio legato ai temi della spiritualità.
E’ questo il contenuto del Protocollo d’intesa che è
stato firmato questa mattina, nel Palazzo di Città, tra Comune, Arcidiocesi di
Matera-Irsina e Parco culturale ecclesiale “Terre di Luce” – associazione di
promozione sociale (Aps).
A siglare l’accordo, il Sindaco, Raffaello De
Ruggieri, l’Arcivescovo, Giuseppe Caiazzo. e il presidente di Terre di Luce,
Lindo Monaco.
L’intesa, della durata quinquennale ma rinnovabile
fino all’espletamento degli impegni assunti, si propone di realizzare forme di
collaborazione e compartecipazione per fare in modo che il patrimonio legato
alla spiritualità, alla religiosità popolare e al Sacro possa trasformarsi in
una risorsa per lo sviluppo culturale, sociale ed economica della comunità.
Tra gli obiettivi programmatici dell’accordo c’è
quello di “favorire l’avvio coordinato di azioni di sviluppo del turismo
religioso a livello italiano e internazionale, attraverso il miglior utilizzo
delle risorse e delle iniziative nazionali ed europee ed incrementandone gli
investimenti” per favorire la destagionalizzazione del turismo del territorio.
In quest’ottica si inserisce il progetto “I Cammini
tra radici e futuro” che rappresenta il contributo dell’Arcidiocesi di
Matera-Irsina al percorso di Matera2019 e che si propone di realizzare il Parco
“Terre di Luce” per migliorare l’esperienza culturale e spirituale del turismo
religioso, attraverso un programma di 100 eventi in 15 Comuni delle 6 Diocesi
lucane.
PROTOCOLLO D’INTESA TRA
LA
CITTÀ DI MATERA
CAPITALE
EUROPEA DELLA CULTURA PER IL 2019
 
ARCIDIOCESI
DI MATERA-IRSINA
 
PARCO
CULTURALE ECCLESIALE “TERRE DI LUCE” – APS
 PER LA CREAZIONE E LO SVILUPPO DELLE
MIGLIORI DI TUTELA, FRUIBILITA’ E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE
MATERIALE E IMMATERIALE LEGATO AI TEMI DELLA SPIRITUALITA’, QUALE RISORSA PER
LO SVILUPPO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO DELLA COMUNITA’

Con
il presente atto

fra
  il Comune
di Matera
, in persona del Sindaco pro tempore, Raffaello de Ruggieri,
domiciliato per la carica presso la casa comunale
 
  Arcidiocesi
di Matera-Irsina
, in persona di S. E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo,
arcivescovo
 
  Associazione
di promozione sociale
Parco culturale ecclesiale “Terre di luce”, in persona del Presidente pro-tempore, Prof. Lindo
Monaco
 
Premesso che
         
con Decreto del 23 dicembre 2014, il
Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, On. Dario
Franceschini, ha adottato e approvato la raccomandazione della Commissione
esaminatrice delle candidature pervenute per la competizione al titolo di
“Capitale europea della Cultura 2019”, proponendo la Città di Matera come “Capitale europea della Cultura per il 2019”;
         
la Città di Matera è stata designata “Capitale
Europea della Cultura 2019
” il 17 ottobre 2014;
         
il Comune di Matera ritiene fondamentale
che il titolo di “Capitale Europea della Cultura per il 2019” si riveli
un’occasione vera di sviluppo e valorizzazione del territorio, volano
di crescita e di coesione per Matera, i territori contermini e la Basilicata
tutta. P
         
la città di Matera intende di sviluppare
iniziative progettuali congiunte, attivando e perseguendo tutti i processi
necessari a rafforzare le eventuali collaborazioni interistituzionali utili a
perseguire questo obiettivo;
 
Considerato che
         
con D.M. n. 230 del 01/05/2016, il MiBACT ha approvato il programma degli
interventi definito di intesa con il Sindaco di Matera, identificando un
programma di opere pubbliche per un importo complessivo di 17 milioni di euro
con beneficiario il Comune di Matera ed un programma di azioni immateriali a valere sul dossier Matera 2019 beneficiario la
Fondazione Matera-Basilicata 2019, per un importo complessivo di 11 milioni di
euro, corrispondente a quanto previsto dal dossier stesso;
         
con DGR n.17 del 17 maggio 2016, così come
modificata dalla DGR n.21/2017, la Regione Basilicata ha approvato il Patto per lo Sviluppo della Basilicata
sottoscritto in attuazione della Delibera CIPE n.26/2016, che individua l’area
di intervento n.4 Turismo e cultura, partendo da Matera Capitale della Cultura
2019, quale area strategica;
         
con DGR n.684/17, la Regione Basilicata ha
approvato il finanziamento per gli interventi indicati nella DGR n.1040/2014
relativi al Dossier di candidatura per un importo di euro 7.700.000 euro;
         
l’Arcidiocesi
di Matera-Irsina
, avendo firmato, nel 2014, un protocollo d’intesa con il
Comitato di candidatura di Matera ad Ecoc 2019 e con il Comune di Matera, ha
inviato alla Fondazione proposta di co-produzione per il progetto “I Cammini, tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di
Matera-Irsina al percorso di Matera 2019
” e, con D.G.R n.555/2014, la
Regione ha approvato il Protocollo
d’Intesa con la Conferenza Episcopale di Basilicata
(CEB) e Sacro Convento d’Assisi, con cui sono
stati avviati una serie di programmi finalizzati all’ottimizzazione della
Programmazione (PO FESR 2014-2020) e alla valorizzazione del patrimonio
culturale anche ai fini etici ed economici;
         
il progetto “I Cammini, tra radici e
futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera
2019” – incentrato appunto sui Cammini lungo i luoghi sacri, sulla valorizzazione della cultura antropologica, sulle tradizioni
e sulla devozione lucana, attraverso
la realizzazione del Parco “Terre di
luce
” è finalizzato ad offrire un turismo “religioso” che sia reale
esperienza culturale e spirituale, attraverso un programma 78 eventi in 15
Comuni delle 6 diocesi lucane;
         
l’Arcidiocesi di Matera-Irsina stabilisce
che il soggetto attuatore del
progetto è individuato nell’Associazione “Parco
Culturale Ecclesiale Terre di Luce” APS
, che è diretta espressione della
stessa Arcidiocesi, soggetto proponente il progetto in oggetto nella presente
Convenzione ed esercitante una vigilanza ed un controllo cogenti
sull’Associazione;
         
tale progettualità si pone come
preparatoria alla trasformazione della associazione in “fondazione di comunità” costituita come insieme soggetti
rappresentativi di una comunità locale (privati cittadini, istituzioni,
associazioni, operatori economici e sociali) con l’obiettivo di migliorare la qualità della
vita
della comunità
stessa, attivando energie e risorse e promuovendo la cultura della solidarietà, del dono, e
della responsabilità sociale;
 
Preso e dato atto che
 
         
la Conferenza
delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano
e Conferenza Episcopale Italiana hanno
ritenuto, con apposito atto, di dare seguito ad una proficua collaborazione tra
gli scriventi per la valorizzazione ed il godimento anche ai fini turistici dei
beni e del patrimonio culturale, storico e artistico ecclesiastico;
 
         
la previsione di cui al punto 39 del Decreto del Presidente della CEI
e gli Orientamenti dell’Episcopato italiano del 9 dicembre 1992, pone un
importante accento sull’importanza del fenomeno del turismo;
 
Atteso
 
         
che lo stesso Decreto sopra richiamato
considera le mostre “occasioni e
strumenti efficaci di valorizzazione del patrimonio culturale”.
 
         
che il patrimonio appartenente ad Istituzioni
ed Enti ecclesiastici è strettamente interconnesso con la storia, la
tradizione, la pietà popolare e la cultura italiana, costituendo patrimonio
determinante e peculiare per la memoria storica e l’ identità di ciascuna
Regione e Provincia Autonoma italiana.
 
 
 
 
TUTTO
QUANTO SOPRA PREMESSO E CONSIDERATO
 
 
         
le Parti  firmatarie del presente atto intendono porre
in essere fra loro ogni opportuna forma di collaborazione e compartecipazione,
allo scopo di ottimizzare i rapporti esistenti e di creare e sviluppare tutte
le condizioni per la migliore tutela, fruibilità e valorizzazione del
patrimonio culturale materiale e immateriale, in particolar modo quello legato
ai temi della spiritualità, della religiosità popolare e del sacro, quale
straordinaria risorsa per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della
comunità.
 
         
le Parti si impegnano a darne seguito, nelle
forme che saranno stabilite (accordi di programma, convenzioni e altro) e
secondo i criteri, le modalità e i tempi che verranno di volta in volta
stabiliti e concordati in relazione al tipo d’intervento e in base agli impegni
finanziari previsti.
 
         
Gli uffici competenti e le Parti provvederanno
a elaborare delle proposte volte a dare concreta attuazione ai principi
contenuti nel presente protocollo d’intesa, da sottoporre all’approvazione dei
relativi organi deliberanti.
 
         
Il presente Protocollo di Intesa, che ha
durata quinquennale, a decorrere dalla sottoscrizione del presente protocollo
di intesa, rinnovabile per un periodo di pari durata e fino all’espletamento
degli impegni assunti dai singoli soggetti firmatari, può essere modificato o
integrato per concorde volontà dei soggetti sottoscrittori.
 
 
TUTTO QUANTO SOPRA CONSIDERATO E PREMESSO
 
 
tra 
la Città di Matera, l’Arcidiocesi di Matera-Irsina e il Parco Culturale
Ecclesiale “Terre di Luce” Associazione di promozione sociale
 
 
 
SI CONVIENE E STIPULA IL PRESENTE
 
 
PROTOCOLLO D’INTESA
 
1) Le
premesse e le considerazioni sopra svolte costituiscono parte integrante e
sostanziale del presente protocollo.
 
2)
Le Parti intendono procedere – attraverso le proprie strutture tecniche e in
raccordo con le quelle locali nonché attraverso le agenzie di promozione
turistica regionali e la Fondazione Matera-Basilicata 2019 – alla tempestiva
definizione di forme di collaborazione e di progettualità per la migliore
tutela, fruibilità e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e
immateriale come sopra indicato, quale risorsa per lo sviluppo culturale,
sociale ed economico della comunità e per l’attrattività turistica del
territorio.
 
3)
Le Parti intendono attuare forme di coinvolgimento di associazioni, enti
pubblici e/o privati e professionalità di comprovata competenza ed esperienza
nei settori oggetto del presente protocollo e in quelli strettamente connessi e
funzionali, e se necessario di addivenire a forme di progettazione concertata
degli interventi.
 
4)  A meri fini esplicativi ma non esaustivi, alla
luce delle considerazioni sopra evidenziate, sia in ordine alle caratteristiche
del patrimonio culturale e dell’offerta turistica, sia alla luce dei contenuti
del programma culturale di Matera 2019, sia in ordine all’ottica della migliore
fruibilità del prodotto culturale e turistico, le Parti stesse evidenziano i
possibili ambiti di collaborazione:
·        
iniziative progettuali connesse al programma promosso dalla
Fondazione Matera-Basilicata 2019; attività e interventi di innovazione e di
ricerca;
·        
supporto e sostegno allo sviluppo di iniziative di collaborazione
tra soggetti imprenditoriali, culturali, artistici, associativi della città e
di città della Arcidiocesi;
·        
diffusione, nelle rispettive comunità, della conoscenza del valore
storico, urbanistico, architettonico, della città, anche attraverso i mezzi
della narrazione digitale, lo scambio di esperienze e di buone prassi nella
gestione del patrimonio culturale e dei servizi urbani, legati alla migliore
valorizzazione e fruizione (p. es. mobilità, accessibilità, ecc.) nonché
all’attrattività dei territori;
·        
messa in rete dei luoghi della cultura, tra cui si citano in modo
non esaustivo le chiese rupestri, le chiese del piano e la rete dei contenitori
culturali anche in ottica di incentivazione dell’offerta turistica ad essi
legata;
·        
approfondimento del tema della spiritualità, del turismo lento,
dei luoghi del silenzio, analizzando altresì la filmografia in cui  Matera è set cinematografico e approfondendo
modalità di promozione delle location anche in ottica turistica;
·        
collaborazione sul tema delle imprese culturali e creative
prevedendo un percorso che dal 2019 in poi costituisca uno spazio di
presentazione delle idee imprenditoriali di successo che hanno fatto degli
attrattori culturali una fonte di sviluppo economico e di occupazione;
·        
specifiche iniziative di promozione, anche attraverso i canali
digitali e social, della città di Matera quale destinazione turistica di
eccellenza nel panorama del turismo cosiddetto “religioso” e del sistema
dell’offerta alle stesse correlato.
 
5)
In questa prospettiva, le parti intendono massimizzare le sinergie e la
collaborazione tra gli scriventi, a livello sia nazionale che regionale,
attraverso la definizione di politiche ed iniziative concertate finalizzate
alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio ecclesiastico ed allo sviluppo
del turismo religioso, nel pieno rispetto della tutela del patrimonio e delle
esigenze proprie dei luoghi oggetto di culto e dei riti sacri ivi compiuti,
delle feste e delle tradizioni religiose.
 
6)
In particolare, con il presente protocollo di intesa, le Parti, nei rispettivi
ruoli, si impegnano a:
 
·        
collaborare, anche condividendo mezzi e risorse, per realizzare
progetti di interesse comune e collaborazioni operative in materia di: cultura
e turismo; mobilità sostenibile; attività culturali e dello spettacolo; tutela,
gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale;
·        
favorire un raccordo stabile per garantire la definizione delle
modalità più consone alla conoscenza, fruizione e valorizzazione dei beni
ecclesiastici e del patrimonio religioso materiale ed immateriale, da parte dei
visitatori dei luoghi sacri;
·        
analizzare le problematiche comuni rispetto ai beni culturali
ecclesiastici del territorio regionale, per quanto di competenza;
·        
promuovere la conoscenza delle diversità dei luoghi e delle
comunità tipiche di ciascun territorio, per facilitare la definizione di itinerari
turistico-religiosi,
facilitado la diffusione dell’informazione inerente le iniziative e le attività
d’interesse turistico nei diversi livelli pubblici e privati, attraverso ogni
più opportuno mezzo ed iniziativa condivisa (comunicati, newsletter, seminari informativi, audizioni, ecc);
·        
mettere in campo azioni volte a migliorare la sostenibilità, la competitività
del turismo, anche nell’ottica dell’aumento delle presenze e degli arrivi
turistici, correlati da studi e analisi sull’evoluzione della domanda e
dell’offerta turistica;
·        
prevedere modalità di formazione e aggiornamento delle guide
turistiche e degli operatori del turismo e della cultura.
 
7)
Le parti individuano i seguenti obiettivi
programmatici specifici
:
·        
promuovere l’adozione di una metodologia di azione concertata tra
le parti firmatarie che stimoli la definizione di azioni condivise di conoscenza,
godimento e promozione dei beni oggetto del presente protocollo;
·        
favorire l’avvio coordinato di azioni di sviluppo del turismo
religioso a livello sia italiano che internazionale, attraverso il miglior
utilizzo delle risorse e delle iniziative nazionali ed europee ed
incrementandone gli investimenti, attraverso il raccordo permanente delle
azioni pubbliche e private promosse nel settore, onde favorire la destagionalizzazione
del turismo italiano;
·        
stimolare l’incremento e la valorizzazione dell’offerta turistica
italiana all’estero, anche attraverso il ricorso ad innovazioni sia di prodotto
che di processo, per incentivare la competitività del turismo italiano;
·        
favorire la formazione degli attori sia pubblici che privati
operanti nel settore del turismo e della cultura.
 
8) Per
consentire la necessaria operatività al presente Protocollo di intesa, le Parti
convengono di costituire un tavolo
operativo permanente
; il tavolo operativo è composto da membri delegati dalle parti. Il tavolo si riunisce
periodicamente, almeno tre volte all’anno, e può articolarsi in sottogruppi
specializzati qualora ciò si renda necessario per perseguire gli obiettivi e
realizzare le azioni contemplate dal presente protocollo di intesa.
I lavori dei tavoli avranno durata quinquennale,
a decorrere dalla sottoscrizione del presente protocollo di intesa, rinnovabili
per un periodo di pari durata.
Il tavolo opera a titolo gratuito;
eventuali spese di missione sono a carico dell’Amministrazione o dell’Ente di
appartenenza.
Alle riunioni – in relazione agli
argomenti in discussione – possono essere invitati rappresentanti di altri Enti
pubblici e privati, italiani ed esteri.
Le parti curano il coordinamento e la
gestione delle riunioni del tavolo, oltre che la progettazione e la realizzazione
delle azioni di volta in volta deliberate e promosse all’esito delle riunioni
stesse.
Viene garantita la pronta comunicazione
tanto degli esiti delle riunioni quanto delle azioni conseguenti.
9) Il Comune di
Matera valuta la rispondenza dei
progetti definiti nell’ambito del presente Protocollo agli obiettivi e ai
principi informatori del programma di interventi per Matera Capitale Europea
della Cultura 2019, anche per concordare l’attività di comunicazione e di
promozione delle iniziative congiunte.
 
Il
presente Protocollo di Intesa può essere modificato o integrato per concorde
volontà dei soggetti sottoscrittori.
Esso
viene letto e sottoscritto in duplice originale alle ore … …. del giorno ….. ….
2018 presso il Municipio di Matera.
 
Il
Sindaco Avv.  Raffaello de Ruggieri
Il
Presidente di Terre di Luce
Prof.Lindo
Monaco
S.
E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo
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