Appuntamento domenica 22 dicembre a Matera, nel cuore dei Sassi, presso la Chiesa di San Pietro Caveoso, per il secondo incontro regionale dei single di ispirazione cristiana: “Chiamàti ad amare. Soc-corso all’amore”. L’evento, promosso dall’associazione “A scuola...
Nella mattinata odierna, hanno preso avvio le attività del “Tavolo tecnico sulle vulnerabilità”, istituito dal Prefetto di Matera Cristina Favilli.
Finalità del Tavolo è la presa in carico delle persone portatrici di vulnerabilità in arrivo sul territorio provinciale ed inserite nel sistema di protezione ed accoglienza.
Hanno partecipato all’incontro i rappresentanti delle Forze di Polizia, della Regione Basilicata, dei comuni di Matera, Ferrandina, Montescaglioso, Nova Siri, Pisticci, Tricarico, Tursi, Colobraro, Miglionico e Gorgoglione, la referente dell’Azienda Sanitaria di Matera, i referenti dei CAS e dei SAI, i referenti della Caritas e della C.R.I. e del privato sociale.
Il Prefetto, nell’introdurre la riunione, ha espresso soddisfazione per la numerosa e attiva partecipazione ai lavori del consesso, le cui sinergie consentiranno di rafforzare il collegamento fra il Centro/progetto di accoglienza e i servizi territoriali e di potenziare percorsi di tutela dei migranti vulnerabili.
A tale scopo il Ministero dell’Interno ha adottato il Vademecum per la rilevazione, il referral e la presa in carico delle persone portatrici di vulnerabilità in arrivo sul territorio ed inserite nel sistema di protezione ed accoglienza pubblicato sul sito internet del Ministero quale strumento operativo volto a facilitare la comunicazione fra tutti gli attori coinvolti nella rilevazione e referral delle persone vulnerabili.
Il Prefetto ha evidenziato che il “Tavolo Tecnico sulle Vulnerabilità” rappresenta un modello di governance locale volto a rafforzare il coordinamento multisettoriale e a promuovere un approccio uniforme nell’individuazione e presa in carico delle persone portatrici di esigenze particolari, in primis attraverso la redazione di Linee Guida operative locali in conformità con la struttura ed i principi delineati nel Vademecum ed in collaborazione con il ”Piano regionale per la tutela della salute dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità”.