lunedì, 6 Maggio 2024

No definitivo da parte
del Comune di Matera all’autorizzazione alla costruzione di un impianto per la
produzione di energia elettrica da fonte eolica denominato “Matine” e proposto
dalla società Zefiro Energy Srl.

In mattinata, nella sede
della Regione Basilicata, si è svolta l’ultima riunione della conferenza di
servizi che ha visto al tavolo i rappresentanti della Regione, del Comune di
Matera, della Soprintendenza, del Parco regionale della Murgia e delle chiese
rupestri del Materano, oltre che degli operatori economici interessati al
progetto.

Per il Comune erano
presenti il vicesindaco, Giuseppe Tragni e l’assessore all’Urbanistica, Maria
Rosaria Mongelli, e l’architetto Maria Rita Marvulli, tecnico dell’ufficio
Urbanistica, che hanno ribadito la contrarietà dell’Amministrazione
all’installazione di pale eoliche sull’altopiano murgico a ridosso del Parco
regionale della Murgia e della città.

“Contrariamente a quanto
apparso in alcuni resoconti giornalistici, il Comune di Matera – ha
sottolineato il Vicesindaco Giuseppe Tragni – ha espresso e ribadito più volte
(in ultimo il 28 ottobre 2018) la propria contrarietà al progetto presentato
dalla società Zefiro. Il sito ricade interamente all’interno del buffer di
8mila metri dal perimetro del patrimonio Unesco. Al tavolo della conferenza di
servizio, abbiamo oggi sottolineato l’impatto negativo che quell’intervento
avrebbe sulla percezione di un paesaggio naturale, rurale ed antropizzato di
altissima qualità e di riconosciuto interesse internazionale oltre che alle
immagini storicizzate, simboliche e universalmente conosciute del contesto
storico”.

Il Sindaco, Raffaello De
Ruggieri ha peraltro sempre ribadito tale posizione anche in considerazione del
fatto che: “nella realizzazione in atto del parco tematico della storia
dell’uomo, una cornice paesaggistica fatta di pale eoliche avrebbe costituito  un volgare contrappunto al respiro
archeologico, tra l’altro, del villaggio neolitico di Murgia Timone”.

“Il Comune di Matera ha
intenzione – spiega l’assessore Mongelli – di sensibilizzare sul tema tutti i
comuni pugliesi che si affacciano sull’altipiano murgico (Gravina, Santeramo, Altamura,
Laterza, Ginosa) per coinvolgerli nei progetti di tutela del patrimonio che
sempre più frequentemente viene aggredito da richieste di autorizzazione per
impianti di questo genere. Sarebbe auspicabile in tal senso che anche la
Regione Puglia recepisca con una propria legge previsioni simili a quelle della
legge regionale 54 della Basilicata. Per far questo abbiamo interessato anche
l’Anci”.

 
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