Il Prefetto di Matera, dott.ssa Cristina Favilli, a seguito delle dimissioni di diciassette consiglieri comunali su trentadue del Comune di Matera ha sospeso, in attesa di scioglimento, il Consiglio comunale di Matera, essendosi determinata l’ipotesi dissolutoria...
Sarà presentato giovedì 19 aprile alle 18,30 nel Museo di Palazzo Lanfranchi a Matera il volume “Antonio Canova. Il segno della bellezza” (Utet) di Giuseppe Pavanello con immagini di Mimmo Jodice. Dopo i saluti del direttore del Polo Museale della Basilicata Marta Ragozzino, interverranno lo storico d’arte Luca Vivona e Mario Bartiromo della direzione Utet. L’incontro sarà coordinato dalla storica dell’arte Elisa Messina.
“Antonio Canova. Il segno della bellezza” è stato realizzato in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale in tiratura limitata e numerata. Si tratta di un’iniziativa editoriale che coinvolge e condensa in un volume tutte le massime competenze culturali, artistiche e artigianali per realizzare una vera e propria opera d’arte in forma di libro. Non solo il più importante e completo omaggio a Canova, ma un monumento al patrimonio culturale italiano.
Il volume, contiene i testi redatti dallo storico dell’arte Giuseppe Pavanello, professore di Storia dell’Arte moderna presso l’Università di Trieste, raccolti in tre sezioni: Canova scultore, Canova pittore, disegnatore e incisore, Come lavorava Canova.
Il professor Giuseppe Pavanello ha realizzato un testo inedito nel quale ha descritto in maniera avvincente non solo l’inimitabile percorso umano e artistico di Canova attraverso i suoi capolavori in scultura, ma a questo ha affiancato la ricerca e lo studio delle sue maggiori opere attraverso i disegni, i bozzetti, i monocromi, i gessi, opere poco conosciute o addirittura inedite che mettono in luce un artista totalmente inconsueto e spesso ancora più innovativo di quanto si pensi. Innovativo anche nel metodo di lavoro, nell’organizzazione della sua bottega e nella realizzazione delle sue opere, nel quale scopriamo il segreto più grande di Canova, ossia come rendeva il marmo simile alla carne.
Nel volume oltre 70 immagini d’arte in bianco e nero dei marmi di Antonio Canova realizzate dal Maestro Mimmo Jodice, grande interprete della fotografia contemporanea, e riprese da originali stampati personalmente dal Maestro in camera oscura su carta baritata.
L’opera è accompagnata da tre incisioni d’arte tratte da opere originali canoviane custodite presso il Museo Civico di Bassano del Grappa e realizzate al torchio presso l’antica tecnica calcografica presso la Stamperia d’Arte di Luigi Berardinelli in Verona su carta Hahnemühle da gr. 300 in dimensioni 48 x 68 in mille esemplari più 15 destinati a rappresentanti delle Istituzioni, autori e artefici dell’opera.
Ciascun volume reca in corrispondenza del colophon il numero dell’esemplare e la firma autografa del Maestro Mimmo Jodice e dell’Editore.
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