giovedì, 28 Marzo 2024

Colobraro, 69enne arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno arrestato 69enne di Colobraro, che dovrà espiare un residuo pena di anni 8, mesi 6 e giorni 26 di reclusione a seguito di condanna esecutiva alla pena di anni 9 e mesi 1 di reclusione per un...

Venerdì 12 luglio 2019
alle ore 19.30 a Matera nello Studio Arti Visive in via delle Beccherie inaugurazione
della mostra “Matheriae 2019” di Ernesto Terlizzi.  La mostra è visitabile
tutti i giorni dalle ore 18 alle 21.
La mostra, curata dallo
storico dell’Arte Alberto Dambruoso e realizzata con il Matronato della
Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, è un omaggio alla città di
Matera, alla sua diversità e bellezza. Un omaggio che l’artista salernitano
Ernesto Terlizzi ha voluto rendere a questo luogo magico eletto oggi a Capitale
Europea della Cultura, come da lui stesso dichiarato in catalogo: “… mi è
sembrato doveroso quest’anno, posare il mio sguardo d’artista sulla magia di
questa città che, grazie alla sua struggente spettacolarità da cinquant’anni,
continua a sobillare il mio immaginario”. Infatti in questo particolare ciclo
di opere, come in una sorta di pausa rispetto alla sua ricerca, Terlizzi
elabora delle polimateriche atmosfere di Matera utilizzando simultaneamente, un
po’ tutti quei materiali che da sempre animano le sue opere: dalla carta al
cartone, dal legno alla tela e poi la lamiera, il merletto con l’inserimento
ultimo della piuma. E poi, come sempre la china. Anche qui, l’elemento
strutturante resta il segno grafico: un tratto libero ed affilato con cui
l’autore salda le varie percezioni tattili create, confermando tutta la sua
superba finezza, nell’interpretare la vocazione dei materiali utilizzati,
specie in rapporto al mistero ed al fascino, di questo mondo millenario.
A tale proposito il curatore della mostra, lo storico dell’arte Alberto
Dambruoso cosi scrive in catalogo: “… da sempre interessato al rapporto tra la
natura e la storia Terlizzi ha colto il valore temporale della memoria
racchiusa nelle varie materie utilizzate… pochi elementi ben distribuiti
all’interno di ciascuna opera offrono allo spettatore una visione in bilico tra
la realtà e il sogno. Il dialogo degli opposti è d’altro canto uno dei lati
peculiari presenti in tutte le opere di Terlizzi e molti titoli lo riportano
espressamente. Credo sia proprio questa tensione costante tra elementi opposti
il segreto del bilanciamento che si avverte in tutte le sue opere che assumono
così un aspetto sovradimensionale: pur partendo da un luogo concreto arrivano
all’astrazione dello stesso, favorendo in questo modo, il manifestarsi del
mistero inteso come stupore e meraviglia che tutti gli spettatori provano
quando vedono per la prima volta Matera, città fatta di sassi ma con una
atmosfera da fiaba.”
Il catalogo della mostra che ad ottobre verrà ospitata a Salerno presso la
Pinacoteca Provinciale e a dicembre a Cracovia presso l’Istituto Italiano di
Cultura, contiene anche i testi introduttivi di Alfonso Andria Presidente del
Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello ed Ugo Rufino
Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia.
Ernesto
Terlizzi
Dopo gli studi presso il
liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli è presente, dalla fine
degli anni ‘60, nel panorama artistico nazionale ed internazionale con
personali, mostre di gruppo e premi. Tra le numerose mostre personali si citano
quelle di: Firenze 1979 Galleria inquadrature; Napoli 1980 Galleria S. Carlo;
Bergamo 1981 Galleria Fumagalli; Venezia/Mestre 1985 Galleria Plus Art; Spoleto
1986 Studio Emanuela Duranti; Napoli 1989 Istituto Francese Le Grenoble; 1990
Macerata Museo Comunale; 2010 Roma Galleria Consorti e 2013 Studio S. Gazoldo
Degli Ippoliti (Mn); 2012 Museo d’Arte contemporanea; Ferrara 2013 Galleria del
Carbone; Milano 2014 Spazio Tadini. È stato presente per varie edizioni nei più
prestigiosi Premi italiani e nel 2011 è stato invitato ad esporre nella mostra
“Lo Stato dell’Arte Campania” all’interno della 54 Mostra internazionale d’arte
contemporanea di Venezia. Molti sono i critici e gli intellettuali che hanno
scritto delle sue opere inserite in numerose e diverse collezioni pubbliche e
private.
 
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