giovedì, 18 Aprile 2024

Tre interpretazioni che, partendo dal tema
del pane, si declinano in Hunger (in italiano Fame). E’ la mostra Windows #2 –
Hunger, a cura dell’artista sloveno Martin Petrič, che la Fondazione Sassi di
Matera invita a visitare fino al 13 gennaio 2019. Allestita nella sala
esposizioni della stessa fondazione, in via San Giovanni Vecchio nel Sasso
Barisano, e inserita nel Cartellone Eventi di Natale e fine anno 2018 a Matera,
la mostra Windows #2 – Hunger presenta tre sguardi provenienti dall’Europa
dell’Est. Territori geograficamente lontani, ma temporalmente coinvolti
rispetto ai processi di trasformazione sociale e culturale innescati, prima,
dalla rivoluzione industriale e, successivamente, amplificati dalla rivoluzione
delle telecomunicazioni.
“Il tema Hunger – spiega il curatore
Martin Petrič – nasce dalla necessità di rimagliare quelle sensibilità
artistiche che, in questo momento, stanno indagando sulla condizione dello
sguardo contemporaneo in espressioni artistiche come il disegno, la pittura e
la fotografia. Posare l’attenzione sull’idea di Futuro Aperto, tema generale di
Matera 2019, ha generato una serie di questioni rilevanti rispetto al tema del
“pane” e al senso di “fame”. Parola polisemica, il cui significato più comune è
la mancanza di nutrimento, ma che può intendersi anche come desiderio di
qualcosa che non si ha ancora”.
Martin Petrič fa declinare il significato
di fame a tre artisti Lech Kolasiński di Krakow, Polonia, Andrej Lamut e Mirjam
Čančer di Ljubljana, Slovenia e Cătălin Tăvală di Sibiu, Romania. Il pittore Lech
Kolasiński di Cracovia (Polonia), presenta opere in stile colorista. “Per le
persone provenienti da grandi città, la necessità di contatto con la natura
diventa un’esigenza mistica – afferma Kolasiński – nella ricerca di un domani
migliore, non vediamo le possibilità di fermarci e capire questo domani. La
fame di natura è come la fame di pane. Il paesaggio può diventare il momento
della calma”.
Andrej Lamut e Mirjam Čančer, coppia di
Lubiana (Slovenia), attraverso la fotografia si interrogano su cosa succederà
nel futuro, cosa stiamo sbagliando. Per i due fotografi: “il pane è il cibo più
antico creato dall’uomo e parte dominante della dieta delle persone. Assume anche
importanza nei rituali religiosi e secolari. È metafora delle necessità e del
benessere di base e la sua mancanza è associata a carestia, a povertà e morte.
È così importante che nei paesi di lingua inglese è persino sinonimo di denaro”.
Nelle fotografie presenti in mostra i due artisti sloveni ritraggono cosa accade
quando abbandoniamo il pane e provano a immaginare il mondo senza di esso.
La terza sezione della mostra Hunger
presenta le opere di Cătălin Tăvală, in diverse tecniche e che evocano scene
grottesche. L’artista e grafico romeno raccoglie immagini massmediatiche per
trasformarle in opere, portandole all’attenzione momentanea dello spettatore, a
volte senza implicazioni di empatia, a volte scatenando i più reconditi istinti
della natura. Per Tăvală: “disegnare è la sfida per analizzare una possibile
immagine oggettiva dalla realtà e per raggiungere qualcosa di soggettivo con
mezzi specifici”.
Inaugurata durante l’anteprima del Festival
La Terra del pane (progetto realizzato da Fondazione Sassi, in coproduzione con
la Fondazione Matera-Basilicata 2019 per Matera 2019, tema: Radici e Percorsi),
la Windows #2 – Hunger dal 9 novembre ad oggi è stata visitata da oltre 3mila
persone.
 
Informazioni:
La mostra Hunger, a ingresso libero, aperta
al pubblico fino al 13 gennaio 2019.
Si può visitare dal martedì alla domenica
dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Giorno di chiusura: lunedì.
12 WINDOWS è un progetto di Giancarlo
Chielli, dodici finestre aperte verso il futuro dell’arte. Dodici come gli
appuntamenti che vedono coinvolti diversi artisti under 35 in esperienze di
mostre collettive che favoriscono la creatività e la sperimentazione di artisti
emergenti in fase di affermazione. Tema portante della rassegna e comune a
tutti gli eventi che saranno promossi dalla Fondazione Sassi, in qualità anche
di Project Leader per Matera2019, sono due elementi che contraddistinguono la
città di Matera dal punto di vista culturale al punto di vista antropologico:
il pane e la terra, declinati in tutte le loro sfaccettature.
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