mercoledì, 24 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

Irriverente come solo chi ha il coraggio delle proprie
idee sa essere e Pop nell’uso del colore e del linguaggio. E’ questa la cifra
della mostra di opere digitali Quasinove
di Pepperio Barbino, alterego artistico del grafico materano Peppino Barberio.

Le otto opere grafiche che compongono la mostra Quasinove saranno esposte al pubblico da
sabato 10 febbraio a sabato 3 marzo 2018 nella hall dell’Hotel Nazionale in Via
Nazionale, 158/A a Matera. La mostra potrà visitata tutti i giorni dalle 17
alle 20. Ingresso libero.

La vernice si terrà domani, sabato 10 febbraio alle ore 18,30
all’Hotel Nazionale. L’autore non interverrà, sarà presente il suo alterego Peppino Barberio che dialogherà con Maristella Trombetta, docente di
Estetica e Storia della critica d’arte dell’Università degli Studi di Bari, e
con Michele Saponaro, funzionario del
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Da Infimito, a
Bluebos, a Lamourt le opere di Pepperio, attraverso l’elaborazione di segni e
simboli appartenenti al quotidiano e alla memoria collettiva, sono
coloratissimi inviti alla riflessione su quanto accade nella città di Matera,
su come si vivono sentimenti e stati d’animo e sul valore che diamo ai simboli.

Per Andy Warhol “la pop art è un modo di amare le
cose”. Pepperio Barbino potrebbe sentirsi “stretto” in una definizione, eppure
è di certo Pop. Ne è esempio Bluebos, trasposizione grafica del bue che
campeggia sullo stemma azzurro della città di Matera. Un bue segmentato come i
tagli di carne della macellazione, un grido di dolore dell’autore per una città
divisa e spesso svenduta.

 “Il logo della
mostra è fortemente ironico – afferma Pepperio Barbino – e spiega come siamo
ormai servilmente piegati dalle multinazionali petrolifere, pur sapendo che non
fanno proprio bene alla nostra comunità. Nonostante ciò personaggi servili
attingono a piene mani da questo sistema. Nessuno è immune. La mostra –
prosegue l’autore – è composta da otto opere digitali, ognuna ha un tema
specifico e nell’insieme rappresentano il mio caratterino”.
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