sabato, 14 Dicembre 2024

La lettera di Natale del prof. Incampo ai ragazzi

Un giorno scrissi alla lavagna: “Scrivi una lettera di Natale ai giovani”. Cari giovani, Natale è un momento speciale che ci invita a fermarci e riflettere su ciò che davvero conta nella nostra vita. In mezzo alla frenesia della quotidianità, alle sfide, alle...

Nell’ambito delle attività istituzionali dell’Arma dei Carabinieri rientra anche quella dei controlli ai possessori di armi, svolta sia come attività di polizia giudiziaria che in via amministrativa in ordine alla corretta detenzione delle armi e del relativo munizionamento da parte dei titolari di licenza. L’articolo 38 del testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza infatti prevede che l’Autorità di pubblica sicurezza possa effettuare delle verifiche di controllo al fine di assicurare che il detentore delle armi le custodisca in luogo idoneo che offra garanzie di sicurezza. Le sanzioni nelle quali può incorrere il cittadino che non rispetti la normativa sulle armi sono varie e di rilievo:

  • per il porto abusivo di armi proprie (art. 699 c.p.) si rischia l’arresto da 3 mesi fino 3 anni a seconda delle varie ipotesi, mentre scattano l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 1.000 a 10.000 Euro per il porto abusivo di armi improprie (art. 4 L. 110/75);
  • per l’omessa denuncia o omessa custodia di armi e munizioni (art. 20-bis L. 110/75) si rischia l’arresto fino ad 1 anno e l’ammenda fino a euro 1.032, oppure la reclusione da 1 a 3 anni;
  • per l’esercizio venatorio nei periodi di chiusura della caccia (art. 30 comma 1 L. 157/92) si applicano, a seconda dei casi, le suddette e le altre disposizioni di legge e di regolamento in materia di armi.

In ogni caso in presenza di violazioni in materia di armi da parte dei legittimi detentori viene inoltrata al Prefetto la richiesta di “divieto di detenzione di armi” (art. 39 TULPS).

In questo contesto le Stazioni Carabinieri sono in prima linea nell’assicurare che le armi in circolazione siano correttamente censite ed in possesso di persone che abbiano i titoli necessari, al fine di evitare abusi.

La normativa in vigore prevede che, anche per la semplice detenzione di armi, ogni cinque anni si acquisisca certificazione medica dell’ASL che attesti che il richiedente non sia affetto da malattie mentali o patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità d’intendere e volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare dell’alcool. Sono esentati dall’obbligo di presentazione i detentori che siano anche titolari di licenza di porto d’armi (caccia, sportivo, porto difesa personale) in corso di validità. In caso di licenza non più rinnovata, i cinque anni decorrono dalla scadenza dell’ultimo rinnovo. Le persone che non consegnano il certificato agli uffici di polizia che avevano ricevuto le denunce di detenzione, ricevono una diffida, e se nei successivi 60 giorni la certificazione non viene presentata, le armi sono ritirate cautelarmente dalle FF.OO. ed i possessori vengono segnalati al Prefetto per la successiva emissione del divieto di detenzione di armi.

È frequente inoltre che le armi vengano ricevute in eredità da persone che si trovano, loro malgrado, a disporne a seguito della morte di congiunti titolari di armi. Nella maggioranza dei casi si tratta di possessori che non hanno interesse a detenerle, per cui è possibile il versamento spontaneo alle caserme dell’Arma o agli altri uffici locali delle FF.PP.: nel caso in cui il detentore non desideri la disponibilità dell’arma e non trovi una persona munita d’idoneo titolo di polizia a cui cederla, anche a titolo gratuito, potrà richiedere agli stessi uffici di polizia il ritiro per la successiva rottamazione. Si sono registrati anche casi in cui i titolari di licenza e di armi, pur cambiando abitazione, hanno omesso di comunicare alla Stazione Carabinieri la variazione del luogo di detenzione delle armi e delle munizioni, motivo per cui sono stati denunciati all’A.G. per omessa custodia di armi e quindi proposti sia per la revoca della licenza che per l’applicazione del “divieto di detenzione di armi”.

Le Stazioni Carabinieri della provincia di Matera hanno intensificato i controlli nei territori di loro competenza presso le abitazioni e i luoghi in cui, secondo le denunce ricevute, risultano essere custodite le armi dei titolari di licenza e dei detentori, attività che si affianca all’ordinaria attività di polizia giudiziaria con le perquisizioni domiciliari, svolte con l’ausilio del Nucleo Cinofili Carabinieri con i cani per la ricerca di armi ed esplosivi, nonché alle perquisizioni d’iniziativa sul posto nel corso dei normali servizi di controllo del territorio; soprattutto gli accertamenti su strada hanno ricevuto un notevole impulso, sia per i controlli delle armi in uso ai cacciatori durante le giornate venatorie che per arginare il porto di coltelli, richiudibili o meno, o di armi improprie quali spranghe di legno o metallo, mazze da baseball, catene, manganelli, cacciaviti di grosse dimensioni nonché di strumenti per l’agricoltura e l’edilizia (tra cui cesoie, zappe, picconi, taglierini e altri arnesi di lavoro contundenti) tenuti negli autoveicoli in circostanze di luogo o di tempo tali da non giustificarne il possesso.

Altrettanto importante l’attività, svolta dai Carabinieri, di ritiro cautelare delle armi legalmente detenute, che è stata applicata ai titolari di armi in ogni circostanza in cui siano stati coinvolti in dissidi familiari, episodi di minacce e anche di vicinato, oppure laddove costoro, loro malgrado, si siano trovati in situazioni di carenza di requisiti di affidabilità a causa di familiari conviventi che abbiano commesso un reato e siano stati denunciati penalmente.

Dall’inizio del 2023 i Carabinieri della provincia di Matera hanno effettuato complessivamente 461 controlli in materia di armi, procedendo a sequestrare 70 armi improprie all’interno di autoveicoli, 9 coltelli portati sulla persona, 25 armi da fuoco e 153 munizioni. Tale attività ha portato al ritiro di 26 armi a carico di possessori già regolarmente autorizzati, alla denuncia all’A.G. di 32 persone e a 21 segnalazioni all’Autorità di pubblica sicurezza; inoltre sono state avanzate 9 proposte al Prefetto di Matera per l’applicazione del divieto di detenzione di armi. Durante tutto il 2022 invece i vari reparti del Comando Provinciale hanno effettuato complessivamente 682 controlli, procedendo a sequestrare 39 armi improprie all’interno di autoveicoli, 19 coltelli nascosti negli abiti o in auto, 22 armi da fuoco e 732 munizioni. Nel complesso sono state ritirate definitivamente 29 armi a carico di possessori autorizzati, 60 persone sono state denunciate all’A.G. e 37 persone sono state segnalate all’Autorità di pubblica sicurezza; nell’intero anno inoltre sono state avanzate anche 18 proposte al Prefetto per il divieto di detenzione di armi.

Tra gli episodi più significativi gestiti dai Carabinieri nella provincia si ricordano:

–        il 17 gennaio 2022 a Matera nell’ambito delle attività svolte a seguito di attivazione di un codice rosso per maltrattamenti in famiglia, i militari, nel procedere al ritiro cautelare di armi legalmente detenute nei confronti del presunto responsabile, rinvenivano un fucile e 25 cartucce cal. 12, il tutto legittimamente acquisito per cessione da terzi ma dal detentore mai denunciato, per cui veniva deferito in s.l. per violazione dell’articolo 38 del TULPS;

–        a Tricarico il 27 marzo 2022, dopo un incidente di caccia nel corso di una battuta abusiva al cinghiale in cui un cacciatore veniva attinto accidentalmente da un colpo sparato da un altro cacciatore, i Carabinieri li hanno denunciati entrambi per aver esercitato la caccia in periodo di divieto generale, procedendo poi a carico dei due cacciatori al sequestro rispettivamente di 2 fucili da caccia e 77 cartucce e di 5 fucili da caccia e 211 cartucce;

–        l’8 maggio 2022, i Carabinieri di Montescaglioso mentre presso il locale campo sportivo, nel corso di un servizio di ordine pubblico in occasione di un incontro calcistico, procedevano all’ispezione degli spalti, sulla gradinata della tribuna rinvenivano e sequestravano ad un appartenente della tifoseria locale un coltello multiuso, denunciandolo penalmente e proponendolo all’Autorità di P.S. per l’irrogazione della misura del divieto di accesso alle manifestazioni sportive;

–        a Salandra il 12 settembre 2022, a seguito della richiesta di un cittadino di rinnovo del porto d’armi per uso caccia emergeva la carenza dei presupposti giuridici per il mantenimento dei requisiti per il porto e la detenzione, a seguito di sentenza di condanna emessa dall’A.G. di Matera a suo carico per il reato di minaccia, per cui i Carabinieri procedevano in via cautelativa al ritiro di 6 fucili da caccia, 1 pistola cal. 22 e 100 cartucce presso la sua abitazione, proponendo quindi alla Prefettura di Matera la revoca dell’istanza di rinnovo e poi il divieto detenzione armi e munizioni;

–        a Grassano il 14 dicembre 2022 e il 21 febbraio 2023, nell’ambito di un controllo alla circolazione stradale in cui due conducenti di autoveicoli venivano trovati positivi alla guida in stato di ebbrezza alcoolica con un tasso superiore a 1.5 g/l., oltre a procedere alla denuncia penale nei loro confronti i Carabinieri si adoperavano presso le abitazioni dei fermati al ritiro preventivo delle armi in loro possesso, rispettivamente 4 fucili da caccia e 100 cartucce, e 3 fucili da caccia e 1 rivoltella;

–        infine il 21 gennaio 2023 i Carabinieri di Montescaglioso hanno inoltrato una richiesta di divieto di detenzione di armi nei confronti un individuo, già denunciato per omessa custodia di armi, perché non avendo adottato le modalità di custodia delle armi così come previste dalla legge aveva consentito al figlio di prelevare furtivamente dalla sua abitazione due pistole semiautomatiche, poi vendute illecitamente dallo stesso figlio ad un pregiudicato pugliese.

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