mercoledì, 24 Aprile 2024

Il presidente Bardi: “Ha vinto la politica delle cose concrete”

“È stata premiata la politica delle cose concrete. I cittadini sono stanchi di ascoltare parole, vogliono vedere i fatti, e quando li vedono premiano. La condivisione di programmi con il campo allargato può dare nuovi risultati, realizzando le iniziative e i processi...

“Un ritorno alle
radici, passando per il futuro”. Così Antonio Calbi, sovrintendente
dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (Inda) e componente del comitato
scientifico de La terra del pane, riassume l’idea concettuale del
festival. Ed è a Calbi, che già nel 2012 aveva dato avvio al Terra festival
nella natia San Mauro Forte, che si deve l’input su cui ha lavorato l’intero
comitato scientifico, composto dal presidente della Fondazione Sassi Vincenzo
Santochirico, dal direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Bari Giancarlo Chielli,
dal direttore del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (Dicem)
dell’Università di Basilicata Ferdinando Felice Mirizzi e dal direttore
responsabile del sito dell’Archivio Storico Luce Roland Sejko, per creare
l’articolato Festival che si terrà dal 27 settembre al 6 ottobre 2019.
Un festival che da
questa mattina e fino a sabato 10 si può assaggiare partecipando
 all’Anteprima. Organizzata e promossa da Fondazione Sassi, in
coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, l’anteprima
del Festival La Terra del pane, è iniziata alle 9 con le attività dedicate
agli under 18 sia nella Sala formazione della Fondazione Sassi che nelle scuole
dell’infanzia e delle medie superiori: fra teatro ideato per un pubblico di
piccolissimi e l’incontro sull’importanza delle reti e delle connessioni, con
il docente di marketing Roberto De Donno all’Istituto Commerciale
Loperfido – Olivetti.
Il progetto
realizzato per Matera 2019 sul tema: Radici e Percorsi, dalle 15:30, si
sposta nel Sasso Barisano dove ha sede la Fondazione Sassi. Qui l’anteprima
del Festival La Terra del pane proseguirà fra incontri sull’arte
(Arte pane quotidiano è il tema che tratterà il critico d’arte Chiara
Bertòla), performance, azioni site specific di danza, letture partecipate,
mostre multimediali e cinema.
Questa prima
giornata offrirà l’occasione al pubblico di conoscere i progetti sulle arti
perfomative che saranno realizzati nel 2019 per il Festival La Terra del
pane.
A presentarli sarà
Antonio Calbi nell’incontro I suoni della terra, il pane del teatro. Alle
17:30 nella Sala conferenze, con il compositore Pietro Pirelli e Paola Berselli
e Stefano Pasquini del Teatro delle Ariette, Calbi presenterà tre produzioni
orginali per La Terra del pane e che in questo contenitore a Matera
verranno eseguiti in prima assoluta.
“Al Teatro delle
Ariette abbiamo commissionato un’opera originale sul pane –
racconta Antonio Calbi – a questa compagnia unica al mondo, a cui
Livia Giunti ha dedicato un film, con attori che propongono un teatro naturale,
da mangiare, ho chiesto di realizzare uno spettacolo su quest’alimento al
centro della vita dell’uomo. Paola Berselli e Stefano Pasquini saranno con noi
e ci parleranno del loro spettacolo”.
Dal teatro alla musica, al compositore, percussionista, artista del suono e
della luce Pietro Pirelli è stata affidata una composizione su aria, acqua,
terra e fuoco. Sui 4 elementi naturali da cui, secondo il filosofo greco antico
Anassimene di Mileto (VI sec. a.C.), trae origine ogni sostanza di cui è composta
la materia. E che sono legati alla produzione del pane. Pirelli musicherà con
strumenti elettronici i 4 elementi e farà suonare tutte le fasi di lavorazione
del pane, dal falcetto del contadino che raccoglie le spighe, alle macine del
grano, all’impasto, alla cottura in forno. Unendo il massimo della tecnologia
di oggi con il massimo dell’arcaicità.
“All’artista
canadese Mykalle Belinsky abbiamo affidato la realizzazione di una performance
– prosegue Antonio Calbi – un’opera che intreccerà musica elettronica, VJing e
performance vocale. Mykalle Belinsky inviterà il pubblico in uno spazio
racchiuso da teli su cui verranno proietate immagini che videomeker lucani
realizzeranno sulle stagioni in Basilicata e l’artista eseguirà dei canti
ispirati alla “terra madre”.  A questi tre artisti così diversi fra loro
abbiamo chiesto delle produzioni originali e che permettessero al pubblico di
sperimentare esperienze. Produzioni che si basano tutte sul pane, lievito
primordiale e necessario alla vita”.
La prima giornata
dell’anteprima del Festival La Terra del pane proseguirà negli ipogei
(aperti per la prima volta al pubblico) della Fondazione Sassi con la vernice
della mostra multimediale Della durezza e morbidezza del pane (alle
18:30). A cura di Antonio Rollo e Cristian Cuna, l’installazione
multimediale mette in scena alcune delle traiettorie emergenti tra i possibili
collassi dell’incontro, da un lato, di proprietà come la morbidezza e la
durezza del pane e, dall’altro di ambienti vitali come natura e tecnologia.
Utilizzando come materia creatrice il suono, la luce e il lievito, si propone
un percorso in cui si intersecano i paradigmi della Video Art con quelli della
Laser Art e della Bio Art, nell’intenzione di rimasticare qualche mollica di
quei saperi e sentimenti che sono stati dispersi, troppo velocemente, nella
complessità della società consumistica.
Il Forno di
vicinato di rione San Biagio, piccolo gioiello restaurato dalla Fondazione
Sassi, sarà aperto al pubblico alle 19:30.
La giornata si
chiuderà con le letture partecipate dedicate ai temi della terra e del pane e
la proiezione del docu-flm Pasta Nera di Alessandro Piva.
“Abbiamo costruito
il programma dell’anteprima del Festival La Terra del pane pensando a
un pubblico di tutte le età – afferma il presidente della Fondazione
Sassi, Vincenzo Santochirico – e invitandolo a scoprire il pane con i diversi
linguaggi dell’arte”.
Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap