martedì, 10 Settembre 2024

Il presidente Bardi: “Zes unica e Zes cultura, grandi opportunità”

L’obiettivo è calibrare al meglio le opportunità offerte dalla Zes unica del Mezzogiorno. Il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, ritiene che la Zona economica speciale rappresenti una grande opportunità per il Sud e per il territorio lucano. Occorre, però,...

Premio Moda Città dei Sassi, vince la stilista messinese Carmen Vulcano

Grande successo per il Premio Moda “Città dei Sassi” dove stile, eleganza, internazionalità hanno caratterizzato la tredicesima edizione del Concorso Internazionale per stilista dell’Alta Moda e Premio Eccellenze. Lo scopo del Premio Moda “Città dei Sassi” è quello di...


La Squadra Mobile, nella serata di ieri, ha arrestato un ventinovenne di origine albanese, ma residente a Matera, per inosservanza del divieto di avvicinamento alla persona offesa, cui era sottoposto dallo scorso luglio.
All’esito dell’attività investigativa della Squadra Mobile, che ne ha accertato la violazione, è intervenuto un Provvedimento di aggravamento della misura cautelare per inottemperanza alle prescrizioni emesso dal Tribunale di Matera (dott.ssa Rosa Bia), su richiesta della locale Procura della Repubblica.
L’uomo era già stato arrestato nel novembre scorso dagli Agenti della Squadra Mobile, in quanto responsabile dei reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, atti persecutori e lesioni personali aggravate, commessi nei confronti di una donna materana.
Le condotte vessatorie, ricostruite dalla Squadra Mobile a seguito della denuncia della donna, si erano realizzate nei primi mesi dell’anno in corso  durante un periodo di convivenza della coppia e si sono circostanziate in molestie, minacce, aggressioni fisiche e psicologiche. Dopo la decisione della donna di abbandonare la convivenza, l’uomo ha posto in essere comportamenti persecutori finalizzati a riprendere la relazione della quale non ne accettava la fine, provocando alla donna un grave stato di ansia e paura, infondendole timore per la sua incolumità e determinando con i suoi comportamenti il cambiamento delle abitudini di vita.

Dalle indagini  è emerso che tra i motivi che hanno spinto l’uomo a porre in essere le indicate condotte vessatorie vi era soprattutto la gelosia, dal momento che una delle aggressioni subìte dalla donna è riconducibile alla mancata comunicazione all’uomo della password per accedere al profilo “Facebook” per controllare i suoi messaggi e i suoi contatti.
L’uomo, quindi, è stato arrestato e condotto nel carcere di Matera.
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