giovedì, 9 Maggio 2024

Matera 2019 è
protagonista a Firenze della prima conferenza delle Capitali Europee della
Cultura, dedicata al tema “Unity in diversity”, in programma da 5 al 7 novembre
nella città italiana che ottenne per prima questo titolo nel 1986. Ad aprire i
lavori della prima giornata sono stati il Sindaco della città di Firenze, 
Dario Nardella, con un saluto speciale a Matera 2019, il Commissario Europeo
per la Cultura, Istruzione Gioventù e Sport Tibor Navracsics e il Ministro per
i Beni Culturali Alberto Bonisoli che ha ricordato ai presenti l’importante
sfida che Matera 2019 costituisce per tutta l’Italia, proiettata su asse
temporale che guarda fino al 2039.

Per celebrare l’unione
fra Matera e Firenze, la Fondazione Matera Basilicata 2019, rappresentata dal
Presidente Salvatore Adduce e dal Direttore Paolo Verri, ha donato
l’istallazione che l’artista Emlio Isgrò ha realizzato nel salone dei Cinquecento
di Palazzo Vecchio per l’occasione, costituita da un grande pannello in cui si
alternano parole leggibili e parole cancellate. Parole semplici, della
quotidianità – come ha spiegato lo stesso artista – scritte nella lingua franca
dell’inglese, e utilizzate dai sindaci nel dialogo con i propri cittadini. Una
vera e propria opera d’arte fatta dalle parole, per scongiurare il rischio di
vederle logorare e poi sparire nella società dell’immagine.

“Tra Matera e Firenze c’è
un forte legame, determinato dalla condivisione del titolo di Capitale Europea
della Cultura -ha sottolineato a margine dell’incontro il Presidente Adduce -.
La città toscana rappresenta la cultura per antonomasia, un vero e proprio
scrigno della nostra bella Italia. Ringrazio il sindaco di Firenze Dario
Nardella per aver colto la grande opportunità di Matera capitale europea della
cultura 2019 mettendo al centro dell’incontro con le ECoC del passato e del
futuro la nostra città e il programma culturale che stiamo mettendo in campo
per il prossimo anno”.

Nel pomeriggio di oggi,
il caso studio su Matera 2019 verrà presentato dal Direttore della Fondazione
Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, alla presenza dell’Assessore alla Cultura
del Comune di Matera, Gianpaolo D’Andrea. Un caso, quello di Matera, che si sta
imponendo in Italia e in Europa per il modello innovativo, imperniato intorno
al concetto ormai diffuso a livello internazionale di cittadino temporaneo,
modello che nel 2019 troverà quotidiane applicazioni nella città capitale europea
della cultura.

La città di Matera
riceverà domani a Firenze il premio “Giorgio La Pira”, il riconoscimento
istituito quattro anni fa dal Comune di Firenze durante la prima edizione del
summit Internazionale dei Sindaci, “Unity in Diversity”, in collaborazione
con la Fondazione Giorgio La Pira.

Il premio viene
attribuito alle città che si sono distinte per i valori di accoglienza, tutela
del patrimonio, nonché per la capacità di interagire con le loro comunità e la
comunità internazionale, principi che ispirarono la Prima Conferenza dei
Sindaci voluta dallo storico Sindaco di Firenze, Giorgio La Pira. 

Il premio verrà conferito
il 7 novembre alle ore 11, nella sessione di chiusura della conferenza delle
Capitali europee della cultura in corso di svolgimento nel capoluogo toscano.
Nel Salone dei Cinquecento del Palazzo Vecchio di Firenze, sono presenti i
rappresentanti di 45 città che dal 1985 si sono fregiate del titolo di Capitale
europea della cultura. Alla conferenza partecipa anche Matera che tra meno di
70 giorni si unirà al club di questi importanti centri d’Europa.

Il confronto tra le
esperienze dei diversi Comuni, porterà alla redazione della “Carta di Firenze”
sul ruolo delle città nell’integrazione europea e nella coesione sociale. Il
documento ribadirà “l’importanza della cultura come strumento indispensabile di
dialogo, crescita, identità e coesione, base dello sviluppo sociale, economico
e politico dell’Unione Europea”.

Il vertice, iniziato nel
pomeriggio di ieri, proseguirà fino a domani con l’evento conclusivo
dell’assegnazione del Premio La Pira. A ritirarlo per il Comune di Matera, sarà
l’assessore alla Cultura, Giampaolo D’Andrea.
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