martedì, 30 Aprile 2024

Debutta il progetto “I Cammini – Tracce di religiosità
nelle diocesi della Basilicata”. Martedì 16 ottobre alle 18,30 nella Cattedrale
di Matera farà i primi passi il progetto di Matera Capitale Europea della
Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione
Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata
2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio
Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana. “I
Cammini” è il contributo concreto della Chiesa di Matera-Irsina al percorso
della città dei Sassi che il prossimo anno sarà la Capitale Europea della
Cultura.

Interverranno, oltre all’arcivescovo di Matera-Irsina
mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, il Presidente dell’Associazione Parco Culturale
Ecclesiale “Terre di Luce” Lindo Monaco,  Gianpaolo D’Andrea, assessore alla Cultura del
Comune di Matera e Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera
Basilicata 2019. L’attore e regista Lello Chiacchio interpreterà “L’uomo che
poneva domande” mentre Padre Ermes Ronchi interverrà su “La bellezza nutrimento
dell’anima”, con il contributo musicale dell’Ensemble “Kroma” diretto dal
Maestro Gianluigi Borrelli.

“I Cammini” coinvolgerà nell’arco di 18 mesi le 6
diocesi della Basilicata in un programma di oltre 100 iniziative progettate
secondo 8 percorsi tematici. In particolare, fino alla prima metà del 2020, è
stata ipotizzata una prima serie di “cammini” che da un lato consentiranno di
operare una “mappatura” di luoghi, siti e “patrimoni” della cultura e della
pietà popolare (come le cattedrali o le feste tradizionali), dall’altro coglieranno
alcune opportunità favorevoli (come il raduno delle Confraternite) e da un altro
ancora insemineranno una metodologia di presenza e di animazione del
territorio.

Il primo appuntamento importante, previsto all’interno
del “Cammino delle Cattedrali”, si terrà sabato 20 ottobre alle 19,30 nella Cattedrale
di Matera, dove la Fondazione Orchestra Lucana, diretta dal Maestro Vincenzo
Perrone, eseguirà con i Cori Riuniti il concerto “Nigra sum sed formosa”.

Si tratta di un Oratorio Mariano in otto quadri per
voce recitante, coro misto ottoni e timpani fuori campo, Orchestra con testi
dalla Liturgia e Musica di Damiano D’Ambrosio, Giuseppe Ranoia voce recitante),
Juvenes Cantores (Maestro del Coro Luigi Leo), Cantori Materani (Maestro del
Coro Alessandra Barbaro), Polifonica Rosa Ponselle (Maestro del Coro Giuseppe
Ciaramella), Coro Civico LaterChorus (Maestro del Coro Vincenzo Perrone),
Ilenia Rosa Stigliano (fisarmonica) e la Fondazione Orchestra Lucana (Direttore
Vincenzo Perrone).

“Nigra sum sed formosa” è una produzione Fondazione
Orchestra Lucana realizzata in prima assoluta il 10 dicembre 2016 e qui
riproposta per la visita della Madonna di Viggiano, con una parte di
fisarmonica sapientemente aggiunta dal Maestro Damiano D’Ambrosio, in occasione
del Fadiesis Accordion Festival.

 
Padre Ermes Ronchi, frate dell’Ordine dei Servi di
Santa Maria, è nato nel 1947 a Racchiuso di Attimis in Friuli (UD). Ha compiuto
gli studi filosofici e teologici a Roma presso la Pontificia facoltà teologica
Marianum; inoltre a Parigi, all’Institut Catholique e alla Sorbona, ha
approfondito le scienze religiose e antropologiche cimentandosi in una ricerca
sul monachesimo primitivo. Docente al Marianum, è autore di testi vari.
Collabora con diversi giornali e riviste e cura il commento al Vangelo della
domenica per la trasmissione televisiva “A sua immagine” su Rai Uno.
Gianluigi Borrelli ha diretto prestigiose iniziative
in Italia e all’estero (Bulgaria) del repertorio barocco, sinfonico, operistico
con conseguenti riconoscimenti da illustri solisti e direttori, nonché l’esecuzione
in ambito operistico presso il Teatro Mancinelli di Orvieto de “La Cavalleria
Rusticana” di P. Mascagni, “Le Nozze di Figaro” W. A. Mozart, “Il Maestro di
Cappella” di D. Cimarosa. Dal 1998 ad oggi è direttore del coro polifonico
“Cantate Domino” della Chiesa S. Paolo Apostolo di Crotone (di cui è anche
organista). Nel 2006 ha ricevuto l’importante riconoscimento “Vratza Awards”
per aver composto l’inno sinfonico della città di Vratza (Bulgaria) e per aver
contribuito al progresso della cultura nazionale. È stato direttore ospite dal
2010 al 2012 della Orchestra Filarmonica di Vratza.
Damiano D’Ambrosio è un compositore nato a
Montescaglioso (MT). Ha insegnato Composizione in diversi Conservatori di
Musica, tra cui il “Rossini” di Pesaro e il “Cherubini” di Firenze. Ha studiato
con Raffaele Gervasio, diplomandosi in Composizione, Musica Corale, Direzione
di Coro e Strumentazione per Banda. Ha lavorato anche per il teatro ed è
autore di numerose partiture orchestrali, cameristiche e corali. Ha inciso per
l’etichetta Fabbrica della Pace Nobile i CD: “Sono vita senza confini, Canti
del Buddha”, “Serenata per la cucina italiana” e “Il Canto dei Sassi, cartoline
sinfoniche da Matera”. Per la nuova etichetta FareLive ha realizzato una libera
rielaborazione polifonica dei canti popolari del territorio materano dal titolo
Sassincanto e i CD Partita barocca, musica da camera a Palazzo Lanfranchi e
Seirenes, quest’ultimo per la mostra di dipinti di Claudio Bonichi “La
donna pesce”.  L’Oratorio sacro
“Nigra sum sed formosa”, firmato dal Maestro D’Ambrosio, è stato eseguito per
la prima volta a Matera il 10 dicembre 2016.
Nigra sum sed formosa, dalle parole del Maestro
Damiano D’Ambrosio “è un Oratorio che si distacca dalla forma tradizionale,
scenica e drammatica, per diventare un ciclo di affreschi a soggetto mariano,
una serie di pannelli sonori ispirati spesso a dipinti e sculture celebri, che
raccontano, sulla base di testi biblici e liturgici, il percorso esistenziale
della vita di Maria. Al centro del ciclo si pone il Magnificat, canto di lode e
gratitudine della Vergine per essere stata scelta nella sua umiltà al
servizio della Redenzione dell’Umanità. Ho preferito colori orchestrali tenui,
non aggressivi e drammatici ma sereni e luminosi, che si conciliassero con la
preghiera e la meditazione su temi che non possono non interrogarci tutti, in
ogni luogo e tempo, come la speranza, l’annuncio, la meraviglia di scoprirsi al
centro di un disegno avvincente e salvifico, la nascita, la sofferenza, la
morte e il passaggio ad altre forme di vita.”
Vincenzo Perrone è clarinettista, compositore,
arrangiatore, direttore di coro, direttore d’orchestra. Perrone si è esibito in
Svizzera, Austria, Slovenia, Repubblica Ceca, Germania, Spagna, Israele, Regno
Unito, Stati Uniti per importanti istituzioni musicali. Oltre alla sua intensa
carriera di strumentista (in orchestra: Sinfonica della Rai di Torino,
Philharmonia Mediterranea, Ico Bari, O.G.I.) in molte formazioni da camera
solista (più volte nel Concerto kv 622 di Mozart con Bellugi, Faja, Marrone,
Ciampa) e didatta ha diretto numerose compagini orchestrali, nazionali ed
estere, Cori e Solisti, eseguendo nuove partiture in prima esecuzione assoluta,
tra queste “Nigra Sum Sed Formosa”. È stato solista, compositore, arrangiatore
e direttore d’orchestra nelle trasmissioni televisive prodotte e trasmesse da
RaiUno.
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