giovedì, 28 Marzo 2024

Colobraro, 69enne arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno arrestato 69enne di Colobraro, che dovrà espiare un residuo pena di anni 8, mesi 6 e giorni 26 di reclusione a seguito di condanna esecutiva alla pena di anni 9 e mesi 1 di reclusione per un...

Foto Giuseppe Di Maio
E’ partita ieri dalla Fortezza Aragonese di Le Castella la “Trenodia” di Mariangela e Vinicio Capossela, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 & Sponzfest Sottaterra 2019, un corteo itinerante come forma d’arte che attraverserà in dieci giorni Calabria, Campania e Basilicata.
Il primo fuoco, dal titolo “L’opificio del nero”, performance di tintura dei tessuti, lamentazioni musicali e orazioni civili, è stato preceduto da un incontro nella sala consiliare di Isola Capo Rizzuto, per celebrare la proclamazione del Comune calabrese a Capitale europea della cultura per un giorno. Una sperimentazione voluta dal Ministero dei beni culturali per trasferire fuori dai confini lucani un’esperienza originale di Matera 2019 fatta in Basilicata.
All’incontro sono intervenuti Domenico Mannino commissario straordinario prefettizio, Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, Vescovo di Matera, l’architetto Rossana Baccari direttore di Le Castella, Polo museale della Calabria.
E’ stato il “pianto greco” di Eleonora Petrulli, venuta dal mare alla riva della Fortezza, ad avviare il rituale comunitario. A guidare il corteo funebre dei cittadini sono stati i tintori, che si sono messi subito al lavoro per colorare di nero le lenzuola, appese alle mura del castello in segno di lutto. Dal Torrione, la voce di Anna Maria Civico, in siciliano, ha accompagnato l’antico gesto con un’altra lamentazione funebre. A seguire le note del violoncello di Mario Brunello, il fondatore e direttore dell’Orchestra d’archi italiana, un musicista classico vincitore del Premio Čajkovskij che non ha paura di misurarsi con il jazz e di contaminarsi con il contemporaneo. 
Il progetto dei fratelli Capossela è nel segno della multimedialità e quindi alle lamentazioni musicali si sono accompagnate le orazioni civili, come in ogni cerimonia funebre che si rispetti: la polifonia per quattro voci narranti del Teatro della Marruca di Crotone e l’orazione in grecanico di Mimmo Catanzariti, dell’Associazione Jalo Tu via. Gran finale con parole e canto di Vinicio Capossela sulle note magiche di Mario Brunello.

“Raramente un luogo mi ha emozionato così tanto –  ha sottolineato Mariangela Capossela -. Intorno a Le Castella –  si è andata addensando progressivamente la bellezza, umana, della natura e della storia. Per alcuni mesi le energie sono confluite verso quella penisola; erano energie di persone comuni, persone con cariche e responsabilità, persone amanti del teatro e dell’arte, persone che per amore della Calabria si sono rese disponibili giorno e notte. Tutti insieme siamo riusciti ad unire la terra al mare, nel senso più largo dell’espressione. La nostra discesa nel nero è stata delle più intense e vivificanti, un bagno nella bellezza come bene comune da salvaguardare”.
“Trenodia” si propone di trasformare la lamentela in pianto rituale, il piagnisteo in altisonante lamentazione collettiva, in forma creatrice e aggregatrice per, come dice Ernesto De Martino, potersi rialzare e tornare ai doveri della vita. Sarà un pianto per la comunità. Un pianto rituale collettivo, sonoro, rigenerante. Un corteo come forma d’arte composto da centinaia di prefiche senza limitazioni di genere, che darà vita ad una lamentazione funebre. Per elaborare il momento di crisi che stiamo attraversando, occorre sviluppare delle arcaiche forme di pianto, inscenando concretamente il lutto della nostra epoca.
Il prossimo appuntamento del progetto “Trenodia” sarà nell’Alta Irpinia, in occasione dello Sponz Fest. Tre le tappe, cinque le celebrazioni con la partecipazione di artisti e di cittadini: a Calitri domani ,20 agosto, e poi sabato 24 e domenica 25 agosto; a Cairano mercoledì 21 e a Lacedonia venerdì 23. Gli appuntamenti lucani si terranno invece martedì 27 a Tricarico, la città di Rocco Scotellaro e di Antonio Infantino (con le orazioni civili di Pietro Laureano e di Vinicio Capossela) e giovedì 29 a Matera dove al corteo funebre del pomeriggio farà seguito il concerto finale di Vinicio Capossela (Cava del Sole, ore 21).
Al concerto si accede con Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione, che potrà essere effettuata a partire dalle ore 15:00 di domani 20 agosto, attraverso il sito www.materaevents.it o presso gli InfoPoint di Matera 2019. Per raggiungere la Cava del Sole sarà attivato il servizio navetta. Maggiori informazioni al seguente link https://www.materaevents.it/events/view/musica/3782/vinicio_capossela_concerto_al_nero  
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