sabato, 18 Maggio 2024

La Brigata della
Guardia di Finanza di Maratea, nell’ambito delle attività finalizzate alla
lotta all’evasione fiscale e del sommerso d’azienda e da lavoro ha individuato
un soggetto economico operante nel settore alberghiero che ha nascosto al fisco
oltre cinquecentomila euro di ricavi avvalendosi di manodopera in nero.
Il soggetto è
stato individuato attraverso l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo che
ha consentito una mirata attività di controllo scaturita da significativi elementi
di pericolosità fiscale, individuati sulla base d’intelligence, dell’analisi di
rischio, del controllo economico del territorio.
In particolare, il
contribuente, sottoposto a verifica, esercente apparentemente l’attività di
Bed&Breakfast, in realtà forniva accoglienza turistica di alto livello.
Un fenomeno ormai
noto che ha investito anche la città di Maratea dove, negli ultimi due anni,
sono proliferate le strutture ricettive extra-alberghiere che, grazie ad un
regime fiscale particolarmente favorevole, sono in grado di offrire servizi
turistici di livello elevato, tipici di un albergo. Nel caso in esame si è trattato
di una struttura in grado di ospitare contemporaneamente fino a 50 persone
attraverso l’utilizzo di 10 camere, un attico, due ville, fornite di piscina e solarium.
Nulla a che vedere con il carattere esclusivamente familiare imposto dalla
Legge Regionale nr. 8/2008, secondo la quale il numero massimo di stanze da
destinare all’attività ricettiva è di 6 camere per un totale di nr. 12 posti letto.
Conseguentemente, gli accertamenti effettuati dalle fiamme gialle hanno condotto
all’emersione di oltre 500.000,00 euro di incassi sottratti a tassazione tra il
2013 ed il 2017 con la riqualificazione dell’attività esercitata da non imprenditoriale
a commerciale. Il soggetto, risultato essere evasore totale, ha inoltre evaso
anche 50.000,00 di Iva ed ha impiegato, nel corso degli anni, 10 dipendenti
senza provvedere alla contestuale regolarizzazione ai fini della normativa sul
lavoro e quindi in nero. Per tale ultima ipotesi, sono state applicate sanzioni
amministrative pari, nel massimo, ad euro 189.000,00. Altre violazioni di
carattere amministrativo sono state comunicate all’Autorità di PS.
L’attività denota
la costante attenzione posta dalla Guardia di Finanza nel contrasto dell’evasione
fiscale e degli effetti distorsivi in termini di libera concorrenza ed equità
fiscale che si determinano a causa dell’evasione e dell’elusione fiscale.
 
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