venerdì, 19 Aprile 2024

 
 
Il WWF Italia è presente al Jova Beach Party, che a
Policoro farà tappa il 13 agosto, per sensibilizzare le migliaia di persone
che parteciperanno ai concerti e l’opinione pubblica sull’emergenza
dell’inquinamento da plastica in natura e per promuovere l’adozione di stili
di vita sostenibile. Piccoli gesti che, se adottati da un grande numero di
persone, possono davvero fare la differenza riducendo il nostro “peso” sulla
natura. La decisione di partecipare all’iniziativa ha due ragioni
fondamentali. La prima è la necessità di raggiungere il maggior numero di
persone possibile nel più breve tempo possibile. Infatti, quello che comincia
a scarseggiare (nel 2050 nei nostri mari rischiamo di avere più plastica che
pesce) è proprio il tempo: bisogna quindi agire subito. La seconda è la
scelta di legare momenti di gioia e di divertimento (proprio come i concerti
di Lorenzo) per promuovere contenuti sulla sostenibilità.
Il Jova Beach Party è una grande occasione per
raggiungere un gran numero di cittadini da informare e sensibilizzare sullo
stato degli oceani oltre che sui comportamenti che ci permettono di
“alleggerire” il peso dei nostri stili di vita sui nostri mari e sulle nostre
spiagge.
Donatella Bianchi, presidente WWF Italia: “Ora
o mai più! Il count down per sconfiggere il più subdolo e invasivo nemico del
mare è cominciato. La plastica è ovunque oramai, in tutti i mari e oceani del
mondo e li sta soffocando. Un’emergenza che appare in tutta la sua
drammaticità a chiunque vada per mare, chiunque si fermi in una spiaggia! Le
parole chiave del Jova Beach Party sono divertimento e gioia ma anche
responsabilità e consapevolezza dei nostri gesti. Perché sono proprio i
nostri gesti che possono cambiare il mondo, cominciando dal quotidiano. Siamo
sicuri che Lorenzo, i suoi ospiti, i suoi fan e di tutti coloro che vivranno
il Jova Beach Party saranno uno straordinario amplificatore nei confronti per
orientare consumi, mobilitare istituzioni, imprese e cittadini: Now or Never”.
Per affrontare l’emergenza prodotta
dall’inquinamento da plastica il WWF sta agendo in più direzioni:
Sulle istituzioni per accelerare i tempi
dell’adozione della direttiva europea sulla plastica monouso ormai
definitivamente approvata
A livello internazionale con una petizione per un accordo globale 
La pulizia delle spiagge attraverso i volontari del Tour Plastic Free sulle spiagge
La pulizia dei fondali attraverso WWF SUB
La sensibilizzazione dei cittadini per l’adozione di stili
di vita più sostenibili
LA PORTATA DELL’EMERGENZA IN ITALIA. Ogni anno
vengono disperse nei mari italiani 53 mila tonnellate di rifiuti plastici. Il
4% viene trasportato dai fiumi, di cui il 3% viene dal Po che, con le sue
1350 tonnellate di rifiuti plastici l’anno trasportate in mare, rappresenta
la decima maggiore fonte di inquinamento del Mediterraneo. L’1% (pari a 600
tonnellate l’anno), invece, viene riversato dal Tevere.
Il 18% (9.500 ton l’anno) proviene dalla pesca,
acquacultura e navigazione. Il 78% (41.400 ton l’anno) dell’inquinamento da
plastica proviene dalle attività costiere e dipende dalla gestione inefficace
dei rifiuti, da intensi flussi turistici e da attività ricreative. Le città
costiere italiane che producono più rifiuti sono Catania, Venezia, Bari,
Roma, Palermo e Napoli.
Che fine fanno questi rifiuti? Dopo la dispersione
il 65% della plastica rimane sulla superficie per 1 anno e viaggia, spinta da
venti e correnti per circa 10 anni. L’80% di questa plastica terminerà il
proprio viaggio finendo sulle cose. Il 24% (12.600 ton) della plastica
dispersa dall’Italia nel Mediterraneo ritorna sulle nostre coste entro 1
anno; a questa si aggiunge un ulteriore 2% che arriva da altri paesi. L’11%
della plastica si deposita sui fondali marini che sono quasi impossibili da
ripulire.
Nel 2017, 28 milioni di turisti hanno visitato le
località costiere italiane, il 60% delle presenze registrate nel Paese (pari
a 50 milioni). Il turismo costiero genera il 12% del PIL nazionale annuale
del turismo, crea 200.000 posti di lavoro nei settori dei trasporti,
pernottamenti. L’inquinamento da plastica può compromettere l’afflusso
turistico, soprattutto nelle zone marittime: ogni anno a causa della presenza
di plastica il settore turistico perde 30 milioni di euro. In generale, La
“blue economy” italiana, la terza più grande in Europa, perde circa 67 mln di
euro l’anno a causa dell’inquinamento da turismo plastica.
GLI HOT SPOT ITALIANI. Una delle aree costiere
maggiormente colpite dall’inquinamento da plastica è proprio quella adriatica
da cui parte il Jova Beach Party. Questi le aree maggiormente colpite
dall’inquinamento da plastica: DELTA DEL PO E VENEZIA (1.884 tonnellate ogni
anno di rifiuti plastici sulle coste; 18,2 chilogrammi al giorno di rifiuti
plastici per chilometro). SICILIA (1.409 tonnellate ogni anno di rifiuti
plastici sulle coste; 9,6 chilogrammi al giorno di rifiuti plastici per
chilometro). CAMPANIA (838 tonnellate ogni anno di rifiuti plastici sulle
coste; 12,5 chilogrammi al giorno di rifiuti plastici per chilometro) MARCHE (821
tonnellate ogni anno rifiuti plastici sulle coste; 8,2 chilogrammi al giorno
rifiuti plastici per chilometro).
IL WWF SUMMER PLASTIC QUIZ. Proprio per il Jova
Beach Party il WWF ha realizzato un questionario che verrà proposto dai
volontari del Panda ai visitatori del villaggio. Il WWF SUMMER PLASTIC QUIZ si compone di 15 domande (di cui
2 sono introduttive), ha la forma di un gioco con tanto di punteggio finale
ha lo scopo di comprendere quanto chi partecipa all’iniziativa sia informato
sull’emergenza dell’inquinamento da plastica in natura ed al tempo stesso di
trasferire alcune informazioni fondamentali sul livello dell’emergenza. Si
può trovare il SUMMER PLASTIC QUIZ che può essere fatto da chiunque anche al
di fuori del villaggio a questo indirizzo web. Qui è possibile scaricare il video dell’esperienza del WWF Summer Plastic
Quiz.
 
L’AREA WWF NEL VILLAGGIO. All’interno del villaggio
del Jova Beach Party sarà presente uno spazio WWF che lo scopo di
sensibilizzare il pubblico sul valore della biodiversità marina e costiera e
per promuovere la Campagna WWF Natura #PlasticFree. Nello spazio WWF che sarà
gestito dai volontari dell’associazione sarà presente un allestimento di
pannelli fotografici sul tema del Mediterraneo con foto d’autore (Alberto
Luca Recchi) che ha lo scopo di attrarre il pubblico sulla bellezza delle
specie più iconiche, le minacce principali che stanno minando la biodiversità
marina e sulle attività di WWF a sostegno e tutela del Mediterraneo.
 
 
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