martedì, 23 Aprile 2024

Riceviamo e pubblichiamo dal dott. Erasmo Bitetti una breve nota per illustrare le ragioni per le quali  l’app Immuni sembra non funzionare. Il problema non è legato  allo  scarso numero degli utilizzatori quanto ai passaggi formali per attivarne le notifiche.

Basterebbe chiedere al cittadino, al momento di scaricare l’app e senza ulteriori adempimenti, il consenso all’attivazione delle notifiche da parte dell’operatore di sanità pubblica: questi infatti può rilevare  sul portale Covid i pazienti positivi  il cui numero di cellulare risulti registrato sull’app Immuni. 

“Nel diluvio di numeri che tutti i giorni ci piovono addosso rischiano di passare inosservate le informazioni indispensabili per il tracciamento dei contatti dei pazienti positivi, un’attività fondamentale per il contenimento della pandemia insieme alle altre due che iniziano con la T (Testare e Trattare precocemente).

L’app Immuni è stata scaricata in Italia da poco meno del 20% della popolazione, in Basilicata da circa 105.000 cittadini, con una media di poco superiore a quella nazionale (21,2% – https://www.immuni.italia.it/dashboard.html).

Con un numero crescente di pazienti positivi nella nostra regione può apparire strano che le notifiche di Immuni si contino sulle dita di una mano.

Per comprenderne le ragioni occorre rivedere i passi necessari perché l’app, una volta installata, diventi operativa.

Se una persona risultasse positiva al tampone e volesse informare i suoi contatti, anche quelli non conosciuti, dovrà aprire l’App immuni, ottenere il codice monouso e trasmetterlo al responsabile dell’ufficio di sanità pubblica che provvederà poi ad inserirlo nella piattaforma per l’effettiva attivazione delle notifiche.

Per ottenere il codice monouso occorre andare nella sezione Impostazioni, passaggio non del tutto intuitivo, e poi cliccare alla voce Segnala positività.

Se ci si limitasse a far comparire a video la sequenza di caratteri generata dalla app presumendo che basti questo per attivare le notifiche il processo si interromperebbe definitivamente.

L’operatore di sanità pubblica dovrebbe a sua volta chiedere ad ogni paziente risultato positivo al tampone ed informato telefonicamente se ha scaricato l’app Immuni allo scopo di attivarne le notifiche: i nostri pazienti negano che questa domanda sia stata loro posta. Eppure il sistema informatico regionale segnala con l’etichetta OPT i pazienti il cui numero di cellulare sia stato registrato sul portale Immuni!

Se anche i passaggi precedenti fossero stati eseguiti correttamente c’è un altro ostacolo al pieno funzionamento dell’app: il paziente dovrà “confermare” la volontà di attivare Immuni rispondendo ad una notifica sul telefonino, sempre che le notifiche siano attive!

Non diamo la colpa ad Immuni quindi se la burocrazia ha infettato anche le procedure informatiche impedendo loro di funzionare”.

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