sabato, 20 Aprile 2024

Ha sempre la battuta
pronta e riesce, ogni sera d’estate, a strappare sorrisi agli ospiti dei
villaggi turistici con le sue battute irresistibili. Professionale, cordiale, affabile anche
dietro le quinte, Jerry Di Martino ha una storia inconsueta alle spalle: è
infatti uno dei primi casi di artista con un curriculum di tutto rispetto
passato all’animazione turistica.
45enne napoletano, ha
lavorato per anni accanto ad attori e registi noti nel panorama nazionale – C.
Croccolo, C.  Insegno, L. Galassi, A.
Roncato solo per citarne alcuni. Nel 2002 è stato conduttore e comico nella
trasmissione campana Telegaribaldi con L. D’Angiò. L’anno successivo ha fondato
il trio Trepperuno con il quale ha vinto il Festival Adriatica Cabaret. Non
solo, ha partecipato al Laboratorio Zelig Milano, “Faccia da comico” al Piccolo
Jovinelli con Serena Dandini, “Bravograzie” su Rai Due, “I Caruso” su Happy Channel
della piattaforma Sky, “Bulldozer” su Rai Due, Cominciamo Bene su Rai Tre,
Notte Mediterranea su Rai Due, “Zelig Off” su Canale 5, “La Nuova Squadra” su Rai
Tre e “Verdetto Finale” su Rai Uno. Nel 2008, la scelta di abbandonare i
riflettori delle telecamere per quelli dei palchi dei villaggi turistici. Dalla
sua esperienza ha scritto anche un libro, Aneddoti di un Capovillaggio (Jolly
Animation), una sorta di compendio sulle domande più bizzarre, a volte inconsapevolmente
comiche, che vengono rivolte dagli ospiti delle strutture ricettive. Gli
animatori, secondo Jerry, sono un po’ degli angeli custodi, punti di
riferimento per tutta la vacanza: con loro, la gente si diverte e crea anche un
rapporto particolare – si confida, si confronta, a volte cerca conferme. Così,
estremizzando un po’ i tanti dialoghi avuti nel corso degli anni, Jerry ha
raccolto “perle” di comicità.
Tipo: “Jerry, potresti
confermare a mia figlia Priscilla, la quale stamattina a colazione ha mangiato
quattro cornetti, due ciotole di cereali, tre fette di crostata ai mirtilli,
una pesca sciroppata e due toast che non può tuffarsi in priscina prima di un
paio d’ore?
No cara, non ti puoi
tuffare prima di un mese”.
Quella di Jerry è anche
un’analisi sociologica, sempre sul filo dell’ironia: “Un’intera scala sociale
che, però si appiattisce davanti al costume da bagno e le infradito! Infatti,
quello che mi fa venire i brividi è osservare la simpatica regressione mentale
che questi hanno nel momento in cu mettono piede nel villaggio turistico per
trascorrere le proprie vacanze. L’ospite, all’arrivo nella struttura turistica,
mi ricorda il primo astronauta sbarcato sulla luna: si guarda intorno sorpreso
di ogni cosa”.
Aneddoti di un
Capovillaggio
contiene anche un simpatico tributo al Mago Ciro: una lettura
leggera e ironica, in linea con l’autore, uno showman “prestato” all’animazione
dei villaggi turistici.

Rossella Montemurro
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