mercoledì, 8 Maggio 2024

Riceviamo
e pubblichiamo dal professo Nicola Incampo, Responsabile della Pastorale
scolastica e dell’IRC della Conferenza Episcopale di Basilicata

“Giovedì
14 febbraio inizia la Quaresima.

Ma
che cosà è la Quaresima?

Quaresima
è la traslitterazione della parola latina quadragesima che significa quaranta.
In effetti dal mercoledì delle Ceneri fino al giovedì santo, inizio del triduo
sacro, sono quaranta giorni.  La
quaresima non è che la preparazione alla celebrazione della Pasqua.  Due sono gli aspetti più caratteristici di
questo periodo: la dimensione penitenziale e la chiara ispirazione battesimale
della scelta delle letture bibliche. Inizia tutto con il mercoledì delle Ceneri
e l’austero rito della imposizione delle Ceneri. Secondo una vecchia tradizione
le ceneri risultano dal fuoco delle palme della domenica delle palme
conservate. Le parole che l’accompagnano sono gravi: “ricordati che sei
polvere… convertitevi e credete al vangelo”. I fedeli che ricevono le ceneri
diventano così Penitenti: la gloria di questo mondo è fatua. Solo in Dio
troviamo la vita vera. L’intenzione è quella di ricostruire la vita sul
Vangelo. Durante le settimane il cammino tracciato dalla liturgia è quello di
scoprire il male che si annida nella nostra vita e liberarcene. La prima
domenica è la domenica delle tentazioni. Viviamo in un’atmosfera inquinata dal
maligno, il fascino del male è subdolo ed esercita su tutti noi una forte
attrazione. Bisogna resistere. E Cristo ci dà l’esempio e la forze per vincere
le forze del male.  La seconda domenica è
la domenica della trasfigurazione. Cristo che davanti ai suoi discepoli si
manifesta nella gloria che sarà sua dopo la resurrezione conforta i suoi
sconsolati dall’annuncio della sua passione e morte. La terza domenica è la
domenica in cui Gesù si presenta come l’inizio di una nuova vita: Gesù vuole
aiutare l’uomo a vivere di fede. Il vangelo di Giovanni ci ricorda che il segno
dell’amore di Dio non è più il tempio, ma la Persona di Gesù Cristo crocifisso,
che va accolta nella fede. Nella quarta domenica di quaresima la liturgia ci
offre un brano del dialogo notturno tra Gesù e Nicodemo. Dio ha tanto amato il
mondo che ha mandato suo Figlio, non per condannarlo ma per salvarlo. “Non
esiste un amore più grande di questo. Dare la vita per i suoi amici”. Il
percorso quaresimale di questo anno si conclude con la quinta domenica in cui
Gesù dà il senso pieno e profondo del suo morire: “se il chicco di grano caduto
in terra, non muore, resta solo, se invece muore produce molto frutto. Chi ama
la sua vita la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà per
la vita eterna”.

Il
cammino penitenziale della quaresima sfocia nella gioia della Pasqua di
risurrezione. Colui che era morto ora vivo trionfa. Solo nel cammino di
obbedienza al Padre che Gesù ha tracciato si trova la fonte della vita vera”.
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