sabato, 27 Luglio 2024

“Esprimo grande rammarico per le decisioni adottate dalla società editrice della Gazzetta del Mezzogiorno, Edime, con le quali si è disposta la chiusura della storica redazione giornalistica lucana. Viene meno un fondamentale presidio dell’informazione pubblica che toglie alle lettrici e ai lettori lucani la possibilità di scegliere lo strumento attraverso cui formare la propria visione critica della società contemporanea. L’assenza di una voce importante per il nostro territorio determinerà un impoverimento culturale, influendo negativamente sulla vivacità del dibattito pubblico. Pur consapevole dell’evoluzione che il settore dell’informazione sta attraversando e delle trasformazioni che il panorama della comunicazione sta vivendo, il mio auspicio è che l’azienda possa rivedere le sue decisioni e accettare questa come una sfida verso i nuovi approcci del mercato editoriale. Alle giornaliste e ai giornalisti della redazione lucana della Gazzetta del Mezzogiorno rivolgo la mia solidarietà e il mio sostegno, augurando loro di tornare presto a raccontarci la nostra terra”.

Lo dichiara il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.  

Anche il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, esprime solidarietà ai giornalisti lucani della Gazzetta del Mezzogiorno, dopo la decisione della proprietà di chiudere tutte le redazioni periferiche, comprese quelle di Basilicata, collocando decine di dipendenti in Cassa integrazione a zero ore. «Una decisione per nulla condivisibile, né giustificabile -rimarca Bennardi- sia per la gravissima perdita di posti di lavoro, che per la mortificazione di una voce autorevole dell’informazione in Basilicata. Notizie e opinioni si nutrono di pluralismo e capillarità sul territorio, quindi se si spegne una redazione si crea un inquietante cono d’ombra a scapito di tutti, cittadini e istituzioni. I giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno hanno garantito per decenni questo spazio di democrazia, con spirito di sacrificio e dedizione -prosegue Bennardi- non trovo giusto ridimensionare così pesantemente un presidio di democrazia. Auspico un celere ravvedimento degli editori, affinché si possano trovare soluzioni alternative al taglio orizzontale di posti di lavoro e redazioni -conclude il sindaco di Matera- per salvaguardare professionalità ormai storiche e consolidate in Basilicata, oltre che i lettori lucani seppur diminuiti in questi anni anche a causa della pandemia».

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