venerdì, 19 Aprile 2024

Testimonianze storiche, artistiche e letterarie ci raccontano di quanto e di come il pane di Matera – un alimento che ha avuto un “peso” nella scelta della città lucana come capitale europea della cultura nel 2019 – sia stato ed è divenuto nel tempo l’espressione concreta e semplice della civiltà contadina, fino a diventarne storica tradizione e visione di futuro e mercato.
    Perché il pane è qualcosa di più di un semplice impasto di acqua e farina: definisce l’uomo come parte di una data comunità, combinando grammi e quantità in codici e fattori di armonie ambientali e culturali, che dopo ritroviamo e riconosciamo nel suo sapore.
    Proprio per trasmettere anche questo messaggio “metafisico” ma principalmente emozionale – e siamo al “ruolo” del pane di Matera per la designazione della capitale della cultura – i cinque Commissari Europei venuti in visita a Matera nell’ottobre del 2014 per esaminare il dossier della candidatura a Capitale della Cultura, dopo aver visitato i Sassi (dal Barisano al Sasso Caveoso), sono stati coinvolti nella preparazione del pane, partendo proprio dal suo impasto, in un antico forno della città. E poi, uno per famiglia, sono stati ospiti in cinque case dove sono stati preparati pranzi a base di piatti tipici tradizionali. Questi due fatti – è opinione diffusa – furono determinanti per far cadere su Matera la scelta della capitale europea della cultura per il 2019. (ANSA).
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