sabato, 27 Aprile 2024

La divisione tra sciiti e sunniti spiegata dal prof. Incampo

In questi giorni di “guerra” in Medioriente sentiamo parlare di sunniti e sciiti. Vediamo di capirci qualcosa. Per prima cosa chiariamo che gli “Sciiti” sono i sostenitori di ‘Ali ibn Abi Talib, cugino del Profeta e marito di sua figlia Fatima e quindi della sua...

L’Italia dei piccoli
paesi si sta svuotando, l’emigrazione ha raggiunto i livelli della metà
del secolo scorso. Eppure, a fronte delle persone che vanno via, c’è gente
che torna e sviluppa nuove soluzioni, progetti di ritorno nelle aree
fragili del nostro Paese. Il documentario “Vado Verso Dove
Vengo”, storie di partenze e ritorni nell’Italia dei margini, mette
al centro della sua narrazione il complesso rapporto tra le storie di vita
di coloro che emigrano e le storie di coloro che restano, due avventure
complementari su cui riflettere più attentamente per trovare un
nuovo destino delle aree interne italiane.
Presentato in
anteprima mondiale al “Bifest – Festival Del Cinema Internazionale”
di Bari, il documentario è stato diretto dalla regia di Nicola Ragone, già
vincitore del nastro d’argento 2015 con il cortometraggio
“Sonderkommando”, e scritto da Luigi Vitelli, lo stesso Ragone e
lo scrittore antropologo Vito Teti come consulente. Il documentario
vede la partecipazione del poeta/paesologo Franco Arminio, del coordinatore
della Strategia Nazionale delle aree interne Filippo Tantillo, della sociologa
rurale Rita Salvatore, del poeta/performer John Giorno, della giornalista e
autrice Helene Stapinski, della scrittrice e organizzatrice del “Festival
della letteratura italiana di Londra” Claudia Durastanti, del coreografo
di danza contemporanea Francesco Scavetta, dell’operatrice turistica de
“Il Volo dell’Angelo” Antonella Amico, dell’architetto e responsabile
del progetto “Wonder Grottole” Andrea Paoletti e del maestro del
“Bibliomotocarro” Antonio Lacava.

Dopo l’anteprima nella programmazione ufficiale del Bifest 2019, il
documentario verrà proiettato il 4 e il 5 maggio a Matera,
al cinema Il Piccolo, con due spettacoli alle 19 e alle 21 (ingresso
con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione), per poi iniziare il suo
tour nei festival cinematografici internazionali. 

La pellicola è parte del progetto di Matera Capitale Europea della cultura
2019 “Storylines – The Lucanian Ways”, co-prodotto
dall’associazione Youth Europe Service, dalla Fondazione
Matera-Basilicata 2019, co-finanziato dalla Lucana Film Commission e
con il sostegno del fondo etico di Bcc Basilicata. “Storylines”
vede come project leader Youth Europe Service, guidato dalla direzione
amministrativa di Antonino Imbesi e dalla direzione artistica
di Luigi Vitelli e si avvale della collaborazione di un partenariato
composto da Mediterraneo Cinematografica (partner di
produzione), Allelammie (partner tecnico) e Simbdea (partner
scientifico).

VADO VERSO DOVE VENGO – SINOSSI

Da New York ad Aliano, da
Londra a Castelmezzano, “Vado Verso Dove Vengo” raccoglie storie
di vita e voci di esperti che narrano il senso del partire e il senso del
restare, gli abbandoni e i ritorni nei piccoli paesi delI’Italia dei margini,
dove emigrazione e spopolamento sono grandi emergenze da risolvere. Il
documentario è un crocevia di testimonianze di un universo esploso in mille
schegge, di ombre e di doppi da ricongiungere per trovare un nuovo destino ai
luoghi che rischiano di scomparire, di non avere più nulla da raccontare e
nessuno, peraltro, a raccontarli. Trame da cui bisogna ripartire per riabitare
l’Italia e ricucire un nuovo legame tra piccoli paesi e grandi città, tra
centro e periferia, tra comunità locali e flussi globali.

IL
REGISTA – NICOLA RAGONE

Sceneggiatore, regista
teatrale e cinematografico, Nicola Ragone si è laureato in Lettere e Filosofia
all’Università “La Sapienza” di Roma. Si forma presso il
“Cineteatro” di Roma, frequentando corsi di Regia e Scrittura
Cinematografica, Direzione dell’attore e Regia Teatrale. In quegli anni con
altri suoi collaboratori fonda l’officina culturale “Fullframe” e
inoltre collabora con il movimento teatrale “Minimo Comune Teatro”.
Collabora con il maestro Ettore Scola nel suo ultimo film “Che strano chiamarsi
Federico” e nella sua ultima produzione nel teatro lirico
“LaBoheme”. Al cinema, il suo esordio è il cortometraggio noir
“L’ultimo nastro” (2009). Di seguito dirige un episodio del
lungometraggio “Quilty” (2010), scritto e diretto con altri 4 registi,
a cui segue “David Lazzaretti” (2011), cortometraggio in costume
commissionato dall’Università “La Sapienza” e tratto dalla storia
vera del predicatore di Arcidosso. Il suo successivo cortometraggio,
“Oltreluomo” (2011), viene proiettato in circa 40 festival,
riscuotendo numerosi riconoscimenti. Successivamente dirige il cortometraggio
dal titolo “Sonderkommando” (2014), selezionato in 70 festival
internazionali e vincitore di 25 premi, tra cui il Nastro d’argento 2015 come
Miglior cortometraggio. Nello stesso anno, firma la regia del cortometraggio
“La Riva”, progetto finanziato dalla Lucana Film Commission e
prodotto da Arifa Film e “Marciapiedi”, cortometraggio prodotto da
Aureliano Amadei e Maiora Film per il progetto “Cinema Inventato”,
con la fotografia Daniele Ciprì. Approda quindi al genere documentaristico con
“Urli e risvegli” (2016), ritratto del poeta lucano ex-alcolista
Carmine Donnola. Inoltre è autore, con Damiano Bruè del testo
“Wonderland” (2016), spettacolo con la regia di Daniele Ciprì,
interpretato e musicato dal pianista Stefano Bollani, andato in scena al Teatro
Stabile di Bolzano. In teatro inizia proponendo adattamenti da testi classici e
moderni e mette in scena “Aspettando Vladimiro ed Estragone” (2009) e
“Un giudice” (2010, tratto da “La patente” di Pirandello).
In seguito si avvicina al teatro danza firmando la regia dell’atto unico
“L’asse di equilibrio” (2011).
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