sabato, 27 Luglio 2024

E’ in fase di montaggio
la prima video-track tratta da “Il Cavaliere degli Asini Volanti”  di Luca Bonaffini.
Prodotta da Long Digital Playing con la supervisione del cantautore mantovano,
la regia è stata affidata al giovanissimo Giacomo Bottarelli e protagonista è
il rapper emergente (chiamarlo rapper è un po’ riduttivo) Frankie Bröni, scelto
da Bonaffini e da Bottarelli come attore principale.

L’uscita del videoclip è
fissata per il 21 giugno, in occasione del solstizio d’estate.

 Ma facciamo un
passo indietro: dal 2007 a oggi, sono trascorsi oltre dieci anni e Luca
Bonaffini, cantautore dalla penna eclettica, è tornato con un album di inediti.
Dopo essersi riprodotto e riproposto con singoli sparsi qua e là, raccolte e
antologie, tributi a Bertoli, romanzi, autobiografie e regie teatrali,
finalmente l’artista mantovano si è ripreso un piccolo spazio all’interno del
mercato musicale (e discografico) italiano.

Con “Il Cavaliere degli
Asini Volanti”, Luca prende letteralmente il volo verso nuove mete,
sperimentandosi in testi intrisi di romanticismo e di estetica letteraria
(ricordiamo che oltre ad essere un musicista Bonaffini è scrittore e autore di
testi teatrali), bene accoppiati con musiche geniali, composte da Roberto
Padovan – anche co-produttore e arrangiatore dell’album.

Chiariamo subito: il
concept non è semplice e immediato, ma molto ricco di emozioni. È un percorso a
due binari (il primo terreno, il secondo mistico) che attraversa il Pianeta
Terra per traghettare l’Uomo – prigioniero delle umane, appunto, fragilità –
verso l’Universo. Amore e bellezza sono alcuni degli argomenti trattati nel
breve ma intenso viaggio redatto dal Bonaffini dreamwriter formato CD.

La fonte di ispirazione,
chiarisce l’artista, è stato un vecchio cd che avevo in archivio, di musica
reiki scritta da Padovan. Inizialmente temevo un po’ troppo l’associazione alla
new age e ai viaggi onirici di Franco Battiato (magari…!). Poi, lungo la
strada, ho scoperto che stava nascendo una vera e propria canzone per ogni
Chakra, senza citare mai esplicitamente alcuna disciplina. Insomma, alla fine è
nato un album di canzoni pure e semplici fatte di bio-suoni e di tanto
sentimento. Il Cuore, come cita “Il frutice e la grande fionda”, in lingua
giapponese è “il mio cuore (watashi no kokoro)”. Spunta lo spettro della
distruzione delle guerre, dietro “la grande onda di Kanagawa” di Hokusai e la
capacità visionaria, quasi a tinte Fantasy, di chi si sente un asino volante.
Un asino – ribadisce Luca – non un cavaliere. Il cavaliere non sono io, non
siamo noi a dover salvare gli asinelli: saranno loro a portarci verso la
salvezza, la felicità.

Sette tracce forti e
intense per “Il cavaliere degli asini volanti” che, tra elettro-pop d’autore e
influenze etno-age, ci racconta il nostro tempo in essere e a venire e la
sacralità dei nostri valori fondamentali di sempre.

Collaboratore storico del
cantautore emiliano, dal 1983 al 2002 Luca Bonaffini è stato frequentatore di
“casa Bertoli”, trasformandosi da “allievo e fan” a
collaboratore principale. Una lunga strada fatta di incontri, sorprese e
canzoni che ha visto il giovane Luca diventare autore, compositore, chitarrista
e vocalist di Bertoli, nel giro di pochi fondamentali dischi.

Negli anni del boom
televisivo di Pierangelo, Luca c’era: c’era con “Chiama piano” (che
Bertoli cantò con Concato) fino alla sera del Festival di Sanremo 1991, nella
quale Bertoli interpretò insieme ai Tazenda il brano “Spunta la luna dal
monte” che decretò il successo discografico e live dell’artista di
Sassuolo, facendolo diventare simbolo televisivo-musicale delle minoranze e
della cosiddetat canzone civile.

Su Wikipedia troviamo
queste informazioni, ma in realtà gli album da lui realizzati sono tredici, i
libri tre, oltre dieci spettacoli di teatro canzone e, tra produzioni
artistiche e collaborazioni autorali/partecipazioni, si contano circa una
cinquantina di album.
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