mercoledì, 8 Maggio 2024

 
Riceviamo e
pubblichiamo dal consigliere comunale Antonio Sansone:
“Non è la
prima volta che, durante i mesi estivi, magari a cavallo di ferragosto, si
tenti di prendere decisioni strane, molto spesso non corrette, e di cavalcare
l’opinione pubblica con improbabili articoli su quotidiani che denunciano cose
e responsabilità che non trovano verità.
E’ il caso
dell’articolo pubblicato lo scorso 23 agosto dal Quotidiano in cui venivano
evidenziate criticità di spazi scolastici, in particolare da parte del Liceo
Musicale, che chiedevano al Comune sei nuove aule alla scuola media Nicola
Festa. Spazi che numericamente, avendo contezza essendo anche componente del
Consiglio di Istituto del Comprensivo,  non esistono assolutamente.
Il disperato
tentativo dell’ente Provincia, a cui fanno capo le strutture gli istituti
superiori, e sotto pressione del  dirigente scolastico del Liceo Musicale
di sottrarre altre 6 aule alla scuola Media Festa lo trovo scorretto e
imbarazzante. 
Lo trovo anche
pericoloso poiché beni dell’amministrazione comunale, patrimonio cittadino,
possano essere ceduti a fronte di inadempienze dell’Ente Provincia.
Vorrei ricordare a
me stesso e ai lettori che, in materia di edilizia scolastica, gli oneri per le
scuole superiori sono a carico delle Province e per le scuole dell’obbligo del
Comune. 
Vorrei altresì
rammentare a qualcuno che i dati dell’insufficienza dei locali delle scuole
Secondaria Superiore di Matera, per sostenere le proprie esigenze, sono già
noti da febbraio 2018.
Troppo
semplificativo ora, a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, far scoppiare una
‘bomba mediatica’ che celano palesi inadempienze di qualche Ente rimettendo
nelle mani dell’Amministrazione Comunale e di riflesso nella scuola media Festa
una patata bollente da pelare. Dove è scritto, chi l’ha detto che sia
esclusivamente la Nicola Festa a farsene carico, in quanto scuola
geograficamente più vicina? Visto che ci siamo e per chi non lo sapesse, la
Nicola Festa ha già ceduto “provvisoriamente” negli ultimi 7 anni un’intera ala
allo stesso Istituto, in compensazione di altri locali contigui ancora non
resi. 
La scuola media
Nicola Festa ha due caratteristiche specifiche: è una scuola media ad indirizzo
musicale e ha una tipologia di tempo prolungato unica nella città di Matera.
Più in generale la scuola media dell’obbligo accoglie ragazzi in una età molto
critica, in cui ci si occupa della crescita e dello sviluppo della persona, in
cui occorre mettere in atto strategie didattiche, pedagogiche, umane e
culturali le più diversificate per ottenere il benessere dei ragazzi. I ragazzi
vengono aiutati nella loro crescita nel modo più sano possibile, sviluppando in
ciascuno di essi l’amore e il rispetto per l’educazione scolastica.
Ingredienti che si
possono ricercare esclusivamente nella passione per il proprio lavoro, nelle
risorse, mezzi strumentali e spazi. 
Esatto, gli spazi!
Gli ambienti di
apprendimento non sono semplici locali ma luoghi in cui saper suscitare e
collegare cognizione ed emozione. 
Ritengo indecoroso
(per non dire altro) questo tentativo di defraudare la Nicola Festa di questi
mezzi vitali, necessari per adempiere alla propria missione educativa. 
Qualcuno parla di
numeri per sostenere le proprie richieste. 
Se si scende per
questo sentiero, credo che i numeri, nonostante un calo demografico della
popolazione scolastica cittadina riconducibile alla prima media, si rischia di
inciampare e ruzzolare rovinosamente.
Il nostro istituto
ha invece retto egregiamente se si tiene conto che a Matera ci sono sette
scuole medie e che il nostro bacino di utenza include circa 1/4 del territorio
comunale con  6 classi terze in uscita e 5 classi prima in entrata. 
Diabolico sarebbe
e non da sani educatori fare i conti partendo dall’assioma 1 classe = 1
aula. 
Chi sarebbe in
folle da costringere un ragazzo di 13 anni a stare in un unico locale scolastico
per 5/8 ore al giorno? Oppure fare lezione di pianoforte nella stessa aula dove
studia matematica? O che debba consumare il pasto della mensa nella stessa aula
dove studia storia? Glielo chiediamo magari alle ASM?
Ma, soprattutto,
come possiamo sottrarre a ragazzi con Bisogni Educativi Speciali spazi vitali?
La storia della
Nicola Festa non devo raccontarla io, ha una suo glorioso passato e un presente
di tutto rispetto, come del resto tutte le scuole materane.
Evito di perdermi
in elenchi lunghi e copiosi di vari premi regionali e nazionali avuti, che non
sono altro che il riconoscimento dell’ abnegazione di tutti gli attori che
quotidianamente lavorano con serietà per formare i nuovi cittadini.
La storia, per
favore, non si cancella. Si cerchino altre soluzioni che rispettino i ruoli di
tutti senza inutili entrate a gamba tesa da parte anche di soggetti simili.
Anche il nostro
Sindaco, già interpellato nel settembre 2015, ebbe a dichiarare,
verificando  in prima persona insieme a tecnici comunali, l’impossibilità
di cedere spazi inutilizzati dalla Nicola Festa. 
Nulla è cambiato,
perché insistere nuovamente?
Ultima cosa ma non
ultima per importanza e per completare la ricostruzione dei fatti. 
Nello scorso
Consiglio di Istituto del 6 luglio è stato approvato il secondo punto all’ODG,
che recitava: “Approvazione Piano di utilizzazione degli edifici scolastici e
di uso delle attrezzature, ex art. 94 del
D.P.R. (rectius D. Legisl.vo) n. 297/1994 (così come
modificato dall’art. 12, comma 4, della Legge n.
23/1996).2
A valle della
delibera il Consiglio si esprimeva in questi termini:
“…Dando altresì
mandato al Dirigente scolastico di adottare di tutti i provvedimenti attuativi
del suddetto Piano…È, altresì, delegato a porre in essere qualsivoglia atto o
procedura finalizzati ad impedire che i locali dell’istituzione scolastica
siano distolti dalla destinazione d’uso loro impressa.
Non esistendo locali vuoti e/o inutilizzati e/o
sottoutilizzati, qualsiasi cessione di spazi a terzi (anche ad altre istituzioni
scolastiche) porrebbe l’Istituzione scolastica nella seria difficoltà di
assolvere alla sua funzione istituzionale, compromettendone la capacità di
garantire l’offerta formativa, con grave lesione del diritto allo studio dei
suoi allievi”.
Mi auguro si possa
trovare una soluzione vantaggiosa per tutti senza ledere però i diritti di
nessuno, tantomeno quelli della Nicola Festa. Anche la politica faccia la sua
parte, mantenendo gli impegni presi, salvaguardando diritti e beni dei propri
cittadini. 
Personalmente come
genitore di un alunno prima, componente del Consiglio di Istituto della Nicola
Festa poi e per finire come amministratore della comunità materana, garantirò
in tutte le sedi il mio impegno –  insieme ad altri genitori –  affinché
vengano rispettate tutte le norme e vengano garantiti i diritti dei nostri
ragazzi”.
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