sabato, 27 Aprile 2024

Apt Basilicata, si apre la terza edizione di Fucina Madre

Dalla ceramica all’arte orafa, dal legno all’uncinetto, dall’arte digitale al recupero di antiche tradizioni manifatturiere. E’ un vero e proprio mosaico dell’eccellenza lucana quello che 44 artigiani, maker e designer, provenienti da ogni parte della Basilicata,...

È stato coinvolto anche il Materano nelle perquisizioni che hanno permesso ai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza (coordinati dal Maggiore Francesco Provenza, nella foto da www.cittadinomb.it) di rintracciare 90 copie false dei “Volumi” della Dadamaino (Edoarda Emilia Maino), artista che contribuì attivamente ai movimenti dell’avanguardia artistica milanese degli anni Cinquanta con ricerche geometrico-percettive.
L’indagine ha permesso di denunciare  12 soggetti: tre componenti dell’archivio di Dadamaino, incluso l’allora direttore artistico, stimato critico d’arte a livello internazionale che hanno fornito la certificazione, altrettanti titolari della galleria d’arte che ha immesso sul mercato le 462 opere false e del direttore della Fondazione culturale che ha garantito la legittima provenienza delle opere, vendute sul mercato antiquariale italiano e estero a un prezzo oscillante tra i 20mila e i 60mila euro ognuna.
I falsi,  esposti anche a Londra, New York e Parigi, hanno avuto  un giro d’affari stratosferico, 20 milioni di euro. 
L’associazione a delinquere è stata smantellata dopo la denuncia presentata da un esperto d’arte ai carabinieri monzesi nell’ottobre del 2014. Aveva notato uno spropositato incremento sul mercato proprio dei “Volumi”. 
Nel 2014 il fatturato complessivo dei lavori della Dadamaino in asta aveva raggiunto l’apice con 2.232.570, quasi il doppio dell’anno precedente (1.272.212 euro). Un indicatore forse di un mercato che veniva gonfiato.
A seguito dello scandalo dei falsi, nel 2015 sono stati scambiati 32 lotti e il tasso di invenduto è stato pari al 44.4%. Nel 2016 invece sono passati di mano 43 lotti con un tasso di invenduto del 30.2.%. Nel 2017 il fatturato è scivolato a 1.1 milioni di euro.
Oltre alla provincia di Matera, le perquisizioni hanno interessato provincie di Asti, Bergamo, Brescia, Firenze, La Spezia, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Monza e Brianza, Pisa, Roma e Varese.
Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap