lunedì, 29 Aprile 2024

Una festa, per i 100 anni del garagusano Giacomo Santoro, semplice e sobria così come lui ha  vissuto la sua lunga vita e continua a viverla. Lucido, per niente emozionato ci ha tenuto a stappare una bottiglia di spumante davanti al sindaco Francesco Auletta, al vice sindaco Girolamo Costanzo, all’assessore Rosa Marchiesella, alla consigliera Marilena Colucci, ai consiglieri di minoranza Antonella Bilotta e Francesco De Stafano, al parroco don Giuseppe Abate, alla moglie Isabella Garafalo e i figli Rocco e Carmela,  ad  amici e concittadini. “Sono particolarmente emozionato” ha esordito il sindaco Francesco Auletta “ perché  a nostra memoria,  Giacomo è il primo centenario della nostra comunità. E ancor di più sono contento perché Giacomo oggi mi offre la possibilità di portalo come esempio per i tanti giovani che spesso alla prima difficoltà si arrendono, mentre lui,  nonostante l’età e le  difficoltà di movimento,  ci tiene ad andare ancora  nella sua campagna e seppur appoggiato al bastone con una mano, con l’altra toglie l’erba intorno agli alberi. Un esempio che oggi Giacomo lascia a noi,  raggiungendo il primato dei cento anni , non solo come un grande lavoratore ma nei valori più alti quali il bene incondizionato per la sua famiglia e dell’amore verso il prossimo. Giacomo sicuramente fa da apripista a tanti che lo seguono,  un segnale questo  che la qualità della vita per molti è migliorata,  ma deve essere per noi amministratori  un monito nel dover assolvere sempre al  meglio il nostro compito  per mantenere alti questi standard. L’attenzione al bisogno, agli anziani deve essere per noi una priorità amministrativa perché preservare il nostro passato, i nostri  affetti e la loro esperienza,  ci da la speranza di poter noi stessi immaginare un futuro fatto di tranquillità e serenità”. “ Oggi” ha concluso Francesco Auletta “ è una festa per tutta la comunità garagusana e,  la presenza della minoranza rafforza questo concetto. Anche se spesso di vedute diverse, opinioni contrastanti , il bene comune e di Garaguso deve essere  il trait  d’union  e,  festeggiare un concittadino come Giacomo per aver raggiunto un importante traguardo della vita non ha colore politico”.

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