sabato, 20 Aprile 2024


Tratto in
arresto, su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal G.I.P del
Tribunale di Matera, dott. Angelo Onorati, un 51enne pregiudicato di
Ferrandina, poiché ritenuto responsabile di usura ed estorsione continuate. I
Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Pisticci e della
Stazione di Ferrandina, coordinati dalla Sostituto Procuratore della
Repubblica, d.ssa Annafranca Ventricelli, avevano avviato un’indagine a seguito
delle denunce di alcuni artigiani ferrandinesi che, a causa delle ristrettezze
economiche dovute alla crisi del settore, si erano rivolti all’uomo per
ricevere dei piccoli prestiti che però, nel giro di pochi mesi, diventavano
somme spropositate a causa degli elevatissimi tassi d’interesse usurario
maturati. Come sovente accade in questi casi, le vittime, ormai non più in
grado di far fronte ad un debito sempre crescente, venivano vessate, minacciate
fin anche percosse dallo “strozzino” che, così facendo, si garantiva il
pagamento e il silenzio delle vittime. Fortunatamente alcune di loro, con la
forza della disperazione, hanno detto “basta!” trovando il coraggio di
denunciare e dunque dando il via all’indagine che ha permesso ai militari, attraverso
una serie di riscontri documentali e tecnici, di raccogliere tutta una serie di
elementi volti a delineare il quadro delle condotte usurarie ed estorsive. In
particolare è emerso che l’attività criminale ha avuto inizio nel 2011 protraendosi
fino al mese di agosto u.s. Il modus operandi venuto alla luce era sempre lo
stesso. Una delle vittime raccontava agli investigatori che ottenuto un
prestito di euro 2.000,00, ha dovuto promettere come corrispettivo che la somma
concessa si sarebbe raddoppiata mensilmente fino alla restituzione dell’importo
maturato. Analogamente un altro piccolo imprenditore, a fronte di un prestito
di 250,00 euro, ha dovuto restituire, dopo solo un mese, la somma di 400,00 euro;
quindi ottenuti altri 200,00 euro di prestito anche questo si è visto raddoppiare
mensilmente il capitale residuo salvo, successivamente, dover garantire
interessi addirittura settimanali e ad ogni ritardo non mancavano minacce ed
intimidazioni. Un’altra vittima, che non riusciva più a far fronte ai
pagamenti, trovato in un bar, veniva minacciato dall’usuraio che, per dar forza
alle stesse, afferrava per il collo il malcapitato e lo schiaffeggiava. Ora il
supplizio per loro è finito. L’arrestato è stato ristretto presso la Casa
Circondariale di Matera a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

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