sabato, 27 Luglio 2024

L’attività informativa
messa in campo dall’Arma dei Carabinieri, nell’ambito di una campagna promossa
dal Comando Generale con lo scopo di sensibilizzare su un tema particolarmente
afflittivo delle fasce più deboli quale quello delle truffe, sta dando i suoi
risultati. Nonostante, infatti, siano ancora numerose le truffe perpetrate
approfittando della tradizionale generosità delle persone più anziane,
altrettante non vengono portate a termine perché le potenziali vittime, messe
sul chi va là dai consigli forniti dai Carabinieri, non cadono nei tranelli
loro preparati.

È questo il caso di una
signora 71enne, che a Grassano, tre giorni fa, ha ricevuto una telefonata da
parte di un uomo che spacciandosi per il nipote le ha preannunciato l’arrivo di
un corriere che avrebbe dovuto consegnare un pacco contenente un pezzo di
ricambio per il computer. Successivamente un’altra telefonata da parte del
sedicente corriere le ha chiesto la somma di 1.300 euro in contanti. L’azione
delittuosa non si è però concretizzata grazie alla diffidenza della signora
che, memore dei consigli ricevuti dai Carabinieri, ha riferito al falso
corriere che prima della consegna avrebbe chiesto conferma al nipote. Nella
stessa mattinata numerose sono state le segnalazioni giunte alla centrale
operativa da parte di altre potenziali vittime in merito a telefonate ricevute
del medesimo tenore, tutte però non consumate.

Vale pertanto la pena
insistere nell’evidenziare quali siano le tecniche più frequenti utilizzate dai
truffatori, che passano dai finti tecnici del gas ai falsi impiegati di banche,
poste o istituti previdenziali che si presentano per una verifica di contatori,
conti correnti o proponendo affari dal guadagno sproporzionato, a finti
corrieri, venditori porta a porta di riviste militari e fantomatici amici di
famiglia che si trovano in difficoltà economiche. Attenzione poi a chi
spacciandosi per appartenente alle Forze dell’Ordine chiede denaro contante
necessario per risolvere alcuni problemi con compagnie assicurative legati ad
incidenti stradali avuti dai propri famigliari! Come difendersi? Diffidare
innanzitutto dalla apparenze; non aprire ad estranei; accertarsi sempre
dell’identità della persona che si presenta alla porta di casa; contattare
l’ente di appartenenza utilizzando i numeri forniti dagli enti stessi; non
fornire informazioni e dati personali, soprattutto al telefono; non distrarsi.
In ogni caso, anche quando si ha il solo dubbio che sia in corso un tentativo
di truffa, allertare le Forze dell’Ordine, chiedendo aiuto al 112.  
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