venerdì, 29 Marzo 2024

Non ce l’ha fatta l’80enne
intervenuto lo scorso 6 settembre in aiuto della responsabile di un’azienda d
Policoro vittima, insieme ad altre persone, di un’aggressione da parte di due
uomini. L’anziano era ricoverato in gravi condizioni al San Carlo di Potenza. I familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi.

La giornata lavorativa presso
un’azienda agricola del comune di Policoro era stata interrotta bruscamente dal
sopraggiungere di due persone che, armate con una mazza, avevano iniziato a
diffondere la paura non solo tra i responsabili della ditta, ma anche tra le
persone, dipendenti e clienti, presenti in quel momento. Infatti, uno dei due
uomini, fornitore dell’impresa, dopo essere entrato nell’ufficio di
amministrazione, con veemenza ha preteso il pagamento di un asserito credito
per la consegna di alcuni prodotti ortofrutticoli, spalleggiato nel suo
comportamento minaccioso dall’amico che, senza molte parole, ha afferrato il
monitor di un pc e lo ha scagliato contro la responsabile del magazzino
colpendola al volto. La donna era in quel momento impegnata con l’80enne che, a
sua volta, intervenuto in suo soccorso e per riportare la situazione alla
calma, è stato colpito con un violento pugno al volto, cadendo a terra e
perdendo conoscenza.

Sono seguite fasi
concitate in cui sono state coinvolte nell’aggressione e colpite altre tre
persone fino al tempestivo sopraggiungere dei Carabinieri della Stazione e del
Radiomobile di Policoro nonché del personale del 118, allertati mediante il
numero di emergenza 112. I due uomini, riusciti nel frattempo a farsi
consegnare con la minaccia di ulteriori violente conseguenze circa 1.200,00
euro ed un assegno dell’importo di 1.800,00 euro, sono stati subito bloccati
dagli uomini dell’Arma per i successivi accertamenti. I militari, a seguito
delle operazioni di perquisizione, hanno recuperato il denaro di cui i due
soggetti si erano impossessati e la mazza utilizzata nell’aggressione,
sottoposti a sequestro.

I due fermati,
provenienti dalla provincia di Siracusa, C.S. e P.F., rispettivamente di 33 e
41 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato per lesioni personali,
estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni ed accompagnati presso
il carcere di Matera a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Adesso la loro
posizione si aggrava.

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