mercoledì, 1 Maggio 2024

Prima una telefonata
concitata in cui veniva detto di preparare soldi in contanti (dai 2500 ai 3500
euro) per ricevere un pacco con un personal computer ordinato dal nipote. Poi,
l’arrivo del corriere per consegnare il pacco e ritirare la somma.
Peccato che nel pacco, al
posto del pc, ci fossero due confezioni di riso e che il nipote che avrebbe
ordinato il computer non ne sapeva niente.
Oltre 8000 euro l’incasso
di due napoletani, Umberto Evangelista (classe 1988 con precedenti per truffa)
e Giovanni Marino (classe 1961 con precedenti per associazione a delinquere),
arrestati in un’operazione congiunta del Comando Compagnia Carabinieri di
Tricarico, dal Nucleo Investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri di
Matera e della Squadra Mobile di Matera.
I due, accompagnati nel
carcere di Napoli, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla
realizzazione di truffe e una decina di truffe tra tentate e consumate ad
anziani ultrasettantenni.
 
I dettagli che hanno
portato all’arresto sono stati illustrati in mattinata a Matera dal Procuratore
Capo di Matera, Pietro Argentino, dal dirigente della Squadra Mobile Fulvio
Manco e dal capitano della Compagnia dei Carabinieri di Tricarico, Antonio De
Rosa
A incastrarli è stata una
signora di Oliveto Lucano che, il 9 maggio scorso, ricevuta la telefonata che
annunciava la consegna di un computer per il sedicente nipote, si è
insospettita avvisando i Carabinieri. Il maresciallo maggiore Domenico Colonna,
comandante della Stazione di Garaguso, dalla quale dipende il territorio di
Oliveto ha fermato nell’immediatezza Evangelista che, qualche giorno prima,
aveva truffato una signora di Salandra. Quest’ultima aveva descritto il
corriere come un uomo alto e robusto con un cappello con visiera e occhiali e
una borsa a tracolla. L’anziana aveva pagato 3500 euro trovando nel plico
(confezionato con carta da imballaggio e nastro isolante marrone) due pacchi di
riso di marca Vignola. Il corriere, secondo quando dichiarato dalla signora
truffata e da testimoni, aveva raggiunto l’abitazione con un Renault Kangoo
targato CB 336 DX, nella disponibilità di Giuseppe Marino.
Dopo l’arresto di
Evangelista in flagranza di reato,  i
riconoscimenti fotografici, la ricostruzione dei percorsi fatti in auto, la
perquisizione domiciliare (sono stati rinvenuti sia il materiale per il
confezionamento sia uno scontrino di un supermercato di Torre Maggiore che
attesta l’acquisto di pacchi di riso) e il sequestro dei cellulari (intestati a
extracomunitari sconosciuti al Ced, all’interno sono stati ritrovati elenchi
telefonici della provincia di Matera) hanno permesso alle forze dell’ordine di
chiudere il cerchio sui due.
Secondo Carabinieri e
Polizia, però, ci sarebbero almeno altri due uomini che hanno supportato
Evangelista e Marino.
I due avrebbero messo a
segno anche altre truffe a Grassano, il 23 maggio e a Matera, il 15 e 17 maggio
e il 27 luglio scorso. Nella città dei Sassi, tra le vittime anche una signora
di 82 anni con problemi di deambulazione. Non è escluso che le persone truffate
possano essere molte di più visto che si tratta di un reato subdolo e spesso,
per vergogna, si evita di denunciare.

Rossella
Montemurro
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