sabato, 18 Maggio 2024

“C’è il no vax che culturalmente è no vax anche dal punto semantico, dà l’idea di un’ideologia invece del fatto pratico. Ci sono poi tante persone che hanno paura del vaccino, o che sono poco informate. Suggerisco di acquisire tutte le informazioni possibili da personale qualificato, consultare un esperto che possa aiutare a dissipare incertezze legate a una cosa che, capisco, può spaventare.

Ma tra un pericolo potenziale – il vaccino – e un pericolo attuale – il Covid – direi che non ci sono dubbi nella scelta”.

Sono le parole del dott. Francesco Romito, responsabile della Terapia Intensiva Generale dell’Ospedale Madonna delle Grazie, che aggiunge: “Se facessimo una foto istantanea con lo stesso periodo dell’anno scorso, quando non c’erano i vaccini, a fronte dello stesso numero di contagi non abbiamo a Matera la stessa pressione ospedaliera. Ad oggi ci sono diciassette pazienti ricoverati nel reparto Malattie infettive, sette in Pneumologia e uno in Terapia intensiva. L’età dei ricoverati è inferiore rispetto a quella dei pazienti dello scorso anno quando avevamo la Terapia intensiva piena, tutti malati intubati e proni. È innegabile che, oggi, i dati siano legati all’efficacia dei vaccini

Il vaccino è profilassi, non terapia. – prosegue – Mi piace ribadire un esempio che faceva sempre mia nonna, che ha perso un fratello per il morbillo. Quando fu disponibile il vaccino, lei ripeteva di vaccinarsi contro il morbillo in quanto, in caso di contagio, si sarebbe preso in forma lieve.

Nel nostro caso entra in gioco anche il concetto dell’autoresponsabilità, del senso civico”.

In merito all’escalation di contagi nella città dei Sassi (altre 106 persone positive sul bollettino della task force regionale riferito ai dati di ieri), il dottor Romito sottolinea:  “Matera ha un picco epidemiologico importante legato forse anche all’affluenza di turisti: pensiamo che rispetto ad altre città è arrivata gente da tutto il mondo, ecco perché è diventata un epicentro antropologico anche da questo punto di vista. È quindi verosimile che questi contagi siano legati a un massiccio afflusso di turisti.

Siamo nel pieno della pandemia, – conclude – è indispensabile continuare con le regole di igiene sociale, distanziamento, lavaggio delle mani e uso delle mascherine”.

Rossella Montemurro

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