venerdì, 29 Marzo 2024

Pubblichiamo l’Ordine del giorno sulla Sanità a materana approvato all’unanimità, con 26 voti favorevoli, nel corso di un consiglio comunale aperto su quella che i promotori definiscono “la drammatica situazione organizzativa e contabile dell’Azienda sanitaria locale di Matera”. A chiedere la riunione aperta della massima assise cittadina, sono stati otto consiglieri (primo firmatario Francesco Salvatore). Assente la Regione Basilicata.

PREMESSO CHE

L’art.32 della Costituzione della Repubblica italiana, tutela la salute come fondamentale diritto e interesse della collettività e definisce misure ed azioni per migliorare, potenziare e razionalizzare l’offerta sanitaria sull’intero territorio regionale;

La Regione Basilicata, come previsto al comma 1 e nel rispetto dell’art. 117 della Costituzione ed in conformità con quanto stabilito agli artt. 2 e seguenti del D. Lgs 30 dicembre 1992 n. 502, adotta norme di adeguamento dell’assetto strutturale ed organizzativo del Servizio Sanitario Regionale agli standard qualitativi e di sostenibilità economico/finanziaria, mediante interventi di promozione della produttività e dell’efficienza delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario Regionale, al fine di garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA);

 In data 11/03/2022 è stato sottoscritto dai Sindaci delle province di Matera “Il Patto sulla Sanità” tra i comuni della provincia di Matera dove veniva proposto un modello sanitario interessante la rete Ospedaliera e la medicina Territoriale, che quivi si intende integralmente richiamato,

La politica deve fare la sua parte, lo dobbiamo a tutti i cittadini che credono ancora nella sanità pubblica e al personale sanitario Tutto che, di questa sanità, vuole tornare ad essere protagonista.

OSSERVATO CHE

La politica regionale pubblicamente parla di medicina territoriale ma, nei fatti, opera per un suo pericoloso ridimensionamento. Gli atti ufficiali della Regione, infatti, nonostante il momento delicato, paiono indirizzati verso un‘ulteriore spogliazione dei primari servizi nel territorio, centralizzando le cure nei centri più grandi. In questa direzione paiono andare il ridimensionamento dei Distretti Sanitari che nella nostra provincia si riducono a due, cioè  MATERA e POLICORO, nonché la circostanza per cui non è stata data attenzione, come invero previsto nell’atto aziendale, al potenziamento delle strutture per acuti e all’attivazione di ricoveri per post-acuzie e/o riabilitazione cardio-polmonari e ortopediche, che consentirebbe sia di non vanificare l’intervento sull’acuto e sia di evitare l’emigrazione sanitaria che in Basilicata si rileva, purtroppo, elevatissima (Ministero della Salute Performance Sanitaria 2015-2020: l’indice di immigrazione passa dal 23,5% al 25,5%) ed incide sulla spesa sanitaria con la conseguente sottrazione di servizi essenziali ai cittadini.

Ed infatti, rifacendosi  ad una politica sempre  più economico-fiscale che socio-sanitaria, non si è ad oggi  dato peso a quelle che erano le direttive aziendali del 2017 che prevedevano, tra l’altro, un unico Presidio Ospedaliero di I livello a gestione diretta, comprendente funzionalmente l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, già sede di DEA di I livello, e l’Ospedale di base di Policoro, già sede di Pronto Soccorso Attivo, nonché di mantenere la specifica vocazione dei poli di Stigliano, tricarico e tirchi,

Tenuto conto che è crescente la preoccupazione della popolazione e degli operatori sanitari rispetto al ridimensionamento e/o alla perdita e conseguente impossibilità di avere servizi sanitari e assistenziali primari;

Osservato che la sospensione dell’offerta di prestazioni Ssn per insostenibilità economica, a causa delle riduzioni operate, causerà, inoltre, gravi conseguenze per la salute dei cittadini lucani, oltre a gravare anche sulla stabilità delle imprese interessate comportando una crisi occupazionale per tutti i lavoratori del comparto;

PRESO ATTO CHE

L’Ospedale Madonna delle Grazie e, nella fattispecie, il pronto soccorso è costantemente sottoposto ad una elevata pressione che si aggrava nei periodi di alta affluenza turistica.

che Matera,  per la sua posizione geografica, dovrebbe essere una porta di accesso ai servizi sanitari, registra, invece, il più alto indice di fuga (indice che tiene conto di quanti cittadini residenti ricorrano ai presidi sanitari fuori la propria regione di residenza);

L’Ospedale di Policoro rappresenta un punto sanitario di confine. Il suo bacino d’utenza va dai comuni del metapontino, a quelli del pollino, passando per i comuni dell’alto Jonio cosentino. Tre province sono state attratte dal nosocomio policorese, Matera, Potenza e Cosenza. I dati del personale sanitario impegnato nel nosocomio policorese sono ampiamente al di sotto della media nazionale, i reparti vengono tenuti in piedi da forme di volontariato sostenuto dal personale sanitario, sottoposto a turni stressanti;

La soluzione non più rinviabile è dare anima e corpo all’Ospedale unico del materano, con i due plessi di Matera e Policoro, un unico DEA di primo livello, in conformità al DM70/2015.

RITENUTO, PERTANTO, DOVER:

– far riferimento al piano sanitario regionale;

– far riferimento all’atto aziendale ASM vigente;

– assicurare alti livelli di assistenza sanitaria;

– programmare l’assistenza sanitaria in base alle esigenze della popolazione;

-salvaguardare le acuzie;

– garantire la post-acuzie/cronicità;

– considerare la riabilitazione nei vari distretti presenti nel territorio;

– considerare non solo la distanza ma anche la vastissima utenza presente in particolari

zone della provincia Metaponto/Matera). Per quanto esposto in narrativa:

Il consiglio Comunale di Matera

DELIBERA

di ribadire e rafforzare i contenuti del Patto sulla Sanità, sottoscritto da tutti i Sindaci della provincia di Matera l’11/03/2022, quivi da intendersi integralmente richiamato,

di chiedere con forza il rafforzamento della sanità territoriale e della diagnostica preventiva, rispetto ai quali è sempre più necessario che i servizi sanitari si avvicinino fisicamente ai cittadini, facendo partire anche campagne di screening preventivi con consultori e servizi sociosanitari integrati di base, con competenze multidisciplinari, con servizi differenziati in base a fasce di età e tipo di patologia;

di ribadire quanto deliberato dalla Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Sanitaria di Matera nella seduta del 20 Dicembre 2022 dove l’assemblea all’unanimità ha chiesto alla Regione Basilicata di mantenere l’attuale composizione e configurazione dei tre Ambiti Socio Territoriali (Ast) e di tutti i Distretti Sanitari presenti nella Provincia di Matera, i quali  devono avere, tutti, la medesima articolazione organizzativa distrettuale.

Di chiedere un incremento dei  bandi di concorso che possa portare a nuove assunzioni di personale, prevedendo anche l’erogazione di incentivi di carattere economico e logistico per superare il problema dei concorsi deserti,

Di finanziare borse di studio per eliminare l’imbuto formativo dei medici che si  formano sul territorio regionale  ed incentivarne il radicamento in Basilicata

Di  aumentare la disponibilità economica finanziaria dei presidi ospedalieri di Matera e provincia, al fine  soprattutto di consentire il rispetto nelle strutture pubbliche della Legge 161 sull’orario di lavoro e che riconosce al personale sanitario 11 ore di riposo giornaliero tra un turno e l’altro e il limite orario delle 48 ore settimanali, incentivando e motivando il personale medico presente nelle nostre strutture ospedaliere evitando la fuga verso altri ospedali, attivando la GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI ferma al 2010, distribuire gli incarichi ai dirigenti con più di 5 anni DI SERVIZIO e non ancora attribuiti nel rispetto del Contratto collettivo nazionale 2016/2018, ATTIVANDO LA CONTRATTAZIONE DECENTRATA NON ANCORA AVVIATA DA ANNI.

Di inoltrare il presente provvedimento al Ministro della Salute e al Presidente della Giunta Regionale di  Basilicata per le conseguenti azioni concrete da adottare per la salvaguardia e il potenziamento dei servizi sanitari territoriali al fine di assicurare la tutela del primario diritto alla salute e all’assistenza sanitaria.

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