venerdì, 19 Aprile 2024

Un anno di solidarietà e
di azioni concrete lo si può raccontare in tanti modi.

Noi vogliamo
semplicemente dare un numero: 27.000.

Sono i chili di eccedenze
alimentari che la rete di CiBus (progetto di coesione sociale nato dalla
sinergia tra diverse associazioni di volontariato) ha raccolto nel 2018 e
distribuito quotidianamente presso alcune parrocchie della città a beneficio di
famiglie in difficoltà economica e alle mense caritatevoli di Matera che li ha
trasformati in pasti caldi e nutrienti.

“Un traguardo che nemmeno
nelle più rosee aspettative avremmo mai potuto prevedere, dice la responsabile
della rete CiBus, Pina Giordano.

Oltre ai ritiri
giornalieri presso le varie attività commerciali, siamo intervenuti in tanti
eventi, nei quali abbiamo recuperato, sottraendoli alla logica dello spreco, eccellenti
pasti. Un risultato che ci fa guardare al 2019 con occhi molto fiduciosi”.

Ma il numero positivo dei
270 quintali va letto in maniera ancora più ampia. Rappresenta, infatti il
consolidamento delle così dette best practice da parte di esercizi commerciali
aderenti alla rete. Un approccio culturale decisivo, nei confronti del cibo ed
in particolar modo dello spreco, che ha permesso di capovolgere una negatività,
quale quella del buttare il cibo avanzato, in risorsa preziosa.

L’ottimo risultato è
stato possibile grazie alla costanza e all’impegno dei volontari che ogni
mattina con il pulmino di CiBus girano tra le attività aderenti a ritirare il “non
venduto” del giorno precedente e grazie al sostegno dei contribuenti che, in
fase di dichiarazione dei redditi, hanno donato il loro 5×1000 in favore del
progetto, finanziando così i costi per il carburante e le manutenzioni del
mezzo furgonato.
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