sabato, 4 Maggio 2024

Domenica 18 agosto 2019,
dalle ore 18.30, a Castronuovo Sant’Andrea, in Piazza Castello, Serata della
Cultura 2019, organizzata dalla Pro Loco con il supporto del MIG-Biblioteca
Comunale “Alessandro Appella”, e condotta come sempre da Mario Trufelli. È la
40a edizione di una serie iniziata nel 1980 con Leonardo Sinisgalli e
proseguita nel corso dei decenni con la presenza di poeti, artisti, musicisti,
archeologi, fotografi, grafici, scienziati, tutti di grande rilievo, che hanno
contribuito a far crescere il territorio e a far nascere, nel 2011, il Polo
Museale di Castronuovo, oggi di rilevanza nazionale, con il MIG. Museo
Internazionale della Grafica, la Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”,
l’Atelier “Guido Strazza” per la Calcografia, il Museo Internazionale del
Presepio “Vanni Scheiwiller”, il Museo della Vita e delle Opere di Sant’Andrea
Avellino.

Quest’anno, nel rispetto
della tradizione che vuol rileggere il passato per capire il presente e
preparare il futuro, la serata è scandita in otto temi. Si inizia con lo
svelamento di una targa in memoria dell’Editore Vanni Scheiwiller (Milano
1934-1999), abituale frequentatore della Regione Basilicata e di Castronuovo in
particolare, dove il 20 agosto 1989, nel presentare il volume di Carlo Belli,
Giro lungo per la Lucania, ricordò i poeti che lo avevano affascinato, Orazio –
Sinisgalli – Pierro, e le circostanze che lo avevano reso pellegrino della
cultura, compagno di strada di artisti e scrittori dimenticati o trascurati.
Per quarantotto anni compose libri, l’ossigeno per vivere, e aiutò a realizzare
sogni. 

Si continua con la
presentazione di un volume atteso da anni e appena uscito con Mondadori: Rocco
Scotellaro Tutte Le Opere, a cura di Franco Vitelli, Giulia Dell’Aquila,
Sebastiano Martelli, tre storici della letteratura che nella poesia e nella
prosa dell’intellettuale lucano (Tricarico 1923-Portici 1953) trovano una
profonda contraddizione sentimentale che rispecchia quella della società: il
contrasto tra infanzia e maturità, rassegnazione e insofferenza, paese e città,
mondo contadino e modernità, amore e disamore.
Temi non dissimili, con le dovute differenze, anche di ambiente, del romanzo
Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo (Alì Terme, 15 ottobre 1919 – Roma, 2 maggio
1992) del quale alcune pagine riproposte in piazza daranno modo di capire
l’interesse dello scrittore siciliano per l’arte (non a caso, fu un autore di
Vanni Scheiwiller che gli pubblicò Codice siciliano nel 1957, l’anno nel quale
iniziò il romanzo che uscirà solo nel 1975).
Gli interessi per l’arte di D’Arrigo portano al mondo nuovo annunciato da Emilio
Vedova (Venezia, 9 agosto 1919 – Venezia, 25 ottobre 2006) che partendo dalla
tradizione veneziana (Tintoretto, Guardi, l’architettura barocca) entra in
pieno nel dibattito sulla rappresentazione della realtà ma affrontandola con
spirito di ricerca e sperimentazione affidati al segno veloce e dinamico, alla
luce. E alla sollecitazioni derivate dai poeti come Isaak Babel del quale, nel
1964, per Verlag M. Du Mont Schauberg Köln, illustrò con 10 litografie
originali il racconto Drei Welten (Tre mondi).
È su questa strada che si muove, poi, il ricordo di tre personaggi lucani:
Carlo Salinari (Montescaglioso, 17 novembre 1919 – Roma, 25 maggio 1977)
critico letterario, Antonio Masini (Calvello, 9 settembre 1933 – Potenza, 21
dicembre 2018) pittore, Giuseppe Maino (Matera, 25 dicembre 1956 – 9 dicembre
2018) fotografo, e la stessa mostra di inchiostri, acquarelli e matite che
compongono un libro, del 2008, di Alina Kalczyńska-Scheiwiller, Matera: Camera
con vista. 

In Salinari, l’attività
nella Resistenza e l’attività politica e letteraria, l’insegnamento nelle
Università di Palermo, Cagliari, Milano, Salerno e Roma, allievo prediletto di
Natalino Sapegno, la direzione, con Antonello Trombadori, della rivista “Il
Contemporaneo”, coincisero sempre, trovando la loro sintesi nel realismo. La
storia patria, strettamente connessa a quella cristiana, è stata sintetizzata
da Masini nel “monumento” o nella “porta”, che unisce le tradizionali virtù con
l’impresa eroica, reinterpretando su tavola l’idea dell’affresco pubblico.
Maino, da ottimo allievo di Mario Cresci, ha diviso il suo impegno tra lettura
del paesaggio e dei borghi lucani e intuizione dell’opera d’arte allestita in
spazi privilegiati come le chiese rupestri o Palazzo Lanfranchi. Alina
Kalczyńska-Scheiwiller ha tratto il titolo di questo suo album di disegni dal
film diretto da James Ivory, ricavato dall’omonimo romanzo di E. M. Forster. La
camera è quella dell’Albergo Italia, frequentato per oltre 30 anni da Alina e
da Vanni, con veduta sui Sassi e sulla Gravina. La finestra ritaglia, con
emozione sempre nuova, nello scorrere dei giorni, il reticolo delle strade e
delle case immerse in una luce ferma e abbacinante. Non ci sono figure umane,
eppure l’energia di una presenza stratificatasi nei secoli è costante.

Momento molto importante
sarà la consegna del Premio, alla sua seconda edizione, La difesa dell’ambiente
in Basilicata. Lo scorso anno il premio fu assegnato al Comitato Civico per la
difesa dei pini di Lanera, il borgo che si oppose fermamente alla distruzione
della pineta materana. Il premio viene conferito dai Sindaci dei Comuni e dai
responsabili delle istituzioni facenti parte di ACAMM (Aliano, Castronuovo
Sant’Andrea, Moliterno, Montemurro).

L’apertura della serata,
gli intermezzi musicali e la chiusura sono affidati al “Trio Etnojazz” (Carla
Volpe, voce, Alessio Giove, fisarmonica, Francesco Moramarco, chitarra
semiacustica) con brani appartenenti alla tradizione jazzistica afroamericana.

Nel MIG sarà possibile
visitare, fino al 25 agosto, la mostra “Giorgio de Chirico / Guillaume
Apollinaire: Calligrammes, 1930, 68 litografie originali”, l’“Omaggio a Lucio
Fontana” in occasione dell’antologica dedicatagli dal Metropolitan Museum di
New York e le illustrazioni di Emilio Vedova (10 litografie originali, del
1964) per Drei Welte di Isaak Babel.
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