sabato, 20 Aprile 2024

Il Parco Archeologico della Sibaritide annuncia
l’inizio di alcuni importanti lavori di recupero, resisi necessari dopo l’alluvione
del 2013.

In seguito all’esondazione del fiume Crati, l’ex
direttore del Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza, mobilita
l’opinione pubblica con un editoriale dal titolo “Sibari nel fango che
vergogna”. Un editoriale dai toni duri che racchiude tutta la tristezza e tutta
la rabbia del post alluvione.

Nei giorni successivi, dopo un vasto moto dell’opinione
pubblica, la Fondazione Carical e l’Università della Calabria scendono in campo
con l’iniziativa “Mai più fango. Un sms per Sibari”. La Fondazione Carical,
oltre ad essersi fatta garante di trasparenza assoluta dell’iniziativa, ha
contribuito con circa il 50% delle sottoscrizioni.

La somma raccolta, verrà impiegata
principalmente per la messa in sicurezza e l’abbattimento della barriera
architettonica del Parco. Tra le opere più significative, la realizzazione di
un percorso dedicato e di un’ampia area panoramica sul parco  archeologico.

I lavori inizieranno nel mese di aprile 2018 e
termineranno, presumibilmente, entro la fine di giugno.

«Vogliamo promuovere il godimento del patrimonio
museale, con opere mirate a soddisfare i bisogni di tutti» ha precisato la direttrice
Adele Bonofiglio.

Giusti e doverosi i ringraziamenti a tutti
coloro che hanno reso possibile la realizzazione e la riuscita della raccolta
fondi.

Il dott. Matteo Cosenza, alla direzione
del Quotidiano della Calabria nel 2013.

Il presidente della Fondazione Carical, professore
Mario Bozzo.

All’organizzazione sindacale CGIL che,
attraverso le sue articolazioni interne, ha concorso in maniera determinante al
raggiungimento della cifra complessiva.

E soprattutto a tutte le persone che
hanno fatto pervenire i loro contributi.
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