venerdì, 26 Aprile 2024

Crescono i tentativi di imitazione e
contraffazione dei prodotti agroalimentari, specie quelli certificati con
marchio Dop e Igp, e la ricerca studia le contromisure: una “carta di identità
genetica” del prodotto, in grado di certificarne e garantirne l’autenticità. E’
questo lo scopo del progetto su “Cartografia molecolare e genetica dei prodotti
agroalimentari del Parco nazionale del Pollino”, realizzato dal Centro ricerche
Metapontum Agrobios dell’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione
in Agricoltura, insieme all’Università degli studi della Basilicata. 

I primi risultati di questo studio, condotto
sul Peperone di Senise Igp, sulla farina Carosella del Pollino, sui fagioli di
Rotonda Dop (bianco e tondino) e sulla Melanzana rossa di Rotonda Dop, saranno
illustrati lunedì 1 aprile a Rotonda (PZ), nel corso di un incontro tecnico in
programma nell’Azienda Agricola Sperimentale dimostrativa “Pollino” dell’Alsia.

Nel corso dell’incontro di Rotonda, in
particolare, l’Unità di Genomica dell’Agenza illustrerà le ricerche effettuate
impiegando metodiche di nuova generazione, come il sequenziamento NGS, Next
Generation Sequencing. Una potente tecnologia, questa, che permette di generare
contemporaneamente ed in breve tempo milioni di sequenze geniche, utilizzate in
questo caso negli studi di caratterizzazione genetica delle due Dop di Rotonda,
e del frumento tenero Carosella.

Se la forma e l’aspetto di un prodotto
agroalimentare non garantiscono più a sufficienza i consumatori, alcuni
marcatori molecolari potrebbero allora essere utilizzati nelle analisi di
riconoscimento varietale o come strumento di tracciabilità, per tutelare i
prodotti a marchio e prevenire eventuali frodi. Quando la storia di un
particolare prodotto richiama valori legati al territorio d’origine, infatti, la
tracciabilità diventa un valore aggiunto e un ulteriore fattore di promozione.

L’appuntamento per l’incontro è alle ore
10.

 
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