domenica, 19 Maggio 2024

I Carabinieri della
Compagnia di Pisticci, nella mattinata del 18 settembre, hanno tratto in arresto
un 32enne di Pisticci, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della
misura della custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Giudice per le
Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Matera
poiché ritenuto responsabile del reato di omicidio stradale.

L’arrestato dovrà
rispondere per i fatti che lo videro coinvolto nell’incidente stradale del 25
luglio scorso, in cui morì  Corrado Settembre, Assistente Capo
Coordinatore della Polizia di Stato in servizio presso il Reparto Prevenzione
Crimine Basilicata con sede in Potenza ed in cui riportò gravi lesioni il
figlio di questo ultimo.

Le indagini, avviate
dai Carabinieri a seguito del grave incidente, hanno fornito elementi di prova
in ordine alla condotta del 32enne, che quel mercoledì sera, a bordo una
autovettura BMW, percorrendo la s.p. Pisticci – S. Basilio, in violazioni delle
più elementari regole di prudenza imposte dal Codice della Strada, aveva
ingaggiato una improvvisata “gara di velocità” con altro veicolo che azzardava
a sorpassare in curva con scarsa visibilità, invadendo pericolosamente la
corsia del senso di marcia opposto ed andando ad impattare violentemente con la
fiancata sinistra del ciclomotore condotto dalla vittima che procedeva in senso
contrario.

I successivi
accertamenti di natura chimica hanno permesso di stabilire che l’indagato
risultava positivo a oppiacei, cannabinoidi e cocaina (sia nelle urine che nel sangue),
permettendo così di appurare che l’uomo aveva assunto lo stupefacente
nell’immediatezza o comunque poco prima di essersi messo alla guida.

L’arrestato dovrà
pertanto rispondere del delitto previsto dall’art 589 bis del codice penale,
omicidio stradale, reato introdotto nella legislazione italiana proprio per far
fronte alle drammatiche statistiche relative alle “vittime della strada” che la
precedente normativa affrontava con risposte sanzionatorie poco incisive ed
aderenti alla realtà dei singoli casi.

Le indagini sono state
coordinate dal Procuratore della Repubblica di Matera, dr. Pietro Argentino, e
dal P.M., dr.ssa Annunziata Cazzetta mentre i provvedimenti cautelari sono
stati emessi dal G.I.P., dr. Angelo Onorati.

 
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