venerdì, 29 Marzo 2024

La sede della Direzione
del Polo Museale di Puglia e Basilicata dev’essere istituita in Basilicata e a
Matera in particolar modo per il ruolo e la visibilità della città ha assunto
come Patrimonio mondiale dell’Umanità e come Capitale europea della Cultura.

E’ la richiesta avanzata
dal Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, in una lettera indirizzata al
Ministro per i Beni culturali, Alberto Bonisoli, dopo la decisione di accorpare
i poli museali della Puglia e della Basilicata.

 Questo il testo
integrale della lettera:

 “Illustre Ministro,

 con amarezza ho
registrato la cancellazione del Polo Museale Lucano, con sede a Matera, per
l’avvenuta istituzione della Direzione Territoriale Appulo Lucana delle Reti
Museali.

  Tale scelta non
può passare sotto silenzio, né rientrare in un automatismo funzionale del
MIBAC.

   Vi è
infatti, una grave incoerenza storica poiché si privano di un presidio
culturale una Regione e una città, oggi Capitale Europea della Cultura.

   Tale scelta
mortifica la dimensione internazionale oggi raggiunta da Matera e culminata
nelle quattro rassegne: Rinascimento visto dal Sud, Ars Excavandi, La poetica dei
numeri primi e Blid sensorium – il paradosso dell’antropocene.

    E’
utile ricordare, inoltre, che tale aggregazione territoriale ha ignorato il
grande e lungo impegno di Dinu Ademesteanu nel costruire il sistema
archeologico lucano. Il grande archeologo volle e seppe esprimere la
specificità di un modello che, partendo anche dalla Scuola di Specializzazione
in Beni Archeologici con sede in Matera, espresse professionalità scientifiche
quali: Felice Gino Lo Porto, Elena Lattanzi, Angelo Bottini, Massimo Osanna,
Giuliana Tocco e Antonio De Siena.

    Tale
modello lucano ha trovato il suo compimento nella costruzione del Sistema
Lucano costituito dai Musei Nazionali Archeologici di Matera, di Metaponto, di
Eraclea, di Grumento, di Venosa, di Muro Lucano, di Melfi e di Potenza, che per
distinzione e qualità non trovano paralleli in Puglia, Regione gratificata
peraltro già dall’autonomia speciale del Museo Archeologico Nazionale di
Taranto.

    Questa
specificità sistemica è travolta dalla nuova organizzazione ministeriale,
perdendo la sua distinzione territoriale e la sua specificità scientifica.

   Per tali
ragioni quale rappresentante di una città ove insiste la Sede Decentrata della
Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il
Restauro, esprimo il dissenso per una scelta che, cancellando il Polo Museale
Lucano non ha tenuto conto dei ruoli e dei modelli espressi dal territorio
Lucano.

    Se per
ragioni di economia funzionale e gestionale tale provvedimento non possa essere
rimosso, che sia Matera la sede di tale Nuova Direzione Territoriale, proprio
per le ragioni innanzi esposte.

Collego, alla mia
obbligata censura, la suindicata proposta perché si superi e l’antistoricità
della scelta ministeriale”.
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