Un uomo di circa 65 anni, residente a Palo del Colle, è morto ieri sera dopo essere uscito di strada con il furgone che guidava lungo la strada provinciale 123, in località Ponte Pozzillo, in territorio di Tolve. Soccorso dagli operatori del 118, non c'è stato nulla...
Da 35 anni in prima linea a Policoro con la sua Giemme Auto: Giulio Manolio, insieme alla moglie Rose Mary Colucci, è un punto di riferimento nel settore. Un settore che non è passato indenne dalla crisi causata dalla pandemia ma che, fortunatamente, è riuscito a non soccombere.
“Dopo il lockdown – spiega – i primi giorni sono stati di fermo totale, e credo sia stato anche normale viste tutte le paure. Quando abbiamo riaperto, due mesi dopo, avevamo tutte le macchine nei piazzali e abbiamo temuto di dover chiudere o di svendere per poter rimanere a galla. Era un fermo apparente perché passati quindicina di giorni abbiamo notato che la gente voleva tornare a vivere, aveva voglia comunque di acquistare. Abbiamo avuto una netta ripresa fino a marzo di quest’anno quando la crisi nella produzione di microchip e chip, componenti elettronici, centraline e ricambi ha ritardato la consegna delle auto: per avere una macchina nuova, oggi, sono necessari anche nove mesi.
Negli anni siamo sempre stati corretti con i nostri partner che hanno in noi fiducia incondizionata, ci forniscono auto e questo ci permette di avere disponibilità di mezzi, non facciamo aspettare i clienti. Cerchiamo di trovare la macchina su misura con serietà: certo, questo non ti fa fare grandi numeri ma preferiamo selezionare e accompagnare passo dopo passo la clientela. E le donne, in particolare, le omaggiamo con fiori dopo l’acquisto di un’auto”.
La Giemme Auto offre anche un servizio di noleggio per persone che, ad esempio, non posso accedere a un finanziamento per l’acquisto di un’auto nuova ma ne hanno bisogno per tre o quattro mesi: “Oltre al servizio giornaliero – aggiunge Giulio – c’è tanta gente che viene al mare a Policoro e noleggia l’auto da noi”.
La quarta ondata intimorisce ma è forte l’ottimismo, la voglia di essere positivi e guardare avanti con fiducia: “Ho sette dipendenti e nel lockdown non ho licenziato nessuno. Anzi, sono alla ricerca di altro personale, avrei bisogno di altre due persone, almeno. Purtroppo non riesco a trovarle”.