giovedì, 2 Maggio 2024

L’azione di contrasto agli illeciti in materia di lavoro e spesa pubblica della Guardia di Finanza conferma quanto
sia diffusa la prassi di impiegare nell’attività imprenditoriale dipendenti senza contratto. Sono otto i lavoratori in
nero scoperti dai Finanzieri del Comando Provinciale di Potenza nel corso di controlli negli ultimi giorni.
Ristoranti, attività artigiane e commerciali tutte connotate da un unico filo conduttore: il ricorso alla manodopera
in nero.
Le Fiamme Gialle della Tenenza di Maratea, nel corso dei vari controlli hanno riscontrato la presenza di 4
lavoratori in nero, alle dipendenze di un esercente l’attività di ristorazione. Nel dettaglio, i quattro lavoratori
costituivano il 100% della forza lavoro e, pur essendo regolarmente assunti fino al 31/08/2021, continuavano a
prestare la propria collaborazione anche nel mese di settembre ricevendo i salari in contanti al fine di occultare la
continuazione del rapporto di lavoro.
Altri lavoratori in nero venivano occupati alle dipendenze di ditte operanti nella gestione di parcheggi,
commercio di mobili e lavorazione del ferro. Nel corso di un intervento presso un cantiere allestito nella cittadina
tirrenica, i militari hanno sorpreso un cittadino originario della provincia di Salerno che lavorava in nero come
operaio pur appartenendo ad un nucleo familiare beneficiario del reddito di cittadinanza motivo per il quale
veniva deferito all’Autorità Giudiziaria ed all’INPS competente per la sospensione del beneficio.
A carico dei datori di lavoro, sono state applicate sanzioni amministrative fino ad un massimo di 65 mila euro.
L’impiego di lavoratori in nero, comporta un danno economico per l’Erario e per i lavoratori stessi che
forniscono la loro opera in assenza di contributi previdenziali e copertura assicurativa e contribuisce a distorcere
la leale concorrenza tra imprese.

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