Personale investigativo
della Questura di Matera, nel pomeriggio di ieri, ha dato esecuzione all’ordinanza
di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Matera a carico di S.M., materano
del 1974, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali
aggravate, posti in essere nei confronti della ex convivente.
della Questura di Matera, nel pomeriggio di ieri, ha dato esecuzione all’ordinanza
di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Matera a carico di S.M., materano
del 1974, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali
aggravate, posti in essere nei confronti della ex convivente.
La misura è stata emessa
al termine di un’attività di indagine scaturita a seguito della denuncia
presentata presso l’U.P.G. e S.P. della Questura, dalla ex convivente del S.M..
La donna, infatti, stanca
delle continue vessazioni e delle violenze fisiche e morali subite, sin
dall’inizio della relazione con il S.M., (nel 2012), ha cercato l’aiuto dei
Poliziotti.
delle continue vessazioni e delle violenze fisiche e morali subite, sin
dall’inizio della relazione con il S.M., (nel 2012), ha cercato l’aiuto dei
Poliziotti.
Gli accertamenti posti in
essere hanno permesso di acquisire importanti riscontri di quanto denunciato
dalla donna. In particolare si accertava che già in passato la stessa aveva denunciato
l’uomo a causa delle sue condotte violente, sebbene la denuncia fosse stata
revocata dalla stessa vittima a seguito delle ulteriori minacce subite. Inoltre
si accertava che nel marzo 2018 personale delle Volanti della Questura di
Matera aveva effettuato un intervento presso l’abitazione della donna su
richiesta di quest’ultima. In tale circostanza era stato attuato il Protocollo
E.V.A. ( Esame Violenze Agite), elaborato dalla Polizia di Stato, operante su
tutto il territorio Nazionale, che indica le pratiche da adottare in caso di
intervento per stalking, liti e maltrattamenti in famiglia e che consente,
anche nel caso in cui la vittima di violenza, come spesso accade, per paura di
ulteriori ritorsioni, non denunci l’accaduto, di lasciare una traccia dell’intervento, anche
al fine di provare la reiterazione delle condotte, requisito necessario per la configurazione
dei reati di stalking e di
maltrattamenti in famiglia. Detta procedura consente inoltre all’operatore
C.O.T. di evidenziare immediatamente il collegamento tra il numero chiamante e
gli ulteriori interventi effettuati in precedenza, così da dare alla chiamata
una priorità specifica. Pertanto, proprio grazie al
modello EVA, redatto dagli agenti intervenuti nel marzo 2018, e agli ulteriori
riscontri acquisiti, accertato che l’episodio denunciato non costituiva un caso
isolato ma si inseriva in un contesto di reiterate condotte di violenza fisica
e morale, il G.I.P. di Matera ha disposto la misura degli arresti domiciliari a
carico di S.M., cui è stata data immediata esecuzione dagli Agenti della
Questura di Matera.
essere hanno permesso di acquisire importanti riscontri di quanto denunciato
dalla donna. In particolare si accertava che già in passato la stessa aveva denunciato
l’uomo a causa delle sue condotte violente, sebbene la denuncia fosse stata
revocata dalla stessa vittima a seguito delle ulteriori minacce subite. Inoltre
si accertava che nel marzo 2018 personale delle Volanti della Questura di
Matera aveva effettuato un intervento presso l’abitazione della donna su
richiesta di quest’ultima. In tale circostanza era stato attuato il Protocollo
E.V.A. ( Esame Violenze Agite), elaborato dalla Polizia di Stato, operante su
tutto il territorio Nazionale, che indica le pratiche da adottare in caso di
intervento per stalking, liti e maltrattamenti in famiglia e che consente,
anche nel caso in cui la vittima di violenza, come spesso accade, per paura di
ulteriori ritorsioni, non denunci l’accaduto, di lasciare una traccia dell’intervento, anche
al fine di provare la reiterazione delle condotte, requisito necessario per la configurazione
dei reati di stalking e di
maltrattamenti in famiglia. Detta procedura consente inoltre all’operatore
C.O.T. di evidenziare immediatamente il collegamento tra il numero chiamante e
gli ulteriori interventi effettuati in precedenza, così da dare alla chiamata
una priorità specifica. Pertanto, proprio grazie al
modello EVA, redatto dagli agenti intervenuti nel marzo 2018, e agli ulteriori
riscontri acquisiti, accertato che l’episodio denunciato non costituiva un caso
isolato ma si inseriva in un contesto di reiterate condotte di violenza fisica
e morale, il G.I.P. di Matera ha disposto la misura degli arresti domiciliari a
carico di S.M., cui è stata data immediata esecuzione dagli Agenti della
Questura di Matera.
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