Entrerà in servizio il prossimo 16 dicembre il nuovo Direttore della Struttura complessa di Cardiologia e Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, Giandomenico Tarsia. Oggi nella sede dell’ASM il cardiologo ha firmato il...
Possono esserci confessioni difficilissime, eppure, quando vengono fatte sono una liberazione per chi le fa e per chi le ascolta. Marsha Linhean, psicologa di fama mondiale, ha avuto un coraggio enorme, più forte delle eventuali ripercussioni che avrebbe potuto avere la sua confessione.
È lei che ha sviluppato la Dialectical Behavior Therapy. Insegna Psicologia e Psichiatria presso l’Università di Washington e dirige le Behavioral Research and Therapy Clinics dell’Università di Washington.
Ebbene, con un curriculum così singolare, nessuno penserebbe che la Linehan sia stata una paziente psichiatrica: da adolescente fu rinchiusa in un istituto psichiatrico, subì cure sbagliate – tra queste l’elettroshock – e fu definita senza mezzi termini “la paziente più incurabile mai ospitata nella struttura”. Tendeva a gesti di autolesionismo e, soprattutto, voleva suicidarsi. Chiusa in una stanza completamente vuota, senza niente con cui ferirsi e guardata a vista, era fulminea a lanciarsi da una sedia sul pavimento, a testa in giù. La Linhean ha passato due anni d’inferno. Poi, complice la sua tenacia, è riuscita a iscriversi all’università e a specializzarsi in terapia comportamentale.
Questa incredibile parabola di resilienza e forza interiore è raccontata nel suo Una vita degna di essere vissuta (Raffaello Cortina Edizioni, traduzione di Nidia Morra), un libro intenso, emotivamente forte e carico di un bellissimo messaggio di speranza.
La dottoressa Linehan è tosta, determinata – quasi quanto lo era la sua ostinazione nel farsi del male.
“(…) La gente mi diceva cosa non sarei stata in grado di fare e io pensavo: “Aspetta e vedrai. Te lo dimostrerò”. E alla fine questo è diventato un messaggio valido non solo per me, ma anche per i miei clienti e le loro famiglie: credici, anche se non ne sei convinto. Dico loro che può essere difficile credere in se stessi, ma che bisogna farlo. Si può fare”.
Grazie a lei, negli anni Ottanta si è sviluppata la Dialectical Behavior Therapy, un approccio terapeutico che combina l’accettazione di sé e la capacità di innescare un cambiamento, diventato il trattamento d’elezione per il disturbo borderline di personalità. La brillante carriera scientifica della Linehan è andata di pari passo con la sua fede, la sua profonda spiritualità. Si può affermare infatti che la sua sia una storia di fede e perseveranza. Oggi, se tante persone hanno la possibilità di riappropriarsi una vita di essere vissuta è merito di questa grande donna e dei principi della Dialectical Behavior Therapy.
Per Raffaello Cortina Edizioni ha pubblicato Trattamento cognitivo-comportamentale del disturbo borderline (2011), DBT® Skills Training (2 volumi, 2015), Introduzione alla DBT (2017). Tre anni fa è stata inclusa in un numero speciale di Time dal titolo “I grandi scienziati. I geni che hanno cambiato il nostro mondo”.
Rossella Montemurro