sabato, 20 Aprile 2024

Quanto è difficile accogliere la felicità, soprattutto se capita all’improvviso, quando meno te l’aspetti?

Cristina un giorno si trova una pistola puntata alla schiena mentre sta facendo la spesa. È un attimo, uno di quelli in cui ti passa davanti tutta la vita, e poi non sei più come prima. Perché ti accorgi di ciò che conta sul serio, ti aggrappi ai valori, al presente. E lasci perdere il resto.

Cristina si porta dentro un vuoto enorme: la morte di Andrea, il marito che ha amato con tutta sé stessa, con cui ha sfidato le perplessità della madre per la quale si conoscevano troppo poco, con cui si è lanciata in salti nel vuoto, cambiando città e adeguandosi, sempre, senza mai anteporre le proprie esigenze. Le è rimasta una figlia, ormai ventenne, che non vive a Genova ma a Pisa per studiare.

E poi quel giorno, quel giorno cruciale in cui la sua vita sembra essere appesa un filo, irrompe Claudio, un suo vicino di casa che fa giochi di prestigio e ha una leggerezza che aiuta a non prendersi troppo sul serio.

Nel momento in cui Cristina si è sentita in bilico tra la vita e la morte, con quella pistola puntata, ha fatto un bilancio della sua vita e quel che è venuto fuori è stato spiazzante, forse perché mai prima si era fermata a riflettere davvero. Lei è una madre in rotta con la figlia, una figlia sfuggente. Tra loro c’è un muro di incomprensioni e non detti.

Cristina è diventata una vedova senza più aspettative, è rimasta troppo chiusa nel suo guscio: Andrea lo ha amato alla follia e nessun altro uomo potrà mai prendere il suo posto. Per questo è diffidente, sospettosa, decisa a negarsi un’altra possibilità.

Una felicità semplice (Sperling & Kupfer), il nuovo romanzo di Sara Rattaro, con la scrittura intensa di un’autrice che ha fatto delle emozioni il proprio marchio di fabbrica, spinge tutti noi, come Cristina, a chiederci perché, spesso, proprio dalla felicità tendiamo a fuggire – sono quei bivi di fronte ai quali la vita ci mette e la mancanza di coraggio, le occasioni perse, la serenità che spaventa. Ci vuole tenacia e determinazione, invece, per cogliere l’attimo e lasciarsi andare.

Solo le parole della Rattaro, il loro farsi poesia in uno stile intimista, potevano descrivere le sfumature psicologiche di una donna convinta di dover rimanere intrappolata nei propri timori ma che poi, complice l’imprevedibilità della vita, ha l’occasione per ricredersi.

Sara Rattaro è nata a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha lavorato come informatore farmaceutico prima di dedicarsi completamente alla sua grande passione, la scrittura. È già autrice di cinque romanzi, accolti con grande successo da librai, lettori e critica, e tradotti in nove lingue: Sulla sedia sbagliataUn uso qualunque di teNon volare via (Premio Città di Rieti 2014), Niente è come te (Premio Bancarella 2015), Splendi più che puoi (Premio Rapallo Carige 2016).

Rossella Montemurro

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap