venerdì, 19 Aprile 2024

È grazie alla professionalità e alla preparazione dei medici del pronto soccorso dell’ospedale di Policoro sotto la guida del responsabile Rocco Di Leo che una ragazzina di 17 anni può dirsi fuori pericolo dopo un’intossicazione da monossido di carbonio.

Subito dopo la mezzanotte del 15 dicembre, a seguito del provvidenziale intervento del personale del118 di Tursi, è giunta al pronto soccorso un’intera famiglia (padre, madre e, appunto, la ragazza) di Colobraro intossicata da monossido di carbonio a causa di una stufa non funzionante.

“A destare preoccupazione sono state fin da subito le condizioni della figlia – spiega il dottor DI Leo – che presentava obnubilamento del sensorio e aumento degli enzimi cardiaci oltre i limiti del normale. Necessitava urgentemente di un trattamento di medicina iperbarica, che a Policoro non c’è”.

E qui inizia una corsa contro il tempo culminata nella disponibilità del dottor Fiorenzo Fracasso, responsabile del servizio di Medicina iperbarica presso l’Ospedale militare di Taranto, che, contattato dal dottor Di Leo, ha accolto la paziente per iniziare la terapia.

“La ragazza è stata accompagnata da noi per fare questi cicli, terminati oggi. È nel nostro ospedale in Rianimazione e sarà dimessa a breve. Ringrazio il dottor Fracasso per la disponibilità dimostrata e i miei colleghi del pronto soccorso per la tempestività con cui hanno capito e affrontato il problema. – conclude il dottor Di Leo – È la conferma che, nonostante la carenza di personale riusciamo a dare risposte qualificate a patologie serie”.

Rossella Montemurro

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