giovedì, 25 Aprile 2024

Non è una top model, è una ragazza comune con la quale è facile immedesimarsi. Arabella è anche un po’ imbranata, è in cerca del principe azzurro ma sfiduciata dalla realtà. Crede negli oroscopi e si lascia guidare dai suggerimenti/ammonimenti delle stelle, vive con Sara e sono “l’una per l’altra, la sorella che non c’è toccata in sorte”. Arabella fa un lavoro particolare: scrive necrologi per un quotidiano.

Un giorno, a un vernissage di una mostra fotografica, incontra Ludo – bello come Terence, molto enigmatico e troppo interessato a lei.

Inizia così il romanzo d’esordio di Isa Grassano – giornalista, blogger e autrice di guide – Un giorno sì un altro no (Giraldi editore), una storia delicata, un piccolo gioiello narrativo che riesce a intrecciare le emozioni, l’erotismo e i chiaroscuri della nostra psiche.

Dopo l’incontro con Ludo, per Arabella si apre un mondo. È costretta a curare la propria immagine, è intrigata dall’attesa, è appagata dai momenti che trascorrono insieme. Peccato che il prezzo da pagare sia costituito da “vuoti” sempre più frequenti nei quali Ludo letteralmente scompare, si nega, non risponde alle telefonate né ai messaggi. Del resto, Arabella non sa niente di lui – così sfuggente, misterioso, stare con lui vuol dire raggiungere picchi di felicità e abissi di inquietudine. Presa com’è da Ludo, non riesce neanche a rendersi di chi probabilmente le rimarrebbe accanto sul serio.

Intanto, mentre lei continua a consultare con testardaggine l’oroscopo, il rapporto con Ludo fa riaffiorare il sui passato, i suoi vuoti che sono come voragini… ciò che le manca la destabilizza, proprio come l’assenza di Ludo, quei comportamenti indecifrabili. Come si fa, dopo momenti di pura passione a mostrare un’indifferenza che quasi sconfina nel fastidio? Così si comporta Ludo, confondendo Arabella – sempre più innamorata e sempre più ferita.

Dovrà toccare il fondo, Arabella, per ricominciare a venir fuori dall’impasse emotiva nella quale è rimasta intrappolata. Cambierà lavoro, casa, forse comincerà a guardare con altri occhi chi la desidera senza condizioni. E, puntualmente, tornerà Ludo…

In un continuo tira e molla, sullo sfondo di una Roma incantevole «talmente bella da sembrare sempre “nuova”», e con excursus in altre località, come l’Abruzzo, la Basilicata, la Puglia, fino a New York, Un giorno sì un altro no ci spiazzerà con un finale inimmaginabile.

Ci sono ritmo, ironia, tanta freschezza in questo esordio davvero molto bello di Isa Grassano. Arabella è un io narrante irresistibile ma anche tenero, in lei e nella sua sensibilità è facile rispecchiarsi. Una curiosità: ogni capitolo si apre con i versi di una canzone e si chiude con un proverbio che l’autrice ha raccolto nei suoi viaggi di lavoro in giro per il mondo.

Un giorno sì un giorno no si chiude con un intervento della psicologa Milena Mucci.

Rossella Montemurro

L’INTERVISTA

Come è nato Un giorno sì un altro no?

«È nato pensando a una storia leggera ma che scavasse nei sentimenti dei personaggi. I due protagonisti non sanno nulla l’uno dell’altro. Soprattutto Arabella, l’io narrante che si occupa di necrologi, sa molto poco di Ludovico (Ludo per gli amici, Ludus come gioco che può anche fare male), un uomo schivo e riservato, ma bello e affascinante. Nasce dopo tanti racconti di amiche o anche di perfette sconosciute incontrate in treno. Per tutte il comune denominatore era un uomo “non costante” nei rapporti, capace di far provare grandissime emozioni ma anche di sparire intere giornate senza nemmeno rispondere ai messaggi. Così ho deciso di dare concretezza a questa figura così misteriosa creando “Lui” e costruendoci una vivace storia d’amore intorno. E’ un romanzo che mette di buon umore – ci sono molti elementi ironici – ma allo stesso tempo a tratti immalinconisce. Il titolo è una conseguenza di questa presenza/assenza, “a giorni alterni come le targhe quando il livello di monossido di carbonio supera i limiti consentiti”».

Quanto ti somiglia Arabella?

«Chissà… bisognerebbe chiederlo a chi mi conosce se ritrova qualcosa di me. Di sicuro c’è il segno zodiacale della protagonista. Anche io sono Bilancia, il segno dell’equilibrio in ogni cosa e dell’armonia. Arabella ha una capacità di tenuta emotiva che forse è la sua principale risorsa. In questo mi ritrovo pure io. E come lei anche io non porto mai rancore. Ma io non uscirei mai di casa vestita come un sacco di patate (e ride, ndr)».

Qual è il tuo rapporto con l’astrologia?

«Di distacco, non li leggo, non ci credo. Talvolta mi capita di dare un occhio all’oroscopo magari dopo qualche giorno per vedere se qualcosa si è avverato. Insomma sono l’opposto di Arabella – e di centinaia di persone – che finisce per affidarsi al transito dei pianeti come se fosse una scienza o una religione. L’incipit “Avrete giorni felici” dovrebbe, però, essere alla base di ogni predizione».

Senza fare spoiler, nel tuo romanzo sei riuscita a parlare con molta delicatezza di un argomento importante e forse in genere sottovalutato, il disagio psicologico. È un modo per sensibilizzare su una tematica che preferiamo di solito evitare?

«Tutte le storie d’amore hanno bisogno di una sorta di “conflitto”, un motivo che rende difficile per una coppia stare insieme per sempre. Talvolta questo “conflitto” è qualcosa di più profondo, e spesso non se ne parla o per vergogna o perché si preferisce nascondere. Ho voluto parlare tra le righe di un argomento che purtroppo affligge milioni di persone, tra personaggi famosi e comuni mortali. Qui è molto forte la mia anima da giornalista di attualità che indaga tra i disagi della società».

Un giorno sì un altro no rappresenta il tuo debutto nella narrativa. Come è stato cimentarsi in un genere per te nuovo?

«La mia scrittura giornalistica si è sempre sforzata di essere emotiva, calda e credo che questo si noti anche tra le righe di questo mio romanzo sentimentale.

Costruire questo libro è stato un po’ come essere sulle montagne russe al luna park, un’avventura con adrenalina a mille e pagine scritte – rigorosamente a mano – in pochi giorni, alternate a giornate al rallentatore dove scrivevo pochissimo o nulla».

Il finale di Un giorno sì un altro no è sostanzialmente aperto. Possiamo sperare in un secondo romanzo con Arabella e Ludo?

«Chissà, molti di coloro che mi hanno già letta mi chiedono il sequel. Ci penserò, per ora mi godo le emozioni che questi numerosi personaggi – oltre ad Arabella e Ludo ce ne sono diversi ed anche di bizzarri – mi stanno regalando e stanno regalando a lettrici e lettori».

Isa Grassano, Lucana doc, vive a Bologna. Giornalista professionista freelance, collabora con le più importanti testate nazionali tra cui «I Viaggi e il Venerdì di Repubblica», «Intimità», «Lei Style», «Touring», «Donna Moderna». Scrive di attualità, interviste a personaggi, storie vere, turismo. Cura rubriche di libri e il blog amichesiparte.com. Ha vinto diversi premi giornalistici e riconoscimenti. È cofondatrice del network di Giornalismo Costruttivo, tiene corsi di formazione per l’Ordine dei Giornalisti ed è tutor al Master in Giornalismo di Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

Fa parte delle community di Influencer IosonoItalia, Backfitprogram, Ourtrips&travel, Ourbeautyconfessions dove parla di libri, benessere e mete turistiche. È autrice di guide “emozionali” per Newton Compton (101 Cose Divertenti Insolite e Curiose da Fare Gratis in Italia almeno una volta nella vita, In Viaggio con le Amiche e Forse Non Tutti Sanno che In Italia), e racconti per antologie letterarie (Lettere alla Madre e Lettere al Padre – Morellini).

Ottimista patologica e sognatrice, non potrebbe mai fare a meno del mare, del sole, dei viaggi e di un pizzico di autoironia.

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