giovedì, 25 Aprile 2024

2070, un futuro distopico. Roma, l’attuale Tauersit, è irriconoscibile e semidistrutta da guerre regionali, epidemie e cambiamenti climatici che ne hanno oscurato il cielo per sempre. La storia della Città, quello che è successo, le guerre e le mutazioni epocali, la distruzione della vita e la sua possibilità di rinascita, sono raccontate in parte in presa diretta, in parte emergono dai ricordi e dagli incubi di Ella e dai suoi dialoghi con Teo (le loro vite si sono incontrate vent’anni prima, entrambi in fuga e in cerca di una nuova possibilità di esistenza, ma il passato e il presente non danno tregua), dai ricordi di Zora (una giovane donna che raccoglie memorie e inventa storie per salvare vite. E intanto sogna di fuggire dalla città) e da quelli di altri personaggi: Lena, Nurat, il Comandante Valoroso, Leila e i bambini Idris e Hatim; le loro vite si uniranno in cerca di una via di salvezza.

La notte dei bambini (Vallecchi) di Maristella Lippolis ha una trama originale e una narrazione particolare che procede per flashback, rievocazioni e luoghi singolari. Come la Spianata, abitata dai Nuovi, una popolazione che si arrangia a sopravvivere alla mancanza di cibo e acqua, una massa senza identità formata da migliaia di persone provenienti dalle molte migrazioni dal resto del mondo. Nelle Torri intorno al perimetro vivono le caste privilegiate che detengono un potere sempre più labile e violento, condannato a estinguersi dall’incapacità maschile di riprodursi. Solo nella Spianata i bambini continuano a nascere, dilemma a cui il Potere ha cercato e cerca soluzioni violente e inefficaci. Fuori dalla città, invece, è una zona di foreste e monti. Le condizioni climatiche sono critiche ma non come a Taursiti, e dopo i disastri provocati dall’uomo la vita sta riguadagnando i propri spazi. In questo ambiente difficile ma ricco di possibilità, abitato da animali e misteriose presenze si incrociano destini e ostinate resistenze.

Nata a Ventimiglia, nella Liguria di ponente, l’autrice vive a Pescara. Ha esordito negli anni ’90 con alcuni racconti pubblicati da Tuttestorie, rivista diretta da Maria Rosa Cutrufelli. Nel 1999 ha vinto il Premio Piero Chiara con la raccolta di racconti La storia di un’altra (Pescara, Tracce, 1999). Seguono i romanzi Il tempo dell’isola, che racconta la guerra nella ex Jugoslavia con gli occhi delle donne (Pescara, Tracce, 2004); Adele né bella né brutta, la storia di una donna che decide di prendere in mano la propria vita (Milano, Piemme, 2008; finalista Premio Stresa), Profumo di maggiorana (Piemme), Un Natale perfetto (Piemme). Collabora con Leggendaria, rivista di scritture e linguaggi di genere. Organizza laboratori di scrittura creativa e autobiografica. Ha fondato il Centro di cultura delle donne Margaret Fuller.

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