venerdì, 29 Marzo 2024

Un palmares letterario che vanta prestigiosi premi in Italia e all’estero (il Prix Polar, il Prix Livre de Poche in Francia e il Premio Bancarella in Italia, solo per citarne alcuni), romanzi tradotti in più di 30 lingue e che hanno venduto milioni di copie: leggere Donato Carrisi vuol dire leggere un thriller qualitativamente notevole.

Accade anche con Io sono l’abisso (Longanesi), una trama ad alto tasso adrenalinico che, descrivendoci personaggi e situazioni ombrose, di riflesso, ci porta a immedesimarci con le zone più oscure del nostro animo.

Intanto, non ci sono nomi ma “descrizioni” per identificare alcuni dei protagonisti. Nelle primissime pagine abbiamo un assaggio dell’infanzia dell’uomo che pulisce – una madre anaffettiva, cattiva, priva di empatia che porta il bambino in una piscina dall’acqua stagnante affinché impari a stare a galla e lo lascia lì, completamente solo mentre sta rischiando di annegare (“Ha solo due certezze. Sua madre l’ha lasciato solo. E lui adesso sa nuotare”).

Quel bambino, da adulto, è diventato un uomo in cerca solo dell’invisibilità che ogni mattina si alza all’alba per andare a raccogliere i rifiuti a ridosso del lago di Como. Un’attività che, tutto sommato, lo intriga perché è lì, nei rifiuti e negli scarti, che è possibile cogliere i segreti delle persone. L’inconfessabile. E, al momento opportuno, usare quei segreti.

Una sola cosa non deve mai fare: contrariare l’uomo che si nasconde dietro la porta verde.

 L’alternarsi di giorni sempre uguali – tranne rarissime eccezioni – è all’improvviso interrotto da un evento inaspettato: una ragazza, la ragazzina col ciuffo viola, sta annegando. Lui, con quei rudimenti infinitesimali di nuoto che ha, corre a salvarla e, salvandola, rimarrà coinvolto nella realtà inconfessabile della ragazzina. Incombe adesso la minaccia dell’uomo che si nasconde dietro la porta verde, se dovesse essere in disaccordo. Non solo: sulle sue tracce c’è già la cacciatrice di mosche. La sua missione è salvare le donne dalla violenza, costi quel che costi.

È in questo intreccio di personaggi al limite che si insinua il male, pieno di sfaccettature, e ci accompagna fino all’abisso.

Suspense, colpi di scena e buio, tanto buio – in tutte le sue accezioni – in un’altra imperdibile storia di un Maestro del thriller un grado, con le sue parole, di mandare in trance il lettore.

Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive fra Roma e Milano. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. Scrittore, regista e sceneggiatore di serie televisive e per il cinema, è una firma del Corriere della Sera. È l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) Il suggeritoreIl tribunale delle animeLa donnadei fiori di cartaL’ipotesi del maleIl cacciatore del buioLa ragazza nella nebbia – dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente –, Il maestro delle ombre, L’uomo del labirinto – da cui ha tratto il film omonimo – , Il gioco del suggeritore e La casa delle voci.

Rossella Montemurro

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap