venerdì, 19 Aprile 2024

La crisi climatica, l’emergenza energetica, la necessità di pensare alla transizione ecologica in modo efficace per i cittadini, le imprese e le amministrazioni pubbliche, necessità di una nuova idea di sviluppo delle nostre comunità e territori e di verificare condizioni concrete per la sostenibilità ambientale.
C’è un modo per affrontare tutto questo in una chiave operativa, concreta, che serve a ripristinare ad esempio il rapporto fra produzione di ossigeno e biosfera, fra ambienti di vita e cura e manutenzione del verde in modo consapevole, che le amministrazioni pubbliche possano intervenire nelle zone industriali e artigianali cosi come i privati per avere più aree verdi, più boschi urbani indispensabili per assorbire CO2 e produrre ossigeno.
E ancora l’emergenza energetica, che sta assumendo sempre più i connotati di una pandemia energetica può avere un nuovo modo di approcciare al tema che possa rendere protagonisti i consumatori facendo si che gli stessi diventino anche produttori di energia?
La risposta a questa domanda c’è, è una risposta sociale, riconosciuta anche dalle istituzioni europee e si chiama Comunità Energetiche, affermatesi ormai anche nella legislazione italiana e negli ordinamenti regionali e locali.
L’agenda 2030 dell’ONU non è una scadenza lontana. I 17 obiettivi hanno oggi una priorità diversa e dunque è necessario fare presto e incominciare ad agire concretamente per dare risposte.
Essa è stata ampiamente anticipata nei tempi da una condizione che è diventata difficile e complessa vuoi per la pandemia da Covid-19, vuoi per la guerra in Ucraina. Bisogna accettare nuove sfide e misurarsi con questi scenari a disegnare nuove visioni con l’obiettivo primario di riconciliare il rapporto fra uomo e natura, con gli habitat di vita , con i luoghi con i quali normalmente abbiamo a che fare.
Sono queste le ragioni per le quali è nata Wise Land Lab, una Community attenta a questi mutamenti che vuole provare a indicare alcune soluzioni con la collaborazione di tutti: istituzioni, cittadini e imprese.
La Cna Basilicata ha colto subito la sfida e ha creato una occasione di riflessione e di confronto che ha visto protagonisti diversi attori come il sindaco di San Fele Donato Sperduto presidente della RETE dei Comuni associati in Ricerca e Innovazione della Basilicata e da pochi giorni Presidente del Parco del Vulture , il consigliere del Parco Della Murgia Materana Sellitri, Antonio Gelormini giornalista e corrispondente di Affari Italiani , la vicepresidente di Vertical Field Meggie Abacasis e l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico, con la conduzione esperta di Leo Montemurro , presidente regionale di Cna Basilicata.
L’incontro che ha registrato la presenza di un pubblico partecipe e qualificato si è tenuto nella bellissima cornice del giardino della Fondazione Monacelle .
L’Arch. Michele Lastilla Presidente di Wise Land Lab ha sottolineato che questa condizione si affronta accettando la sfida dell’Innovazione e che tre sono le condizioni fondamentali per affrontarla:
• un salto culturale che renda consapevole la società affinché questa consapevolezza diffusa possa produrre una visione profonda
• un impegno delle istituzioni a cooperare per comprendere i bisogni e le progettualità locali e a trasformarle in opportunità e occasioni concrete di sviluppo ;
• un ruolo per le imprese che possono essere davvero un driver decisivo per creare sviluppo e occupazione favorire nuove professionalità e competenze che questa sfida richiede.
La videotestimonianza di Meggie Abacasis vice presidente di Vertical Field, azienda leader mondiale nel campo delle pareti verdi verticali, ci ha fatto comprendere come è possibile migliorare grazie alle tecnologie applicate al verde verdicale edifici e spazi pubblici e privati dando nuova vita ai luoghi per condizioni ambientali che vanno oltre il semplice decoro o arredo urbano.
L’assessore Latronico ha sottolineato l’impegno che l’amministrazione regionale sta dando al tema energetico favorendo i cittadini e le imprese grazie alle risorse delle royalties del petrolio e al recente accordo sull’utilizzo da parte della Regione di una parte del gas estratto insieme con il petrolio. Ma anche la volontà di costruire ulteriori momenti di intervento grazie al contributo delle Associazioni come la CNA impegnate ad affrontare non solo l’emergenza per le loro imprese ma a costruire un futuro per l’artigianato e le PMI; al riguardo Leo Montemurro ha brevemente illustrato all’Assessore Latronico come il progetto del Quartiere degli Artieri all’interno dei Sassi di Matera insieme alla Scuola delle Arti e dei Mestieri e al Distretto della creatività artigianale, questi ultimi due diffusi sull’intero territorio regionale, in una logica di visione integrata , diventano un perno fondamentale per recuperare antichi mestieri e nuove competenze anche grazie al digitale.
L’incontro ha segnato un punto importante di riflessione che sarà oggetto di un accordo fra Wise Land Lab e Cna. Il primo passo di questo accordo sarà l’organizzazione nel prossimo mese di ottobre di un talk simile a quello organizzato il giorno 15 settembre 2022 a Matera come pure una giornata di formazione a cura di Vertical Field rivolta ai professionisti del settore (geometri, ingegneri e architetti) e alle imprese del comparto della riqualificazione edilizia.
Importante è sottolineare il ruolo degli enti locali per cui la RETE dei Comuni Associati in Ricerca e innovazione sono pronti ad essere un partner attivo insieme con i Parchi regionali a partire da quello del Vulture di questo percorso.
L’auspicio è che il messaggio che parte da Matera possa essere accolto dalle istituzioni regionali e dalle amministrazioni comunali: fondamentale è la collaborazione e condivisione di obiettivi e di risorse, per la coesione di territori e comunità in un dialogo aperto fra imprese, cittadini, istituzioni.

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap